Andrea Bonomi rilancia un’altra volta su Club Med e porta l’offerta di Global Resorts (il veicolo controllato da Investindustrial e partecipato da Kkr, da Sol Ketzner, GP Investments e il mangement di PortAventura) a 24 euro per azione, il minimo necessario per ottenere l’ok della Consob francese AMF, in base alla legge d’Oltralpe che chiede almeno un 2% in più rispetto al prezzo dell’opa in corso, che in questo caso era stato portato lo scorso lunedì 1° dicembre a 23,50 euro per azione dalla cordata guidata dai cinesi di Fosun International (si veda altro articolo di BeBeez).
Bonomi, ben prima della scadenza fissata per il 17 dicembre per una controfferta, mette quindi sul piatto 915 milioni di euro e la palla passa di nuovo al campo cinese, che a questo punto avrà tempo sino al prossimo 19 dicembre per un eventuale nuovo rilancio. Così ha infatti deciso l’AMF, che per il momento, quindi, tende semplicemente a ridurre i tempi tra un rilancio e l’altro, senza però imporre una decisione definitiva (scarica qui il comunicato dell’AMF).
Dopo il rilancio di Fosun, nei giorni scorsi il Consiglio di amministrazione di Club Med, guidato dal presidente e direttore generale Henri Giscard d’Estaing, personalmente coinvolto insieme ad altri top manager nell’opa di Fosun tramite il veicolo Gallion Invest II, si era detto “preoccupato delle conseguenze che i vari rilanci potranno avere tenuto conto dell’imperativo del rendimento che queste implicano e del loro impatto sull’interesse sociale, sui salari e sui partner del Club Méditerranée”.
Una dichiarazione in linea con le interviste rilasciate negli ultimi giorni alla stampa internazionale da Giscard d’Estaing nel tentativo di demonizzare l’offerta concorrente, tanto da avanzare l’ipotesi che, se Bonomi avesse rilanciato ulteriormente, per il Club Med si sarebbe stato solo un futuro di tagli di costi.
Bonomi ha così deciso di rispondere per le rime convocando una conferenza stampa nella quale ha spiegato con dovizia di particolari il suo progetto di sviluppo per il Club, che prevede, come già dichiarato tempo fa, 150 milioni di euro di investimenti in più rispetto al piano stilato dal management per i quattro anni tra il 2014 e il 2018, con l’obiettivo di concentrarsi su Europa, Asia e America, di accelerare le aperture di nuovi villaggi a 4 e 5 tridenti (cioè quelli più belli), mantenendo e rinnovando però anche i villaggi a tre tridenti per mantenere un’offerta accessibile (scarica qui .la presentazione di Bonomi).