Il fondo americano Carlyle Asia Partners IV ha assunto una quota di minoranza significativa nella società di logistica per l’e-commerce Delhivery guidando un round di finanziamento da 100 milioni9 di dollari. si veda indiaeconomictime. Tiger Global che era già all’interno del capitale ha partecipato a sua volta al round che ha valutato la società più di 600 milioni di dollari. Si tratta del primo investimento nel settore e-commerce in India da parte di Carlyle. Si tratta inoltre di uno dei più grandi investimenti nel settore da parte di un fondo di private equity dopo che Warburg Pincus, nel luglio 2015 investì 133 milioni di dollari in Ecom Express. Neeraj Bharadwaj, managing director di Carlyle Group in India, ha dichiarato che il fondo ha deciso di investire in Delhivery basandosi sulla dimensione, la tecnologia e, sopratutto, sulla capacità analitica della società. Guardando al mercato dell’e-commerce in India, il 70 per cento è formato da ciò che ruota intorno all’elettronica e alla telefonia cellulare. Guardando invece ai mercati più maturi, l’abbigliamento, l’home decor, la drogheria, e i mobili rappresentano una larga fetta di mercato. E’ lecito quindi aspettarsi che queste categorie salgano di peso spingendo verso la necessità di avere nuovi players nel settore della logistica. Delhivery, che cominciò la sua storia come una startup dedicate al food delivery a Gurgaon nel 2011, è in fretta diventata società dedicata alla logistica dell’e-commerce capitalizzando sul boom del retail on-line. Attualmente è operativa in 600 città con oltre 8.500 codici, lavora con società come Flipkart and Paytm con un network di 12 centri di smistamento. Per l’anno finito nel marzo 2016, Delhivery ha riportato perdite per 3,17 miliardi di rupie in crescita dalle perdite di 710 milioni di rupie dell’anno precedente. E’ peraltro vero che anche il fatturato è cresciuto passando da 2,280 miliardi di rupie a 4,95 miliardi di rupie nello stesso periodo. Delhivery aveva preventivamente raccolto 85 milioni di dollari da Tiger Global, Nexus Venture Partners, Multiples Alternate Asset Management e Times Internet Ltd nel maggio 2015. In seguito Multiples Alternate Asset Management ha venduto la sua partecipazione a Tiger Global. Stando a un report di Avendus Capital il business dedicato alla logistica della tecnologia ci si aspetta che debba crescere dagli 1,4 miliardi di dollari nel 2015 ai 9,6 miliardi di dollari del 2020. L’unità di buyout di Carlyle dedicata all’India sotto il diretto conrtrollo di Bharadwaj si è dimostrata molto attiva negli ultimi tempi visto che negli ultimi tre anni ha investito in Metropolis, PNB Housing Finance e Medanta.
Cinven è in colloqui per comprare CHRYSO, gruppo chimico francese con vendite 2016 pari a 300 milioni di euro da LBO France. Si veda Reuters. Cinven ha dichiarato di credere che CHRYSO, società chimica specializzata nei prodotti per le costruzioni ha il potenziale per crescere prepotentemente con grandi opportunità in Medio Oriente e Asia. LBO France aveva acquisito CHRYSO nell’ottobre del 2014 dal private equity francese Wendel, che frazionò e poi vendette il suo settore dedicato alle costruzioni che era riunito sotto il cappello Materis. Gli aspetti finanziari dell’operazione pianificata di acquisizione di CHRYSO, che ha sede in Francia e occupa 1.130 persone, non sono stati resi noti. Cinven è ancora coinvolta tra i potenziali compratori della farmaceutica tedesca Stada, mentr venerdì scorso ha annunciato l’acquisizione delle attività petrolifere in Gabon sulla terra ferma di Royal Dutch Shell per 587 milioni di dollari. Advisor di LBO France sono stati Rothschild e Sycomore Corporate Finance.