Un fatturato consolidato di 202,1 milioni di euro, in aumento del 7% dal 2022, e un ebitda ed ebitda margin che crescono, rispettivamente, del 15% e del 10,1%. Sono questi i numeri relativi al 2023 che ha reso noti ieri Bracchi (si veda qui il comunicato stampa), operatore della logistica che da dicembre 2023 è controllato dal fondo Argos Climate Action (Argos Wityu), che aveva rilevato la maggioranza contestualmente al co-investimento da parte di Anima Alternative sgr e di Clessidra Capital Credit sgr, e per una piccola quota del management guidato dal ceo, Umberto Ferretti (si veda altro articolo di BeBeez).
Nell’anno in cui per la prima volta è stata superata la soglia dei 200 milioni di fatturato, la società ha evidenziato anche il miglioramento della posizione finanziaria netta (+209%). Gli investimenti del periodo sono ammontati a 6,6 milioni (+13%), cresciuti così come il personale che ha superato i 650 dipendenti.
Nel 2022 Bracchi aveva generato 186 milioni di ricavi, 14 milioni di ebitda, con una PFN pari a 4,8 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Per quanto concerne gli investimenti, meno di tre mesi fa la società ha comunicato di aver messo a punto un un piano triennale che supera i cinque milioni, dopo averne investiti due durante l’ultimo anno, per potenziare i servizi offerti ai settori moda e lifestyle (si veda altro articolo di BeBeez). L’azienda ha identificato il Veneto come area geografica di riferimento per i servizi di gestione di magazzino, controllo qualità, ricondizionamento, imbustamento, stiro di capi delle principali case di alta moda italiane e non solo, e proprio ieri ha comunicato che a breve sarà inaugurato il sito logistico di Lonigo, nel Vicentino.
In merito ai risultati 2023, “la nostra crescita non è finita, e avrà un’impronta sempre più green”, ha detto Ferretti. “Il nostro piano di decarbonizzazione, la cui esecuzione coprirà il prossimo arco temporale di 5 anni, porterà Bracchi a raggiungere l’obiettivo di riduzione delle emissioni cumulativamente del 33%. Andremo ad agire in tutti gli ambiti del GHG Protocol, i principali interventi riguarderanno l’utilizzo del biocarburante HVO di ultima generazione per i trasporti, l’installazione di impianti fotovoltaici, l’acquisto di energia prodotta al 100% da fonti rinnovabili e importanti azioni di green procurement e sensibilizzazione di clienti, fornitori, forza lavoro, un coinvolgimento di tutti gli stakeholder coinvolti nella nostra catena del valore.”
Ricordiamo che la progressiva decarbonizzazione delle attività è un perno della strategia di investimento del fondo che fa capo a Argos Wityu, che è stato il primo europeo di buyout “grey to green”. Come accennato, Argos Climate Action inisieme ai fondi co-investitori Anima Alternative 1 e Clessidra Private Debt Fund, e al management, lo scorso dicembre aveva rilevato la maggioranza della società da IGI Private Equity (76,58% del capitale) e Siparex (7,38%). Nell’ambito dell’accordo, Anima Alternative 1 e Clessidra Private Debt Fund avevano erogato un finanziamento junior a supporto dell’operazione, affiancato ad un finanziamento senior fornito da BNL e Banco BPM.
Bracchi, il cui quartier generale si trova a Fara Gera d’Adda (in provincia di Bergamo), è stata fondata nel 1928 come azienda di trasporto locale, espandendosi progressivamente in Italia e all’estero.
Oggi, fa sapere la società, lavora su dodici hub logistici e sette uffici regionali per un totale di 370mila metri quadri di magazzini complessivi nei diversi stabilimenti in Italia, Germania, Polonia e Slovacchia. In Veneto si trova la sede regionale di Bassano del Grappa, con altri 4 magazzini posizionati strategicamente nelle province di Vicenza, Padova e Verona.