Ci sono 5 italiani tra i primi 50 investment banker consulenti dei fondi di private equity nei deal europei. Lo rileva la classifica 2020 stilata dal fornitore di dati e servizi al settore MergerLinks. Si tratta di: Francesco Canzonieri di Mediobanca (25°); Fabio Palazzo di Rothschild & Co. (28°); Francesco Cardinali di JP Morgan (30°); Stefano Giudici di Nomura (39°); Enrico Chiapparoli di Barclays (42°).
Ma è andata ancora meglio nel 2019, quando il secondo classificato è stato Matteo Canonaco, cofondatore nel 2017 insieme al suo ex collega di HSBC James Simpson della boutique di consulenza Canson Capital Partners, anche lui quindi secondo in classifica a parimerito con Canonaco (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel 2020, a guidare la classifica sono Max Mesny e Joe Hannon di Credit Suisse, seguiti al terzo posto di Richard Girling di Centerview e al quarto e quinto da Michael e Yoel Zaoui con la loro Zaoui & Co. Ma a ben vedere, c’è comunque un po’ d’Italia nella top-5 della classifica di MergerLinks.
Max Mesny ha infatti seguito nel 2020 la fusione tra la paytech italiana quotata a Piazza Affari Nexi e la società di pagamenti elettronici danese Nets, attiva nel mercato scandinavo e nella regione DACH (Germania, Austria, Svizzera). L’accordo prevede multipli attesi EV/Ebitda al 2020 equivalenti. Nets è stata valutata 7,8 miliardi di euro, quindi meno dei 9-10 miliardi di cui si parlava dallo scorso agosto (si veda qui Mergermarket), pari a un equity value di 6 miliardi di euro, sulla base di un multiplo EV/ebitda 2020 di 20 volte, considerando un ebitda 2020 stimato di Nets di 381 milioni (dai 387 milioni di ebitda rettificato del 2019, a fronte di 1,1 miliardi di ricavi). In aggiunta, è previsto che sia pagato nel 2022 un potenziale earn-out fino a 250 milioni euro, nella forma di nuove azioni emesse da Nexi a favore degli azionisti di Nets, subordinato alla performance dell’ebitda 2021 di Nets (ad un multiplo implicito significativamente inferiore). L’operazione darà luogo alla più grande piattaforma paytech a livello pan-europeo, con circa 2,9 miliardi di euro di ricavi stimati e circa 1,5 miliardi di ebitda stimato su base pro-forma per il 2020, incluse le sinergie ricorrenti annue a regime di 170 milioni di euro, in aggiunta ai 150 milioni di euro di sinergie già identificate nel contesto della fusione tra Nexi e SIA, il gruppo leader nei servizi e nelle infrastrutture di pagamento, controllato da Cdp Equity (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che nel 2019 Michael e Yoel Zaoui hanno agito come consulenti nell’ingresso di Bpifrance nell’allora Fiat Chrysler Automobiles (FCA, oggi Stellantis dopo aver concluso la fusione con PSA), oltre che nell’acquisizione di Esselunga da parte di Marina Caprotti , poi salita al 100% della società con la madre nell’aprile 2020 (si veda altro articolo di BeBeez). Richard Girling si è invece occupato della mega-acquisizione di Alexion Pharmaceuticals da parte di AstraZeneca chiusa nel dicembre 2020 (si veda qui il comunicato stampa).