Banca Farmafactoring e DEPOBank hanno comunicato ieri che il decreto del governo, relativo all’esercizio del golden power in relazione alla prospettata acquisizione da parte di BFF della maggioranza del capitale di DEPObank e alla fusione di quest’ultima in BFF, contiene “prescrizioni non ostative” al completamento dell’operazione (si veda qui il comunicato stampa).
La Presidenza del Consiglio dei ministri aveva infatti comunicato lo scorso 7 luglio che aveva esercitato i poteri speciali (si veda altro articolo di BeBeez) in relazione all’acquisizione di DEPObank, la banca depositaria controllata da Advent International, Bain Capital e Clessidra sgr, da parte della quotata BFF Banking group, partecipata da Centerbridge, e la sua successiva fusione (si veda altro articolo di BeBeez). Contestualmente il governo aveva annunciato l’esercizio dei poteri speciali anche in relazione all’opa lanciata dalla giapponese AGC sulla biotech quotata a Piazza Affari MolMed; all’acquisizione del controllo di Engineering Ingegneria Informatica da parte di Centurion Holdco sarl, società veicolo che fa capo a Bain Capital e NB Renaissance con Apax Partners in uscita dal capitale (si veda altro articolo di BeBeez); al riassetto azionario di Aero Sekur Airborne Limited, controllante di Aero Sekur spa, ee al riassetto azionario di Arescosmo Limited, controllante di Arescosmo spa.
Tornando al deal su BFF-DEPOBank, nella nota diffusa ieri le due banche hanno precisato che “in base a tale decreto, le parti dell’accordo relativo all’operazione, sottoscritto il 13 maggio u.s., hanno concordato che sarà data piena esecuzione alle prescrizioni imposte dall’Autorità”.
Lo stesso concetto è stato comunicato da Gabriele Cipparrone, partner di Apax Partners, in risposta a una domanda sul tema golden power e deal Engineering, in occasione del suo intervento alla web conference organizzata l’8 luglio da AIFI e dedicata agli investitori esteri “What makes Italian private capital an attractive investment choice“. Anche Ciparrone non ha precisato quali siano le prescrizioni del governo, ma ha detto che l’operazione sarà conclusa. Il tema del golden power potenziato per evitare scorribande estere su aziende italiane strategiche in tempi di Covid-19 è stato ampiamente trattato all’inizio del webinar da Guido Testa, partner di Orrick Herrington & Sutcliffe (scarica qui le slide dell’intervento), perché certo per un investitore estero è importante capire tempi e modi di esercizio dei poteri speciali da parte del governo, visto che si tratta di una variabile non secondaria da considerare nel momento in cui oggi ci si imbarca nella strutturazione di un deal.
Golden power permettendo, il presidente di AIFI, Innocenzo Cipolletta, da un lato (scarica qui le slide dell’intervento) e il presidente di Cdp, Giovanni Gorno Tempini, dall’altra, hanno sottolineato che anche oggi, nonostante la crisi, investire in aziende italiane è un’opportunità interessante. In particolare, Cipolletta ha detto che nel corso del 2021 l’Italia non recupererà il Pil perso quest’anno, ma il pieno recupero avverrà nel 2022, anche se il Recovery Plan europeo potrebbe “rafforzare la capacità dell’economia italiana di recuperare”. In ogni caso il Paese “è in una situazione migliore rispetto alla crisi finanziaria del 2008 e ci aspettiamo un recupero più rapido”.
Gorno Tempini ha detto che Covid-19 “sta causando forti cambiamenti nella società italiana ed europea”. Tuttavia, questo “offre un’opportunità storica per affrontare le debolezze esistenti” favorendo “l’evoluzione verso una maggiore sostenibilità economica, sociale, ambientale e istituzionale” e che “l’Italia può contare su diversi punti di forza: siamo la seconda economia manifatturiera in Europa, con un forte orientamento all’export e abbiamo banche in condizioni finanziarie migliori rispetto al 2007”. Inoltre, ha proseguito il presidente di Cdp, “anche se le finanze pubbliche rimangono un punto debole della nostra economia, il settore privato, imprese e famiglie, sono in buone condizioni”, con un debito privato “molto inferiore rispetto ad altri Paesi europei”. Quindi, ha chiarito, “il Paese complessivamente è ben equipaggiato per fronteggiare questa crisi” e “incanalarsi verso un percorso di crescita sostenibile ed equilibrata”.
Il presidente di Cassa Depositi e Prestiti ha posto inoltre l’accento sull’importanza dello sviluppo del capitale privato, evidenziando che “non ci potrà essere alcuna ripresa” effettiva “senza un impegno sul mercato del capitale privato”. Secondo Gorno Tempini “una solida partnership pubblico-privato può rappresentare un modello per colmare queste lacune”. La sfida, ha aggiunto, è “come motivare il settore privato a muoversi verso asset più rischiosi, in particolare investendo in sostenibilità e innovazione”. Gorno Tempini, infine, ha parlato del “ruolo importante” di Cassa per lo sviluppo del mercato dei capitali, che ne ha fatto il principale investitore, con oltre 5 miliardi di euro investiti in fondi alternativi. Ruolo che punta a mantenere e a rafforzare.