Sono andate a buon fine questa volta le trattative in esclusiva tra Clessidra sgr e lo stilista Roberto Cavalli. Ieri, infatti, con una nota congiunta è stata annunciata la firma dell’accordo con il quale il fondo dell’sgr guidata da Caludio Sposito acquisirà il 90% della maison fiorentina, affiancato con quote di minoranza dal fondo L-GAM e dalla cinese Chow Tai Fook Entreprises Ltd, una holding con sede a Hong Kong controllata dalla famiglia Cheng- L’acquisizione sarà condotta con una newco battezzata Varenne della quale Clessidra possiede la maggioranza assoluta e di cui i due coinvestitori si dividono il resto del capitale (scarica qui il comunicato stampa).
L’annuncio dell’avvio dell’esclusiva era stato dato lo scorso dicembre, a distanza di cinque anni dall’ultima trattativa in esclusiva tra il fondo e Roberto Cavalli, finita poi in un nulla di fatto (si veda altro articolo di BeBeez). Le trattative con Clessidra hanno fatto seguito a quella in esclusiva con i russi di VTB Capital, poi andata a monte, e alle trattative più o meno serrate condotte nei mesi precedenti con vari altri fondi di private equity (in primo luogo con Permira, ma poi anche con Investcorp).
Il closing del deal, che per Clessidra costituisce il primo investimento del terzo fondo, è previsto nell’arco delle prossime settimane. Nell’ambito dell’operazione la casa di moda è stata affiancata dallo studio legale Bonelli Erede Pappalardo e dall’ advisor finanziario Bnl BnpParibas, mentre lo stilista è stato supportato da Credit Suisse Italy. Advisor di Clessidra sono stati Banca Imi e lo Gattai, Minoli, Agostinelli & Partners, mentre L-GAM è stato supportato dallo studio LMS e la holding cinese da Citi. Già dallo scorso marzo, invece, la direzione creativa di Roberto Cavalli fa capo allo stilista norvegese Peter Dundas.
Il vicepresidente esecutivo di Clessidra, Francesco Trapani, per oltre 25 anni amministratore delegato di Bulgari e poi ceo della divisione orologi e gioielli di Lvmh, assumerà la carica di presidente di Roberto Cavalli spa. Il ruolo di ad sarà invece ricoperto da Renato Semerari, fino a oggi president del gruppo multinazionale Coty, quotato alla Borsa di New York e con un’esperienza come ceo di Guerlain e ceo e president Europa di Sephora, entrambe società del gruppo Lvmh.
Fondata a Firenze negli anni Settanta, Roberto Cavalli conta circa 200 boutique monomarca e ha chiuso il 2014 con un fatturato di 210 milioni di euro, in aumento dai 201 milioni del 2013, quando aveva registrato un ebitda di 22,4 milioni. Quanto alla marginalità del 2014, la maison lo scorso dicembre aveva fatto sapere che “l’ebitda del 2014, normalizzato dal problema causato da alcuni licenziatari entrati in procedure giudiziarie e che verrà annunciato all’inizio del 2015 a chiusura bilancio, è in linea con quello del 2013”.
I dettagli finanziari dell’operazione non sono stati resi noti, ma, secondo quanto raccolto da Reuters, Cavalli è stata valorizzata 380-390 milioni di euro, per un multiplo di circa 16 volte l’ebitda. in ogni caso pare che la valorizzazione della casa di moda sia in parte conseguenza di una serie di fattori variabili, legati a componenti prospettiche, che ne rendono attualmente indeterminabile con precisione il controvalore.
Si tratta comunque di una cifra inferiore a quelle circolate nei mesi scorsi. Le trattative con i russi erano state condotte addirittura sulla base di una valutazione della maison italiana di ben 830 milioni di euro cioé 37 volte l’ebitda del 2013, contro i 450 milioni di euro di valutazione sulla base dei quali erano state condotte prima dell’estate 2014 le trattative prima con Permira e poi con Investcorp
Oltre alla prima linea “Roberto Cavalli”, il gruppo propone la linea casual giovane “Just Cavalli”, la bridge line “Cavalli Class” e la collezione dedicata ai più piccoli “Roberto Cavalli Junior”. Tutte queste collezioni, dedicate sia alla donna che all’uomo, si completano poi con una vasta gamma di prodotti, realizzati attraverso licenze, che includono tra gli altri borse, occhiali, orologi, scarpe, gioielleria e una linea di profumi. Roberto Cavalli firma inoltre una “Home Collection” che si è imposta a livello internazionale, ed è attivo nel settore “Hospitality” attraverso i Cavalli Club e i Cavalli Caffè.
«In questo momento il marchio ha una buona presenza in Europa e negli Stati uniti ma è praticamente assente in Asia, mercato che per noi sarà una priorità», ha spiegato Trapani a MF Milano Finanza in edicola da oggi. Proprio ai fini dell’espansione asiatica sarà strategica la presenza in Varenne della holding della famiglia Cheng, che tra le sue attività vanta una posizione di primo piano nella distribuzione di preziosi nei paesi dell’area.