Bomi Italia, azienda leader nel campo della logistica integrata a servizio del settore sanitario, controllata da ArchiMed, ha rilevato Logifarma, storica società italiana specializzata in logistica farmaceutica (si veda qui il comunicato stampa). A vendere sono stati Armonia s.s. (cassaforte della famiglia Paradisi), Andrea Nardo e Roberto Pucci. Lo studio legale internazionale Simmons & Simmons ha assistito Bomi Italia, mentre i venditori sono stati seguiti da Heussen studio legale e tributario.
Logifarma è nata nel 1997 a Pomezia (Roma). Oggi l’azienda è uno dei punti di riferimento italiani nella logistica del settore farmaceutico, con più di 30 clienti riconosciuti a livello internazionale. I suoi 5.000 mq di magazzino sono destinati allo stoccaggio di prodotti a temperatura controllata +15/+25°C e +2/+8°C, questi ultimi in una cella dedicata di 400 mq. Oltre alle attività di deposito e distribuzione, Logifarma offre: servizi di trasporto primario, gestione interna per la produzione, un’officine farmaceutica di 300 mq dove rilavora qualsiasi farmaco o integratore alimentare. La società ha chiuso il 2019 con ricavi per 6 milioni di euro, un ebitda di 609 mila euro e una liquidità netta di 814 mila euro (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Fondato nel 1985, il Gruppo Bomi oggi è presente in 20 Paesi in Europa, America e Asia. Nel maggio 2019 Bomi è passata ufficialmente sotto il controllo del fondo Med Platform I, che fa capo dell’operatore francese di private equity specializzato nel settore sanitario ArchiMed. Il fondo ha infatti delistato la società dal mercato Aim Italia con un’opa che si è conclusa nel maggio 2019 (si veda altro articolo di BeBeez).
Bomi ha chiuso il 2018 con 126 milioni di euro di ricavi, (da 117,8 milioni nel 2017), un ebitda di 12,1 milioni (da 11,3 milioni) e un debito finanziario netto di 35,2 milioni (da 25,5 milioni). La società era entrata a far parte della community Elite di Borsa Italiana nel 2012 e si era poi quotata all’Aim Italia nel giugno 2015 (si veda altro articolo di BeBeez), dopo aver quotato all’ExtraMot Pro una serie di minibond. In particolare, nell’aprile 2014 la società aveva quotato un minibond cosiddetto “incentivante” da 1,5 milioni di euro, che era stato sottoscritto da First Capital e in piccola parte anche dal fondo Madison Capital (si veda altro articolo di BeBeez). l bond avevano scadenza 31 marzo 2017, salvo appunto quotazione della società, nel qual caso sarebbero stati rimborsati, ma contestualmente all’emissione del minibond, erano stati attribuiti, ai relativi sottoscrittori, dei warrant gratuiti e liberamente trasferibili esercitabili in caso di ammissione a quotazione delle azioni dell’emittente su Aim Italia con strike price scontato sul prezzo di ipo.
Attraverso l’acquisizione di Logifarma, operazione il cui closing è previsto entro la fine di giugno, Bomi Italia persegue le sue linee strategiche di crescita anche per linee esterne, rafforzando la propria presenza in un territorio importante e strategico come il polo di Pomezia.
“Questa operazione realizza un nuovo e importante passo verso il nostro sviluppo nel settore farmaceutico e conferma il nostro impegno nel fornire ai clienti un servizio dedicato al settore healthcare e radicato nelle eccellenze locali, che si rafforzano in un gruppo multinazionale”, ha commentato Marco Ruini, ceo di Bomi Group. Stefano Camurri, Head of Southern Europe di Bomi Group, ha dichiarato: “Con questa operazione si aggiunge un altro tassello importante per la crescita del gruppo. Siamo certi che queste sinergie porteranno grandi risultati per entrambi”. Giuseppe Paradisi, ceo di Logifarma, ha spiegato: “Con questo passaggio, Logifarma aggiunge un grande potenziale di sviluppo e amplia i suoi orizzonti futuri”.
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