Un leveraged loan in euro erogato a supporto di operazioni di leveraged buyout da parte di private equity a 5-7 anni paga un rendimento del 4,56% e da inizio anno ha pagato agli investitori un total return del 5,48%. Il dato emerge dal Ver Capital Leveraged Loan Idex, un indice che Ver Capital sgr ha studiato appositamente per BeBeez e che sarà aggiornato ogni settimana e accessibile dalla pagina LBO index nella sezione dedicata al private debt.
L’indice, il cui lancio è stato anticipato da MF Milano Finanza in edicola da sabato 19 novembre, si compone di 41 diversi loan (tutti in bonis, con rating medio B+) ben diversificate da un punto di vista settoriale, come evidenziato dall’information memorandum. I loan che hanno maggiore peso nell’indice sono a oggi quelli alla catena di profumerie Douglas (controllate da CVC) e al leader mondiale degli imballaggi in vetro Verallia (controllato da Apollo Global Management).
Ver Capital sottolinea che il mercato in euro dei leveraged loan sta attraendo parecchi investitori e soprattutto a partire da settembre gli spread sul mercato primario hanno iniziato a diminuire. Settembre è stato caratterizzato da un trend di re-pricing dove le aziende che avevano precedentemente emesso a condizioni meno vantaggiose sono tornate sul mercato per sfruttare tassi più favorevoli. Ottobre e novembre sono in linea con ciò che si è visto a settembre e il trend dei repricing e delle performance positive è continuato, con i fondamentalidelle aziende che restano buoni, così come i default e i recovery rate.
Nelle prime settimane dell’anno, si era visto un buon mercato primario padroneggiato da diverse operazioni di buyout come Armacell, Infinitas Learning e i crossborder Solarwinds e Keurig Green Mountain. A febbraio il mercato è stato impattato dall’instabilità in Cina e dal calo del prezzo del petrolio. Il tutto ha portato volatilità e bassi volumi. A marzo a migliorare le condizioni del credito europeo ha anche contribuito il programma di acquisti dei bond corporate in euro con rating investment grade annunciato dalla Banca Centrale Europea. Ma i generale questo periodo di incertezza e volatilità si è tradotto in un aumento degli spread nel mercato primario ed in una contrazione delle nuove emissioni.
Il secondo trimestre era andato un po’ meglio, ma la volaitlitù c’era comunque stata, soprattutto nel finale, a seguito della Brexit. In termini di volumi, il primario si è sviluppato con un buon ritmo fino alla Brexit, dopo la quale le nuove emissioni si sono bloccate. Così il rendimento dei loan nei mesi di aprile e maggio è stato positivo, mentre a giugno, causa Brexit, è stato negativo.
Le prospettive del mercato ora, si diceva, sembrano buone. Nei giorni scorsi Fitch ha pubblicato un report in cui sostiene che si assisterà a una riduzione nel numero delle emissioni di bond high yield e nell’attività di rifinanziamento di debito bancario preesitene, ma mano che le performance negative dei mercati obblgiazionari negli Usa, e in particolare di quello high yield, andranno a contagiare il mercato europeo. Secondo Fitch, per contro, i leverage loan europei e i CLOs continueranno a godere di tassi stabili e bassi e quindi conquisteranno quote di mercato rispetto al mercato obbligazionario nel 2017.
Barbara Pastorelli, investment analys di Ver Capital, ha sottolineato a MF Milano Finanza, che “i loan, essendo strumenti a tasso variabile, sono duration-neutral e offrono una protezione naturale (e rendimenti più elevati) in caso di rialzo dei tassi”. Contemporaneamente i loan sono meno volatili rispetto ad altre asset class e sono meno esposti all’andamento ciclo dei prezzi delle commodity e questo, aggiunge però Pastorelli, “implica naturalmente un limite all’upside potential, in quanto i loan non possono beneficiare quanto gli high yield di un effetto prezzo in caso di rally di mercato dovuto a condizioni di mercato particolarmente favorevoli”.
Ha detto ancora Pastorelli: “I loan offrono un premio per la liquidità più ampio rispetto agli high yield in quanto il relativo mercato, oltre a essere meno ampio, è tipicamente caratterizzato da un minor turnover delle posizioni in portafoglio ed è per questo, quindi, che oggi i loan offrono un rapporto rischio-rendimento molto interessante, in genere superiore a quello di un high yield senior secured, quindi di pari seniority. Al contempo offrono una buona tutela dell’investitore, con ampie garanzie, covenant contrattuali e diritti di informativa molto più stringenti”.