Il controllo della società di consulenza italiana Business Integration Partners (BIP) passa dal fondo Apax France IX, gestito da Apax Partners Midmarket sas (Apax Partners France) al fondo CVC Partners Fund VII, gestito da CVC Capital Partners,(si veda qui il comunicato stampa).
A valle della cessione a CVC, la minoranza di BIP resterà in mano al presidente Nino Lo Bianco, agli amministratori delegati e fondatori Carlo Capè e Fabio Troiani e agli altri soci privati.
Nell’operazione, Bip è stata assistita da Equita, Rothschild, Allen & Overy, Lodovico Bianchi Di Giulio, BonelliErede, PWC e AON. CVC è stata seguita da BNP Paribas, Latham & Watkins, Facchini Rossi Michelutti, PwC e Bain & Company.
Non sono stati resi noti i dettagli finanziari dell’operazione. Tuttavia stando a fonti contattate da Reuters lo scorso febbraio, la valutazione si aggirava intorno a 720 milioni di euro, ovvero più di tre volte e mezzo il valore, 200 milioni, riconosciuto da Apax nel 2018, quando aveva rilevato il 61,5% della società di consulenza (si veda altro articolo di BeBeez). La notizia della cessione di BIP era attesa: l’asta era infatti partita lo scorso gennaio (si veda altro articolo di BeBeez).
La exit di Apax France costituisce il terzo giro di fondi per BIP, che in precedenza è stata in portafoglio ad Argos Soditic, che nel 2014 ne aveva finanziato il management buyout da parte di 12 dirigenti, tra cui il fondatore e presidente Nino Lo Bianco, tuttora soci. Argos aveva poi ceduto ad Apax il controllo nel 2018 , con l’impegno a investire altri 100 milioni per supportare la crescita per linee interne ed esterne dell’azienda.
A proposito di acquisizioni, ricordiamo che nel luglio 2020 BIP ha vinto l’asta per acquistare il controllo della concorrente inglese Chaucer. A vendere sono stati i soci di Chaucer e il fondo di private equity inglese Growth Capital Partners (GCP), nel capitale della società di consulenza dal febbraio 2014 tramite il veicolo GCP Fund III, che ha reinvestito per una partecipazione di minoranza (si veda altro articolo di BeBeez). Inoltre nel marzo 2020 Bip ha acquisito Vidiemme, società milanese che sviluppa progetti di digital innovation in ambito web, mobile e nuove tecnologie, operativa anche a San Francisco con la controllata VDM Labs (si veda altro articolo di BeBeez). A gennaio 2020 Bip aveva ottenuto un finanziamento da 90 milioni di euro da un pool di banche composto da Bnp Paribas, Crèdit Agricole e Ubi Banca (si veda altro articolo di BeBeez). I capitali sono serviti a rifinanziare completamente il bond senior da 65 milioni di euro sottoscritto da Tikehau Capital nel 2018 (si veda altro articolo di BeBeez) a supporto del buyout da parte di Apax (si veda altro articolo di BeBeez). Gli ulteriori 25 milioni di euro del finanziamento erano invece destinati a finanziare future acquisizioni previste dal piano strategico della società. Grazie anche alle acquisizioni l’azienda nel 2020 ha accresciuto il fatturato del 31% rispetto al 2019, a 315 milioni di euro.
BIP fa consulenza strategica alle aziende. E’ nata nel 2003 ed è specializzata nell’affiancare le aziende nei processi di ricerca e adozione di soluzioni tecnologiche per supportarne la crescita internazionale. L’azienda oggi impiega oltre 3.500 persone a livello globale, che offrono servizi di consulenza direzionale e business integration in: Italia, Inghilterra, Spagna, Turchia, Brasile, Belgio, Svizzera, Austria, Stati Uniti, Emirati Arabi, Cile e Colombia.
A valle dell’acquisizione da parte di CVC, gli amministratori delegati e cofondatori Capè e Troiani hanno commentato: “Questa partnership apre una nuova fase per il nostro Gruppo, consentendoci di lavorare a ulteriori ambiziosi obiettivi di crescita internazionale e di rafforzare ulteriormente le nostre eccellenze nel settore della digital transformation”.
Andrea Ferrante, senior managing director di CVC, ha dichiarato: “Il percorso di crescita intrapreso da BIP negli ultimi anni è la testimonianza della qualità dei servizi e del rapporto di fiducia che ha saputo creare con i propri clienti. Siamo rimasti colpiti da questo straordinario gruppo di professionisti”.
Giampiero Mazza, managing partner della sede milanese di CVC, ha aggiunto: “BIP si distingue per la proposta di valore e un significativo gruppo di talenti, elementi chiave per la crescita globale”.
Ricordiamo che Apax Partners France, con sede a Parigi, è una società indipendente di gestione di fondi di private equity fondata nel 1983 all’interno del gruppo Apax Partners con sede a Londra. La strada di Apax Partners France si è poi divisa da quella dell’operatore anglosassone nel 2002, quando tutti i team nazionali dei fondi Apax si sono uniti in team regionali per gestire fondi con focus paneuropeo, Nord America e Asia, con l’eccezione appunto del team francese.
Apax France IX è l’ultimo fondo di buyout mid-market raccolto da Apax France nel 2017 con un una dotazione di 1,03 miliardi di euro e che in portafoglio a oggi a un’altra azienda italiana, cioé AEB, società bresciana leader nelle biotecnologie per il settore del vino, della birra e delle bevande, di cui il fondo ha acquisito il controllo nel 2018 (si veda altro articolo di BeBeez). Dopo aver acquisito nel 2017 EPF Partners, società di gestione nel mercato delle small-cap, Apax Partners France ha lanciato nel 2018 anche il suo primo fondo small-cap, battezzato Apax Development Fund, che ha poi chiuso la raccolta nel 2020 con 255 milioni di euro di impegni (si veda qui il comunicato stampa).
Apax Partners France è uno degli investitori monitorati da BeBeez Private Data,
il database del private capital di BeBeez
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