Apollo Global Management sta preparando il ritorno a Piazza Affari di Lottomatica, in un’ipo che potrebbe valere un miliardo di euro, sulla base di una valutazione complessiva di circa 5 miliardi, debito compreso. Lo scrive Bloomberg.
La quotazione arriverebbe a valle di una crescita esponenziale del business supportata da Apollo negli ultimi due anni. In particolare, ricordiamo che lo scorso novembre 2022 Lottomatica ha comprato l’intero capitale sociale di Betflag spa, primario operatore italiano nel segmento del gioco online (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione, condotta attraverso la controllata GBO spa, era stata annunciata pochi giorni prima con una nota nella quale si precisava che l’acquisizione sarebbe avvenuta al prezzo di 310 milioni di euro, da rettificare sulla base della posizione finanziaria netta di BetFlag alla data del closing dell’operazione. A questa cifra si aggiunge inoltre un earn-out sino a 50 milioni di euro che potrà essere pagato nel 2024 a seconda della performance finanziaria di BetFlag nel corso del 2023. A vendere è stato Gruppo Società Tarricone Holding srl, che fa capo a sua volta alla famiglia Tarricone.
L’acquisizione è stata finanziata con il rilascio del conto escrow costituito con i proventi dei 350 milioni di euro di bond obbligazioni senior secured emesse a fine settembre (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che l’attuale gruppo Lottomatica è nato alla fine del 2020, quando Gamenet, controllata da Apollo Management IX tramite Gamma Bidco, aveva acquisito per complessivi 950 milioni di euro in contanti da Lottomatica Holding srl il business italiano B2C di International Game Technology, quotata al New York Stock Exchange, che consisteva nel 100% di: Lottomatica Scommesse srl, società leader nel settore delle scommesse sportive online, e Lottomatica Videolot Rete spa, primo concessionario new slot in Italia per numero di apparecchi e raccolta (si veda altro articolo di BeBeez). Circa un anno dopo, Gamma Bidco si è poi fusa con Gamenet con un reverse merger, assumendo il nome di Lottomatica spa (si veda pag. 20 del prospetto del bond da 350 milioni).
A sua volta Gamenet era stata a sua volta acquisita interamente da Apollo a inizio 2020, a valle di un’opa lanciata nel gennaio di quell’anno tramite il veicolo Gamma Bidco. La società è stata poi delistata il 26 febbraio 2020 (si veda altro articolo di BeBeez). L’opa era stata lanciata sul 29,25% del capitale di Gamenet non ancora di proprietà di Apollo e quindi su un massimo di 10,275 milioni di azioni, al prezzo di 13 euro per azione, per un totale complessivo massimo di circa 133,58 milioni di euro. L’operazione era stata finanziata parte in equity e parte con ricorso al debito. Il veicolo di Apollo aveva acquisito il 66,97% del capitale di Gamenet nel dicembre 2019 (si veda altro articolo di BeBeez), dopo che a fine ottobre dello stesso anno aveva sottoscritto due distinti contratti con i principali azionisti del gruppo e cioé, da un lato, TCP Lux Eurinvest sarl, che fa capo al fondo Trilantic Capital Partners Europe e alla famiglia Chiarva, e che controllava il 28,7%; e dall’altro, con Intralot Italian Investments, che controllava il 20%, per l’acquisto di 6 milioni di azioni Gamenet (si veda altro articolo di BeBeez). Allora era stato fissato un corrispettivo di 12,5 euro per azione per un controvalore complessivo di 182,5 milioni di euro, ma in sede di closing il 16 dicembre 2019 il corrispettivo era stato aumentato a 13 euro per azione, per un totale di 189,8 milioni di euro.
Oggi Lottomatica controlla a sua volta GBO spa, GGM spa e altre sussidiarie per un business complessivo che nei 12 mesi a fine giugno aveva generato 1,56 miliardi di euro di fatturato, e un ebitda di 423,9 milioni di euro (si veda qui pag. 41 del prospetto del bond da 350 milioni) e un debito finanziario netto di 1,15 miliardi di euro (si veda pag 149 del prospetto) costituito soprattutto dai bond.
I nove mesi 2022 si sono chiusi con ricavi superiori a un miliardo di euro, un ebitda di 343 milioni e un debito finanziario netto di 1,1 miliardi (si veda qui il Resoconto dei 9 mesi). Sul fronte del debito, oltre a quello da 350 milioni di cui sopra, l’emissione più recente risale all’estate del 2020, per rifinanziare il debito esistente di Gamenet dopo l’opa, per complessivi 640 milioni di euro suddivisi in due bond a cinque anni, di cui 340 milioni a tasso fisso pari al 6,25% e 300 milioni a tasso variabile con cedola pari all’euribor 6 mesi maggiorato del 6% (si veda altro articolo di BeBeez). In precedenza, nel 2018, il gruppo aveva acquisito Goldbet per 273 milioni di euro. Anche in quel caso l’operazione era stata finanziata per la maggior parte con i proventi di un prestito obbligazionario senior garantito con scadenza nel 2023 da 225 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).
Tra le acquisizioni degli ultimi mesi si menzionano: la fusione per incorporazione di Scommesse e Goldbet; l’acquisizione per 14,8 milioni di euro di una quota del 60% di Giocaonline srl, società attiva nello sviluppo e nella commercializzazione di giochi online con premi in denaro; l’acquisizione per 956.000 euro dell’80% di Ares srl, società che si occupa della creazione, dello sviluppo, della commercializzazione e della manutenzione di sistemi VLT; la fusione per incorporazione di Enjoy the Game in Big Easy; l’acquisizione di Marim srl, società specializzata nella commercializzazione e distribuzione di giochi AWP, per 13,1 milioni di euro, con l’aggiunta di un earn-out fino a 3 milioni di euro in base alla crescita del gruppo; e, infine, l’acquisizione di Battistini Andrea srl e AB Games srl.