La torinese Quercetti & C. spa, un nome storico dell’industria del giocattolo, soprattutto quello educativo per l’infanzia, ha ottenuto da Unicredit un prestito green da 500.000 euro assistito dal Fondo Centrale di Garanzia del MCC e finalizzato ad accelerare lo sviluppo della linea di giocattoli PlayBio (si veda qui il comunicato stampa). Quest’ultima si rivolge a genitori particolarmente attenti alla salvaguardia del benessere del pianeta, con giochi ad incastro, piste e chiodini prodotti con materiali eco-friendly come una speciale bioplastica, eco-sostenibile, che contiene fino al 40% di polvere di legno micronizzata.
Il finanziamento fa parte del programma Finanziamento Futuro Sostenibile, con cui Unicredit finanzia le imprese che vogliono migliorare la sostenibilità del proprio business e prevede il riconoscimento, al momento dell’erogazione, di una riduzione del tasso rispetto alle condizioni offerte previste per queste operazioni, subordinato al raggiungimento o al mantenimento di specifici obiettivi.
Nel caso specifico, Quercetti si è impegnata a migliorare l’efficienza energetica dei processi produttivi tramite la riduzione delle emissioni di CO2 e ad aumentare le ore di formazione interna su temi della sostenibilità dedicate a tutti i lavoratori al fine di promuovere buone pratiche negli ambienti lavorativi, così come a casa.
La Quercetti & C, fondata nel 1950 Alessandro Quercetti, è ora gestita dai figli Stefano (amministratore delegato), Andrea e Alberto, che hanno raccolto l’eredità del padre dopo decenni di grandi successi. Il primo giocattolo a recare il marchio Quercetti si chiamava Galoppa, un cavallino a molla che muovendosi, disarcionava il fantino. Al 1953 risale l’invenzione del gioco più rappresentativo, i chiodini, che oggi si evolvono anche con la tecnologia “pixel photo”, che permette di trasformare qualsiasi immagine in un puzzle personalizzato appunto con chiodini. L’azienda ha accompagnato nei decenni migliaia di bambini anche con molti altri giocattoli, potendo vantarsi di essere una delle poche nel mondo del giocattolo a non aver delocalizzato la produzione in Asia, scelta che è stata vincente agli occhi dei consumatori, per cui Quercetti è oggi simbolo di qualità italiana nel settore.
La società nel 2020 ha fatturato 6,9 milioni di euro generando un ebitda di 100 mila euro a fronte di un debito netto di 3,5 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Stefano Quercetti ha commentato: “Questa operazione con Unicredit ci consentirà di portare avanti, con maggiore efficacia, un processo che è stato prima culturale e poi produttivo, volto all’ideazione e alla realizzazione di giocattoli educativi meno inquinanti. Realizzare giocattoli educativi implica anche assumersi la responsabilità di dare l’esempio alle nuove generazioni, sottolineando quanto il loro futuro sia determinato dalle nostre azioni nel presente”.
Paola Garibotti, Responsabile regionale Nord Ovest di Unicredit ha aggiunto: “Prosegue con determinazione il nostro impegno a sostegno dell’ambiente che si è concretizzato nel programma Finanziamento Futuro Sostenibile, con il quale concediamo a un’impresa di stipulare un finanziamento previa raggiungimento entro 3 anni di 2 obiettivi in ambito ESG”.
Piazza Gae Aulenti è stata molto attiva in questo primo semestre dell’anno nell’erogazione di finanziamenti, la maggior parte dei quali green. Tra gli ultimi, ricordiamo quello da 1 milione di euro concesso a Namedsport, azienda con sede in Brianza specializzata in prodotti nutrizionali per l’attività sportiva. Il prestito ha una durata di quattro anni, ed è stato assistito dalla garanzia di Mediocredito Centrale, attraverso il Fondo di Garanzia per le PMI (si veda altro articolo di BeBeez). In precedenza, la banca guidata da Orcel aveva concesso un prestito da 3 milioni di euro, assistito dalla Garanzia Italia di SACE a Cellino srl e Celmac srl, aziende del Gruppo torinese Cellino specializzato nella lavorazione a freddo di acciaio e alluminio per la fornitura di componenti metallici. I fondi serviranno per accelerare il loro percorso ESG, con il miglioramento dell’efficienza energetica e destinando risorse a un concreto miglioramento della sicurezza dei lavoratori (si veda altro articolo di BeBeez). Un altro prestito assistito dalla Garanzia Italia di SACE, dal valore di 1,6 milioni di euro a quattro anni, era stato erogato a inizio maggio favore della milanese Lisap Italia spa, attiva nei prodotti professionali per capelli (si veda altro articolo di BeBeez). Qualche giorno prima, Piazza Gae Aulenti aveva invece stanziato 5 milioni di euro di prestito, assistiti dalla Garanzia Italia di SACE, a beneficio di Lattebusche, cooperativa veneta attiva da oltre 60 anni nel settore lattiero-caseario con una vasta gamma di prodotti di alta qualità e marchi DOP (si veda altro articolo di BeBeez). Il finanziamento è collegato al raggiungimento di due obiettivi ESG che Lattebusche si è impegnata a realizzare entro i prossimi tre anni. Un altro finanziamento è stato erogato con la garanzia del Risk Sharing della BEI, nell’ambito del Fondo Europeo di Garanzia, da 5 milioni di euro e della durata di 24 mesi a favore di Infordata spa, società di Information e Communication Technology con sede a Latina (si veda altro articolo di BeBeez). In precedenza, un prestito di 24 mesi da 20 milioni di euro con la garanzia di BEI al 75% era stato destinato alla marchigiana Renco Spa, general contractor della famiglia Gasparini specializzato nell’impiantistica industriale con focus su oil & gas ed energy (si veda altro articolo di BeBeez), e un altro alla pugliese NIAS Spa, produttrice di poltrone e divani, da 1,5 milioni di euro coperto all’80% dal Fondo di Garanzia per le PMI e gestito da MCC (si veda altro articolo di BeBeez). Ancora prima, Unicredit aveva concesso un prestito a sette anni da un milione di euro, sempre con la garanzia di MCC, a favore della varesina Lamec Srl, azienda della famiglia Pacifico specializzata nelle tecnologie di finitura superficiale dei metalli che intende investire per la riduzione delle emissioni dirette/indirette generate nelle varie fasi di lavorazione (si veda altro articolo di BeBeez). Il gruppo pugliese Irgen RE, property manager specializzato sul settore commerciale nel Sud Italia, ha invece ottenuto da Unicredit ulteriori 7,5 milioni, In aggiunta a un pari importo sottoscritto da Solution Bank. (si veda altro articolo di BeBeez).