Venix, azienda con sede a Resana (TV), nata nel 2013 e molto accreditata in Italia nella produzione di forni e abbattitori professionali per ristorazione, panificazione e pasticceria, ha emesso un minibond da 2,5 millioni di euro, interamente sottoscritto da UniCredit (si veda qui il comunicato stampa).
Il prestito obbligazionario, assistito dalla copertura del Fondo Centrale di Garanzia, ha una durata di 7 anni e ha lo scopo di sostenere il piano di investimenti dell’azienda veneta.
Francesco Iannella, regional manager Nord Est di UniCredit, ha dichiarato: “Le risorse messe a disposizione vanno a sostenere i piani di crescita sostenibile di una realtà dinamica come Venix”.
Ha aggiunto Tino Cauduro, ad dell’azienda emittente: “Lo scorso giugno Venix ha compiuto i primi 10 anni di attività e dopo l’ottenimento della certificazione ISO 9001 – ISO 45001 nel 2021 si è impegnata su ulteriori obiettivi di sostenibilità legati alle fonti rinnovabili e all’utilizzo di strumenti di presidio della supply chain. Il nostro obiettivo è raddoppiare il fatturato entro il 2025 grazie alle nuove gamme di prodotti altamente tecnologici che verranno presentati nei prossimi due anni e lo sviluppo di nuovi mercati internazionali”.
Tra gli interventi più significativi in programma nel futuro prossimo della Venix ci sono: l’ampliamento del sito industriale e delle strutture dedicate a logistica e innovazione, che ospiteranno il nuovo centro R&D e su cui verrà installato un impianto fotovoltaico da 300 KW; l’innovazione dei processi produttivi con l’acquisto di un nuovo centro di ultima generazione per il taglio della lamiera , una nuova postazione di piegatura robotizzata e l’ideazione di 3 nuove gamme di prodotti a elevata efficienza tecnologica tutte con connessioni a distanza via Cloud; infine l’espansione all’estero con l’apertura di nuove filiali.
Venix ha chiuso il 2022 con un fatturato di quasi 20 milioni, realizzato per il 92% sui mercati esteri, dove è presente in 96 paesi del mondo con 4 filiali. La crescita nel 2022 è stata del 55% rispetto al 2021, mentre il fatturato 2023 dovrebbe raggiungere i 25 milioni, in aumento del 25% rispetto al 2022 e del 100% rispetto a quello pre-pandemico del 2019. Il 2022 poi si è chiuso con un ebitda da 1,6 milioni e un debito finanziario netto di 2,46 milioni di euro (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). La società è controllata per il 51% da Aki Investments, holding padovana che fa capo al presidente del cda Francesco Bettella. Ci sono poi i soci Tino Cauduro con il 23%, Ferruccio Ruzzante con il 14%, Massimiliano Bonin, Roberto Conte, Nicola Lago, ciascuno con il 4%.
Quanto a Unicredit, prosegue la sua attività di strutturazione e sottoscrizione di minibond (strumento che ultimamente sembra più popolare tra le banche che non tra gli investitori istituzionali) segmento di cui è leader di mercato (si veda articolo di BeBeez Magazine) sebbene negli ultimi mesi non abbia comunicato molto al mercato su questo versante. E’ infatti di pochi giorni fa l’investimento nel minibond da 3,5 milioni di euro a sei anni emesso dalla romagnola RM Multimedia specializzata nelle tecnologie destinate ad allestimento e progettazione di teatri (si veda altro articolo di BeBeez), e a metà luglio ne aveva sottoscritto uno ESG-linked da 3 milioni emesso da CSR Impianti (si veda altro articolo di BeBeez). Poi bisogna risalire a fine settembre 2022, quando Piazza Gae Aulenti ha sottoscritto un prestito obbligazionario da 2,5 milioni di euro emesso da SLAM (Società Lavorazioni Metalli srl), azienda campana specializzata nella lavorazione e verniciatura di profilati e lamiere di alluminio (si veda altro articolo di BeBeez). Due settimane prima la banca aveva sottoscritto interamente un minibond a sei anni da 5 milioni di euro emesso dal gruppo Seven, che controlla la produttrice di zainetti Invicta, finalizzato principalmente all’acquisizione del 75% di Incall, società di Jesi specializzata nei prodotti di cancelleria (si veda altro articolo di BeBeez).
Intensa l’attività sui minibond legati appunto alla sostenibilità ambientale. Oltre alla già citata emissione di RM Multimedia srl. A fine luglio 2022 la banca ha sottoscritto interamente il prestito obbligazionario di durata quinquennale da 1 milione di euro, emesso dalla media company italiana Freeda (AG Digitial Media spa, con una garanzia rilasciata dal Fondo di Garanzia per le PMI del MCC (si veda altro articolo di BeBeez). L‘obiettivo primario per l’azienda è la crescita di Freeda Platform, la piattaforma di marketing, dati e creatività, in grado di ascoltare e interagire con i Millennials e la Gen Z, rivolta ai brand che vogliono diventare rilevanti per un pubblico under 35. In precedenza, Piazza Gae Aulenti ha sottoscritto interamente un prestito obbligazionario con durata quinquennale da 1,5 milioni di euro emesso da Eudata Srl SB, boutique digitale che opera con grandi brand nazionali e internazionali nell’ambito del customer engagement sviluppando soluzioni per la gestione della clientela, finalizzato a sostenere i suoi ambiziosi piani di crescita e di investimenti (si veda altro articolo di BeBeez). Ancor prima, Unicredit aveva sottoscritto per intero un minibond da 3,5 milioni di euro a 5 anni emesso Pianetel spa, operatore indipendente di telefonia fissa e mobile con un’offerta di servizi voce, internet e dati servizi clou. Il minibond servirà a sostenere gli ambiziosi piani di crescita e di investimenti della società, oltre ad agevolare l’incremento del rating di sostenibilità (si veda altro articolo di BeBeez). Attraverso la sottoscrizione di un altro minibond da 6 milioni euro a 5 anni, a sostegno del piano di investimenti 2021-2025 della società, Unicredit ha sostenuto la MV Extrusion spa, facente parte del gruppo pugliese MV Line specializzato nella lavorazione dell’alluminio e nei sistemi per persiane (si veda altro articolo di BeBeez).