La nota influencer Chiara Ferragni è alla ricerca di un fondo di private equity che l’affianchi nello sviluppo di Chiara Ferragni Collection, che spazia dalle calzature all’abbigliamento bimbo, dall’intimo alla cartoleria, realizzata attraverso licenze collocate da Fenice (ex Serendipity), dove la Ferragni (che ha il 32,5%) ha come soci Paolo Barletta (40%, attraverso Alchimia spa), Nicola Bulgari (13,75%) e le famiglie Barindelli e Morgese (13,75%, attraverso Esuriens srl). La ricerca del nuovo socio è appena partita, con il mandato affidato a Bnp Paribas.
Lo ha detto la stessa Ferragni a Il Corriere Economia: “L’idea di avere un fondo nel capitale l’abbiamo sempre avuta in mente, ma prima dovevamo mettere l’azienda finanziariamente a posto e ritrovare l’armonia. Oggi, dopo due anni di lavoro, da quando ho preso in mano la guida della società e i risultati stanno arrivando, è il momento giusto per avere un socio finanziario. È il mio obiettivo di adesso: non intendo monetizzare le mie partecipazioni, ma voglio che la società cresca“.
Fenice ha chiuso il 2021 con circa 26 milioni di euro di ricavi aggregati (di cui 4,6 milioni, +300%, i ricavi delle royalties), si legge sul Corriere, dopo un 2020 in cui i ricavi netti erano stati soltanto 1,2 milioni, con un ebitda negativo per 500 mila euro e un debito finanziario netto di 300 mila euro (si veda qui il report Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). E il 2022 sarà ancora più stellare: le previsioni sono di un fatturato aggregato di 61 milioni (di cui ricavi da royalties per 12,5 milioni, +172 %) e un margine operativo lordo di 2,4 milioni.
L’attività di Chiara Ferragni Collection è completamente indipendente da quella condotta attraverso TBS Crew srl, che si occupa della gestione di The Blonde Salad, un fashion blog creato nel 2009 con il fidanzato di allora, Riccardo Pozzoli, cofondatore anche di Chiara Ferragni Collection, da tempo uscito dal capitale delle società della Ferragni.
TBS ha chiuso il 2020 con 4,7 milioni di euro di ricavi, un ebitda di 2 milioni e 1,6 milioni di liquidità netta (si veda qui il report Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Il 2021 ha visto poi salire i ricavi a 6,8 milioni. La società è controllata al 100% dalla holding Sisterhood srl.che dallo scorso giugno fa interamente capo alla Ferragni (si veda qui il post Instagram). In particolare allora è stata liquidata Esuriens, società riconducibile alle famiglie Morgese e Barindelli e a cui faceva capo il 45% del capitale di Sisterhood. Si dice che l’influencer abbia pagato un milione di euro per riacquistare la quota. A sua volta Sisterhood ha chiuso il 2021 con ricavi per 13,5 milioni, in linea con il 2020.
Quanto a Pozzoli, lasciato l’impero Ferragni è diventato un imprenditore seriale. Oggi è partner e advisor della app di social shopping Depop, cofondatore del ristorante digitale Foorban; della startup di Los Angeles che produce gelato da ingredienti a base vegetale Alokino Gelato; investitore in Bowlpros, startup milanese che commercializza online con il proprio marchio insalate in ciotola realizzate con prodotti al 100% naturali; partner e advisor della startup della riforestazione Treedom e dell’agenzia Digitazon, consulente negli ambiti marketing e digitale di Luxottica.