BFF Luxembourg sarl ha avviato ieri in serata la vendita di un massimo di 15 milioni di azioni ordinarie della controllata Banca Farmafactoring spa, quotata a Piazza Affari, pari a c. 8,8% del capitale sociale, attraverso una procedura di accelerated bookbuilding rivolta a determinate categorie di investitori istituzionali e gestita dai joint bookrunner Deutsche Bank, Mediobanca e Morgan Stanley (scarica qui il comunicato stampa).
BFF Lux ha sottoscritto contestualmente un impegno a non cedere ulteriori azioni di BFF per un periodo di 90 giorni dalla data di regolamento dell’operazione, senza il previo consenso dei joint bookrunner.
I joint bookrunner dell’accelerated bookbuilding, che sono gli stessi joint global coordinator che avevano curato l’ipo di BFF nell’aprile 2017 (si veda altro articolo di BeBeez), hanno rinunciato all’impegno di lock-up assunto da BFF Lux nel contesto del processo di quotazione, che era stato fissato in 360 giorni a partire dal debutto a Piazza Affari dal 7 aprile 2017. Il lock up sarebbe quindi scaduto a inizio aprile di quest’anno. Il titolo BFF, che era stato prezzato a 4,7 euro nell’ipo, oggi ha chiuso a 6,165 euro, per una capitalizzazione di 1,057 miliardi di euro.
A seguito della chiusura dell’offerta, BFF Lux, veicolo che fa capo al fondo Centerbridge e che detiene il 55,8% del capitale sociale di BFF, continuerà in ogni caso ad essere l’azionista di riferimento di BFF. Rothschild e Linklaters agiscono, rispettivamente, in qualità di financial advisor e consulente legale di BFF Lux nell’operazione.
Al prezzo di 6 euro per azione, l’operazione porta nelle casse di Centerbridge circa 90 milioni di euro, che si vanno a a sommare ai circa 250 milioni incassati con l’ipo (che ha visto scendere BFF Lux dal 94,196% al 55,8%) e alla quota di 65 milioni di euro del superdividendo di 68,76 milioni pagato agli azionisti all’approvazione del bilancio 2015 (si veda altro articolo di BeBeez).