777 Partners, private equity con sede a Miami, ha acquisito una partecipazione del 25% nella compagnia aerea Flair Airlines, unico vettore indipendente canadese ultra low cost (ULCC – Ultra low cost carrier) (si veda qui il comunicato stampa). Questo accordo evidenzia il comune pensiero (per Flair e 777) di ritenere che sia giunto il momento di fare breccia nel duopolistico mercato canadese. All’inizio Flair era nata come compagnia charter nel 2005, per poi passare a linea aerea commerciale nel 2017. La compagnia negli ultimi 12 mesi ha superato il milione di passeggeri e grazie alla presenza di 777 acquisirà quattro nuovi aeromobili quest’anno.
Warburg Pincus prevede di investire 800 milioni di shekel (197 milioni di euro) nei prossimi cinque anni per espandere la sua nuova attività di carte di credito israeliana in aree attualmente dominate dal sistema bancario (si veda qui Reuters). Warburg Pincus ha infatti acquistato Leumi Card da Bank Leumi il mese scorso per 2,5 miliardi di shekel (617 milioni di euro) dopo che le autorità regolamentari hanno incaricato Leumi e il rivale Hapoalim di cedere le loro controllate nel settore delle carte di credito entro il 2020. Nel 2017 Israele ha approvato infatti una legge che impone alle due maggiori banche di vendere le proprie unità di carte di credito nel tentativo di ridurre la concentrazione nel mercato del credito e ridurre i costi del credito stesso. Da allora Waraburg ha ridenominato il business acquisito con il nuovo brand MAX. Hapoalim ha invece comunicato che quoterà le azioni della sua unità Isracard sulla Borsa di Tel Aviv. Il razionale alla base dell’operazione sta nel fatto che in Israele solo il 5% dei prestiti alle pmi proviene da non banche rispetto a quasi il 50% negli Stati Uniti. Allo stesso modo, le fonti non bancarie di prestiti ai consumatori in Israele sono solo il 20% circa.