E’ una storia infinita quella della battaglia per il controllo di Dell, il terzo produttore mondiale di computer quotato a Wall Street. L’ultima novità è che il finanziere Carl Icahn e Southeastern Asset Management hanno presentato una proposta concorrente all’unica rimasta sul tavolo (dopo l’abbandono della gara da parte di Blackstone), cioé quella del fondatore Micheal Dell in cordata con il private equity Silver Lake (che controllano il 16% del capitale). Lo riferisce il Wall Street Journal Online, che precisa che Ichan e Southeastern sono entrambi già grandi azionisti di Dell e insieme controllano circa il 13% del capitale.
In una lettera spedita al board di Dell venerdì 10 maggio, Ichan e Southeastern offrono agli azionisti 12 dollari per azione in contanti o azioni di nuova emissione e spiegano che la loro proposta consentirebbe agli azionisti di mantenere una quota nella società e sarebbe per questo più vantaggiosa, sebbene più bassa dei 13,65 dollari per azione, per un totale di 24,4 miliardi di dollari, offerti da Michael Dell e Silver Lake. Tempo fa Ichan da solo aveva offerto 15 dollari per azione per il 58% del capitale e successivamente aveva iniziato a negoziare con Blackstone per una proposta congiunta.
Carlyle raggiungerà entro la fine del secondo trimestre quota 9 miliardi di dollari di raccolta per il suo ultimo fondo di global buyout (a oggi ha raccolto 7,1 miliardi) e potrebbe aumentare il target da 10 a 12 miliardi. Lo ha annunciato il colosso del private equity Usa in occasione della presentazione dei conti trimestrali. Carlyle, guidato dai cofondatori David M. Rubenstein, William E. Conway e Daniel A. Daniello, nel complesso è in fundraising per ben 13 veicoli di investimento. Tra questi, Carlyle ha precisato che conta di raggiungere il target dei 3,5 miliardi di dollari per il fondo di buyout dedicato all’Asia e quello da 3 miliardi di euro per il suo quarto fondo di buyout europeo (ma nel 2006 aveva raccolto 5,4 miliardi di euro per il terzo).
Warburg Pincus ha chiuso la raccolta per il suo ultimo fondo Warburg Pincus Private Equity XI a quota 11,2 miliardi di dollari, al di sotto del target di 12 miliardi. Lo ha annunciato lo stesso Warburg Pincus venerdì 10 maggio. Il fondo precedente raccolto nel 2007 prima della crisi aveva superato il target di 12 miliardi, raggiungendo quota 15 miliardi. D’altra parte il fondo di Warburg Pincus, guidato dai copresidenti Joseph P. Landy e Charles R. Kaye, risulta comunque essere uno dei più grandi raccolti dopo lo scoppio della crisi. L’ultimo fondo raccolto da Siler Lake è di 10,3 miliardi, quello di Advent è di 8,5 miliardi di euro (11,1 miliardi di dollari).
Il fondo WP XI è già comunque operativo da parecchi mesi. Nel 2012 Warburg Pincus ha condotto nuovi investimenti per 2,3 miliardi di dollari in 28 diverse società , oltre a investimenti in società già in portafoglio. Molti di questi investimenti sono stati condotti già con il fondo XI (come in Venari Resources, China Auto Rental, InComm).