E’ partita lo scorso 18 agosto l’opa di Investindustrial e dei suoi alleati nel veicolo Global Resort sulle azioni e sulle obbligazioni convertibili Club Méditerranée a 21 euro per azione, dopo che il 13 agosto l’Autorità di vigilanza francese sui mercati finanziari (Amf) ha dato il suo via libera all’offerta (scarica qui il comunicato dell’Amf, si veda altro articolo di BeBeez).
Sempre l’Amf aveva comunicato il 14 agosto che l’offerta si chiuderà il prossimo 19 settembre (scarica qui il comunicato dell’Amf) e che contemporaneamente la conglomerata cinese Fosun International e il fondo Ardian hanno ritirato la loro offerta lanciata a 17,50 euro per azione tramite il veicolo Gallion Invest (scarica qui il comunicato dell’Amf).
Al momento Strategic Holdings, il veicolo di investimento controllato da BI-Invest, la holding della famiglia Bonomi, che è il primo investitore del fondo Investindustrial, controlla il 9,92% del capitale di Club Med dal precedente 10,566%, a seguito dell’aumento del numero di azioni in circolazione di Club Med dovuto alla conversione di obbligazioni in circolazione (scarica qui il comunicato dell’Amf),
Global Resort è controllata al 90% da Investindustrial e partecipata al 10% da alcuni operatori internazionali del settore turistico (il sudafricano Sol Kerzner e i brasiliani di Gp Investments) e agisce di concerto con Strategic Holdings sarl.
Il Consiglio di amministrazione di Club Med a fine luglio aveva dato il suo supporto all’offerta di Andrea Bonomi, alla guida di Investindustrial. Ma l’ok del Cda era con riserva: il Cda, infatti, precisava che alla luce di dichiarazioni contraddittorie pubblicate sulla stampa, il Cda non può confermare senza riserve la conformità dell’offerta agli interessi della società, una formula che può essere letta come una concessione alle pressioni alle quali i consiglieri di Club Med sono stati sottoposti negli ultimi giorni dal presidente e direttore generale Henri Giscard d’Estaing e dagli altri consiglieri coinvolti nell’offerta concorrente di Fosun e Ardian (si veda altro articolo di BeBeez),
Detto questo, i giochi sono in realtà ancora tutti aperti. Innanzitutto perché Fosun e Ardian, nel comunicare il ritiro della loro offerta, hanno precisato che «continueranno a operare di concerto nel fare delle riflessioni sulle opzioni che possono rispondere al meglio ai loro interessi e a quelli del Club». Una frase che potrebbe avere molti significati, compreso quello della presentazione di una nuova offerta concorrente a quella di Bonomi, che può essere presentata entro 5 giorni dal termine dell’opa di Global resort e quindi entro il 12 settembre. Un’offerta che potrebbe avere ancora Fosun e Ardian come protagonisti oppure soltanto Fosun e dei nuovi alleati, Un’altra interpretazione, invece, potrebbe essere favorevole a Bonomi e riferirsi alla volontà dei cinesi di allearsi con Investindustrial, possibilità questa che lo stesso Bonomi aveva fatto intendere di voler prendere in considerazione per uno sviluppo del business di Club Med in Cina.
Ma non è tutto. Un altro ostacolo sulla strada di Bonomi potrebbe essere rappresentato dalle mosse del management dl Club Med, guidato da Giscard d’Estaing, che sarebbe estromesso nel caso di successo dell’opa di Global Resort ( Bonomi ha già fatto sapere che nel caso di successo dell’opa il nuovo presidente sarebbe il figlio del fondatore, e a sua volta ex presidente di Club Med, Serge Trigano, che sarebbe nominato un nuovo direttore generale). Giscard d’Estaing potrebbe dunque intentare un’iniziativa giudiziaria finalizzata a bloccare, o almeno rallentare, l’avanzata degli italian, presentando un ricorso al Tribunale contro il parere di conformità appena rilasciato dall’Amf. Una mossa, questa, già condotta l’anno scorso da piccoli azionisti di Club Med, che erano così riusciti a bloccare per nove mesi l’opa presentata da Gallion Invest.