La francese Covivio, braccio immobiliare di Leonardo Del Vecchio, ha chiuso il 2021 con un patrimonio gestito di 26,7 miliardi di euro, di cui il 57% sono uffici (+1 miliardo rispetto al 2020).
Gli accordi di vendita hanno toccato i 901 milioni, di cui l’80% relativi a uffici, e gli asset italiani hano pesato per 196 milioni, contro i 180 milioni che era l’obiettivo massimo per lo scorso anno (si veda altro articolo di BeBeez). Di quella cifra la parte del leone l’hanno fatta la cessione, a novembre, al gruppo immobiliare di San Diego (California) AP Wireless di 17 immobili funzionali affittati a Telecom Italia per circa 111 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez), e la vendita, ad aprile e sempre ad AP Wireless Italia Infrare, di un altro portafoglio di otto immobili a destinazione d’uso mista, per un prezzo complessivo di 58,4 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Per quanto riguarda l’attività di sviluppo, il valore degli stabili consegnati già locati al 96% è stato di 485 milioni di euro e 1,1 miliardi di euro quello dei nuovi progetti già prelocati al 53%.
Il debito a fine 2021 ammontava al 39%, del valore di portafoglio (Loan to Value) in linea con gli obiettivi. I risultati della società sono stati illustrati ieri in conferenza stampa da Alexei Dal Pastro, ceo di Covivio per l’Italia (si vedano qui il comunicato stampa e qui la presentazione completa).
In particolare, la performance è accelerata nel secondo semestre dell’anno, grazie ai record delle locazioni di uffici (180 mila mq prelocati, di cui 2/3 nel secondo semestre); alla ripresa dell’attività e dei ricavi degli alberghi, alla crescita del 4,5% delle locazioni di immobili residenziali in Germania e a un aumento del 3,2% dei ricavi a perimetro costante. Nel 2021 i risultati del gruppo hanno battuto gli obiettivi. Il Nav è salito del 10%, l’Epra Earnings (una misura dell’utile dell’attività caratteristica al netto di rivalutazioni e capital gain) è salito del 6,6% a 410 milioni di euro, e infine l’utile ha toccato il massimo storico di 924 milioni. La società ha proposto un dividendo in contanti di 3,75 euro per azione (+4,2%) e per il 2022 punta an Epra Earnings per azione dell’ordine di 4,5 euro, nell’ipotesi che prosegua la ripresa del settore alberghiero.
Nel 2022 Covivio intende proseguire la sua crescita su tre direttrici principali:
attività di sviluppo, basata soprattutto sulla riqualificazione di immobili esistenti a Parigi, Berlino e Milano;
asset management, per sfruttare le potenzialità residue di crescita dei canoni rinegoziando quelli sugli immobili residenziali in Germania, riducendo l’incidenza degli spazi sfitti negli immobili manage to core (15% del patrimonio uffici), e intensificando l’offerta di servizi per gli immobili a uso ufficio;
settore alberghiero, per approfittare della ripresa in atto.
Parallelamente, Covivio sta investendo sulla riduzione delle emissioni, con l’obiettivo di diminuirle del 40% entro il 2030. Inoltre il gruppo intende aumentare la quota del patrimonio green, attualmente al 91%. A questo proposito, Dal Pastro ha sottolineato che la sede di Aon nel quartiere Romolo di Milano ha ottenuto il miglior punteggio LEED a livello europeo.
Sarà inoltre lanciata la Fondazione Covivio, che sosterrà 12 progetti a livello europeo incentrati sulla promozione delle pari opportunità.
Infine un ulteriore rafforzamento del consiglio di amministrazione, con la proposta di nomina di Daniela Schwarzer come amministratrice indipendente.
Per quanto riguarda l’Italia, Dal Pastro ha evidenziato che il mercato di riferimento è Milano, in cui si concentra il 90% del portafoglio, dove la metà degli immobili di proprietà sono stati ristrutturati o sviluppati. Il portafoglio milanese della società è uno dei più importanti della città ed è tutto affittato, con contratti della durata di oltre 7 anni. Tra le società che li hanno firmati rientrano Moncler, LVMH e l’Orèal. “La domanda di uffici c’è, ma per spazi moderni. Abbiamo anche chiuso dei contratti sul retail, messo in crisi dalla pandemia”, ha precisato il ceo per l’Italia di Covivio.
Sempre a Milano ha avuto successo il format Wellio, introdotto per la prima volta in Italia in via Dante nel settembre 2020 (si veda altro articolo di BeBeez). “Stiamo rinnovando i primi contratti stipulati e siamo quasi pronti per aprirne un secondo in via Torino a Milano: Wellio Duomo. In quest’ultimo oggi risulta preaffittato il 90% delle 500 postazioni, riscuotendo un successo maggiore delle attese, a dimostrazione che risponde alla domanda di flessibilità e servizi, lasciati in eredità dalla pandemia. Ricordiamo che Wellio è una formula pensata per offrire uffici e spazi di coworking per le aziende e i liberi professionisti che puntano a godere di servizi e flessibilità e in generale delle condizioni di lavoro ideali, grazie a un mix tra l’ufficio e l’hotel. Infarti il periodo di affitto minimo non supera i 30 giorni. “In futuro Wellio sarà sviluppato anche in Germania”, ha anticipato Dal Pastro.
Attualmente i progetti di Covivio nell’area di Milano già partiti occupano una superficie superiore a 77 mila mq, per un investimento di 420 milioni. Ma il gruppo possiede anche aree da sviluppare per più di 110 mila mq, di cui la principale è lo Scalo di Porta Romana, insieme a Coima (che seguirà il residenziale) e Fondazione Prada, che punta a estendersi. Nell’area sarà inserito un parco che farà da passaggio tra zona nord e sud di Milano, seminterrando i binari ferroviari per ricucire la città. Covivio si occuperà di due grandi aree di uffici e di quella adibita a spazi commerciali. “L’obiettivo è sviluppare un nuovo quartiere, che diventi un riferimento in Italia ed Europa. Speriamo di realizzare quanto più possibile entro le Olimpiadi del 2026 di Milano e Cortina”, ha auspicato Dal Pastro.
Covivio inoltre effettuerà sempre a Milano la riqualificazione dell’ex sede di ATS in corso Italia, con il progetto Corte Italia. “In prospettiva, Milano resterà il nostro mercato di riferimento, dove realizzeremo uffici di alta qualità, di cui attualmente c’è un basso stock. Stiamo studiando anche il mercato di Roma, in cui non escludiamo in futuro di investire in modo selettivo”, ha aggiunto il ceo per l’Italia di Covivio. “Ora restiamo focalizzati su uffici e hotel in Italia, ma col ritorno alla normalità pensiamo di sviluppare tutti i segmenti in tutti i mercati”, ha affermato Dal Pastro. La società attualmente è molto attiva nel residenziale in Germania, venduto a 3 mila euro al mq e dove ha effettuato acquisizioni selettive a Berlino per 208 milioni di euro nel 2021.
Covivio attualmente gestisce il suo patrimonio immobiliare secondo tre pilastri strategici:
- posizione nel cuore delle maggiori metropoli europee, in particolare Parigi, Berlino e Milano, con il 97% degli asset situato a meno di 5 minuti a piedi dai mezzi di trasporto pubblico;
- sviluppo, al fine di offrire immobili nuovi che combinino prestazioni energetiche e benessere e si adattino al cambio delle destinazioni d’uso;
- utente al centro della strategia; il che si traduce in un approccio a forte contenuto consulenziale, orientato al servizio sempre più flessibile, con offerte ibride che combinano locazione tradizionale con contratti flessibili stile Wellio.