Italmobiliare è salita al 100% di Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella (si veda qui il comunicato stampa), rilevando per 40 milioni di euro il residuo 20% ancora in possesso dei precedenti titolari, cioè Diana Stefani ed Eugenio Alphandery.
Italmobiliare era infatti entrata con una quota del 20% nel gennaio 2020 nel capitale della società, che è la più antica azienda produttrice di aromi e fragranze, fondata di frati domenicani a Firenze nel lontano 1612 (si veda altro articolo di BeBeez). Anche in quel caso Italmobiliare aveva sborsato 40 milioni, in seguito a un accordo che prevedeva appunto la possibilità per la holding di incrementare la partecipazione nel tempo in Officina Profumo. Nell’agosto successivo Italmobiliare era così salita all’80% (si veda altro articolo di BeBeez), rilevando un altro 60% per 120 milioni di euro e riconoscendo quindi all’azienda un equity value di 200 milioni di euro.
Con quest’ultima operazione, Stefani e Alphandery escono dall’azionariato, mentre Italmobiliare, godendo di maggiore flessibilità nelle strategie di sviluppo dell’azienda, può accelerare l’espansione internazionale di un iconico brand, secondo le linee guida tracciate all’avvio del progetto.
E’ interessante notare che la valutazione dell’azienda non ha subito variazioni al rialzo sebbene nel primo semestre del 2021 la società abbia registrato un incremento dei ricavi del 15% rispetto allo stesso periodo del 2020, e del 37% per l’ebitda (si veda qui pag. 32 della semestrale 2021 di Italmobiliare). In particolare è stato particolarmente positivo l’andamento del secondo trimestre, che ha visto un fatturato pari a 6,6 milioni di euro (+1,2 milioni di euro rispetto al trimestre precedente), evidenziando risultati migliori rispetto al 2020 ma anche, con la sola eccezione della geografia italiana, al 2019. Nel semestre, aggiunge la holding, la mancata ripresa del negozio di Firenze, causata appunto dalla contrazione dei flussi turistici internazionali, è stata compensata parzialmente dai risultati positivi dei negozi in US (+67% rispetto al primo semestre 2020).
Il 2020 aveva risentito invece notevolmente della crisi pandemica, a causa il sostanziale arresto dei flussi turistici verso il capoluogo toscano, fondamentali per la performance economico-finanziaria dell’azienda: nel 2020 la società aveva registrato un netto calo dei ricavi a 18,8 milioni (da 28 milioni nel 2019) e dell’ebitda a 3,5 milioni (da 13,8 milioni), a fronte di liquidità netta in leggero aumento a 16,8 milioni (da 16,3 milioni) (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Officina Profumo Farmaceutica, in un impianto alle porte di Firenze, produce oltre 600 prodotti per la cura del corpo, la profumazione degli ambienti, antiche preparazioni e liquori, venduti in più di 300 fra negozi di proprietà e corner di grandi magazzini. Il negozio di via della Scala 16 a Firenze è fra le prime mete fiorentine per numero di visitatori annui e uno dei luoghi più suggestivi della città, ospitando da secoli l’anima e le attività dell’Officina.
A partire dal 2017 la holding guidata da Carlo Pesenti ha consolidato la propria strategia di investimento in società caratterizzate da marchi importanti del made in Italy. Tra le ultime operazioni ricordiamo che la scorsa settimana il Gruppo Florence, polo italiano della produzione di abbigliamento di lusso controllato da VAM Investments, Fondo Italiano d’Investimento sgr (attraverso il Fondo Consolidamento e Crescita) e appunto Italmobiliare, ha acquisito Metaphor Italy srl, storica azienda del distretto tessile carpigiano dall’imprenditore belga Andrè Leruth (si veda altro articolo di BeBeez).
Italmobiliar gestisce un portafoglio diversificato di investimenti con un Nav di circa 2 miliardi di euro e dal maggio 2016 è socio di controllo di Clessidra sgr (si veda altro articolo di BeBeez) ed è anchor investor dei fondi Clessidra Capital Partners 3 e 4, con quest’ultimo che lo scorso giugno ha effettuato il primo closing a 270 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).