di Giuliano Castagneto
Riello Investimenti Partners sgr, tramite il secondo fondo di private debt, cioè Impresa Italia II, ha sottoscritto ieri un minibond da 3,15 milioni di euro emesso da Clabo, azienda leader nelle vetrine espositive professionali per gelaterie, pasticcerie, bar, caffetterie e hotel, quotata sul mercato Euronext Growth Milan. I bond sono assistiti dalla Garanzia Italia concessa da Sace sul 90% dell’importo emesso (si veda qui il comunicato stampa).
Il Prestito obbligazionario scadrà il 31 marzo 2030 e offre un tasso variabile ancorato all’Euribor 3 mesi, maggiorato del 6,5% con pagamento delle cedole trimestrale. Il preammortamento è di 24 mesi e prevede una serie di covenant finanziari legati agli indici PFN/EBITDA, PFN/PN e DSCR (Debt Service Coverage Ratio). Il capitale sarà rimborsato trimestralmente a partire dal 30 giugno 2024.
Clabo S.p.A è stata assistita per le tematiche legali dell’operazione dallo Studio Legale Simmons & Simmons. Riello Investimenti Partners SGR è stata assistita sugli stessi aspetti da Pavia e Ansaldo.
L’intervento di Riello Investimenti si inserisce in un percorso già avviato da parte del Gruppo Clabo, che intende perseguire l’obiettivo di aumentare la quota di mercato nel segmento «small retail», attraverso la controllata americana HMC e il lancio di una nuova gamma di prodotti in Europa ed Asia, nonché a rendere più efficiente il processo produttivo attraverso investimenti mirati che favoriscono l’internalizzazione di lavorazioni esterne.
Gli investimenti includeranno, inter alia, azioni ad hoc a supporto di un programma di digitalizzazione e IOT delle funzionalità presenti nei prodotti refrigeranti, della transizione “green” con un impatto positivo sull’ambiente, dello studio ed applicazione di materiali innovativi grazie a un’intensa attività di R&D.
Nel 2021 Clabo ha fatturato, a livello consolidato, 50,8 milioni di euro, in crescita del 42% rispetto all’esercizio precedente, con EBITDA pari a 6 milioni. Nel 2022 la società prevede di proseguire il trend di crescita con un target di fatturato annunciato tra 52 e 55 milioni.
Alberto Lampertico Investment Director del fondo di Private Debt Impresa Italia II, ha così commentato: “Di Clabo abbiamo apprezzato la resilienza dimostrata durante il periodo dalla pandemia e la capacità di sfruttare sinergie tra le varie società del gruppo operanti tra Europa, USA e Far East. Grazie al know-how e a un’offerta diversificata e flessibile su scala globale, Clabo ha registrato una consistente ripresa del volume di affari già dal 2021, che prosegue nel 2022.”
Pierluigi Bocchini, presidente e Ad di Clabo, ha aggiunto “Il supporto finanziario di Impresa Italia II e di Sace con Garanzia Italia testimonia la bontà e credibilità del nostro progetto e ci consente di proseguire con decisione il raggiungimento di target di sviluppo sempre più ambiziosi.”
In effetti questa operazione va in certa misura anche a rifinanziare una precedente emissione, effettuata nel gennaio del 2020, da 2,5 milioni di euro al tasso fisso del 3% e in scadenza il prossimo maggio, sottoscritto da Amundi sgr tramite il fondo Amundi Progetto Italia (si veda altro articolo di BeBeez). Clabo è infatti un emittente seriale di minibond. Sempre nel 2020, a luglio, aveva già rifinanziato un precedente bond emesso nel 2019 da 8 milioni, ampliandolo a 8,8 milioni , e sottoscritto dai fondi Anthilia Bit 3 e Pmi Italia II di Finint, che scade nel luglio 2026 e offre una cedola del 5,25%. (si veda altro articolo di BeBeez).
Quello nel nuovo minibond di Clabo è il secondo investimento di Impresa Italia II, lanciato nel giugno 2020 (si veda altro articolo di BeBeez), che ha effettuato il primo closing 12 mesi dopo a 73 milioni. Il primo era stata la sottoscrizione, nel novembre 2021, del minibond da 7 milini di euro emesso da Werther International spa, azienda italiana leader nelle attrezzature per officine, gommisti e carrozzerie (si veda altro articolo di BeBeez). Il veicolo, che ha un obiettivo di raccolta di 150 milioni, è un fondo alternativo PIR compliant e investe in strumenti di debito di medio e lungo termine, emessi a supporto dei piani di crescita di pmi italiane, individuate per il loro valore intrinseco e per i loro progetti di sviluppo. Tra gli anchor investor del veicolo rientrano Fondo Italiano d’Investimento sgr (in questo caso tramite il FOF Private Debt Italia) e Fondo Europeo per gli Investimenti, già investitori nel primo fondo, a cui si affiancano importanti banche e primarie compagnie di assicurazione (si veda altro articolo di BeBeez).
Riello Investimenti Partners sgr è una società di gestione del risparmio indipendente, attiva da oltre 20 anni negli investimenti alternativi nella gestione di fondi nel segmento private equity, venture capital e private debt. La sgr nel maggio 2021 è entrata anche nel venture capital, con il lancio del suo primo fondo, battezzato Linfa Ventures, focalizzato sull’innovazione della filiera agro-alimentare (si veda altro articolo di BeBeez) e il cui target di raccolta è 80 milioni. Il fondo è gestito da Marco Gaiani e Michele Costabile.
La sgr è tuttora in raccolta con il suo terzo fondo di private equity, Italian Strategy Private Equity III, che a fine maggio 2021, secondo quanto risulta a BeBeez, ha raggiunto i 75 milioni di euro di impegni dopo aver effettuato il primo closing a 50 milioni di euro nel giugno 2019, su un target complessivo di 150 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).