Charme Capital Partners sgr si è aggiudicata l’asta per il controllo di Tema Sinergie, azienda che sviluppa soluzioni cliniche e sistemi tecnologici di alta specializzazione, sulla base di un enterprise value di 200 milioni di euro. Advisor finanziario di Tema Sinergie è stato Mediobanca. L’asta aveva visto l’interesse anche di Clessidra Private Equity, Ardian, Apax Partners e Agic Capital.
Nel dettaglio il fondo Charme IV acquisirà il 70% del capitale di Tema Sinergie, con i fondatori che manterranno il restante 30%. SInora il capitale era controllato da Luciano e Stefano Piancastelli, rispettivamente presidente e amministratore delegato (rispettivamente con il 25% e 15%), da Aurelio Romualdi (30%), Amedeo Laghi (20%) e Andrea Peroni (10%).
La società ha chiuso il 2021 con 51,9 milioni di euro di ricavi netti, un ebitda di 9 milioni e liquidità netta per 2,1 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Il piano industriale di Tema Sinergie per il prossimo triennio prevede 200 nuove assunzioni, raddoppiando quindi la forza produttiva attuale (avendo ora l’azienda un team di 200 persone, tra cui 60 ingegneri, fisici e informatici) e un investimento di circa 15 milioni di euro per triplicare il sito produttivo di Faenza.
Per il quarto fondo dell’sgr guidata da Matteo di Montezemolo, che ha chiuso la raccolta con 800 milioni di euro di impegni, si tratta del quinto investimento. Lo scorso marzo il fondo aveva annunciato l’acquisizione del controllo di Prism Healthcare, società britannica fornitore leader di attrezzature e servizi sanitari end-to-end. Il precedente investitore, Limerston Capital, ha mantenuto una quota nel capitale, così come il management (si veda qui il comunicato stampa). Lo scorso febbraio, invece, Charme insieme al fondo Miura Capital aveva annunciato l’acquisizione della spagnola Indiba, leader mondiale nel campo delle soluzioni a radiofrequenza per il mercato della fisioterapia, dell’estetica e della veterinaria. A vendere era stato Magnum Capital per circa 150 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa). Nel luglio 2021 Charme avva nuovamente reinvestito in Igenomix, gruppo spagnolo leader mondiale nel settore delle biotecnologie, con un innovativo portafoglio di prodotti incentrati sulla diagnostica genetica prenatale. Vitrolife, società svedese specializzata in riproduzione assistita, quotata a Stoccolma ha infatti acquisito Igenomix da EQT, allora azionista di maggioranza, e da Charme, che aveva venduto in precedenza a EQT mantenendo una minoranza. Sia EQT sia Charme hanno reinvestito nel nuovo gruppo (si veda altro articolo di BeBeez). Nel giugno 2021, infine, Charme aveva annunciato l’acquisizione del controllo dei centri diagnostici Bianalisi spa, una delle principali realtà italiane nelle analisi cliniche e nella diagnostica specialistica e il primo closing del fondo Charme IV a quota 500 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).