Sono rimasti tre i possibili compratori di Cogetech, uno dei più importanti concessionari italiani nel settore della gestione di rete di apparecchi da intrattenimento (39 mila apparecchi in circa 15 mila esercizi pubblici) e nella gestione di videlotteries con 5.200 terminali e nota soprattutto per il marchio iZplay (scommesse online). Lo scrive oggi MF-Milano Finanza, precisando che la lista dei candidati si è infatti assottigliata a: Gamenet, società controllata dal fondo Trilantic Capital Partners (si veda altro articolo di BeBeez), guidata in Europa dall’ex Lehman Brothers Vittorio Pignatti Morano; il fondo statunitense Apollo; e la società di scommesse spagnola Cirsa.
Tra le altre società che avevano mostrato interesse nella gara gestita da Mediobanca e Unicredit (si veda altro articlo di BeBeez) c’erano anche i fondi Cvc e Blackstone, oltre che Sisal. Non è da escludere che i fondi soci di Sisal, ovvero Permira, Clessidra e Apax, rilancino con un’offerta che arriverebbe quindi ai tempi supplementari. La decisione è attesa nei primi giorni della settimana prossima, forse già lunedì 23.
Cogetech è oggi controllata da Cogemat spa, che fa capo per il 71% ai fondi Orlando Italy e Investindustrial tramite OI Games 2 sa e OI Games sa . Il gruppo ha chiuso il primo trimestre 2014 (scarica qui la trimestrale) con un fatturato consolidato di 132,9 milioni (+8,9% dal primo trimestre 2013), un ebitda di 11,3 milioni (+1,2%) e un debito finanziario netto di 101 milioni (dagli 88,1 milioni di fine 2013).
Cogemat aveva chiuso il 2013 con un fatturato consolidato di 481,2 milioni (da 513,5 milioni del 2012) e un margine operativo lordo negativo per 43,6 milioni (da un mol positivo per 41,6 milioni) a causa di 84,2 milioni di euro di costi non ricorrenti “principalmente relativi ai costi sostenuti per aderire alla definizione agevolata del giudizio di appello alla sentenza di condanna relativa all’avvio della rete telematica (Euro 76.500 migliaia), ai costi di consulenza sostenuti per l’attività di ristrutturazione del debito intrapresa nel corso del secondo semestre dell’anno ed alle relative commissioni bancarie”. Al netto di questi costi, il mol 2013 sarebbe stato positivo per 39,8 milioni (scarica qui il bilancio 2013.