Il fondo Flexible Capital gestito da DeA Capital Alternative Funds sgr ha investito 15 milioni di euro per l’8% di Costa Edutainment spa, leader in Italia nella gestione di siti e grandi strutture pubbliche e private dedicate ad attività ricreative, culturali, didattiche e di ricerca scientifica, sulla base quindi di un equity value di 187,5 milioni, nell’ambito della seconda operazione di finanza straordinaria portata a termine dalla società in poco più di un anno (si veda qui il comunicato stampa).
Nel luglio 2022, la stessa Dea Capital Alternative Funds sgr, attraverso però il fondo IDeA Corporate Credit Recovery II, aveva infatti acquisito un primo 10% del capitale di Costa Endutainment, sottoscrivendo un aumento di capitale da 5 milioni di euro e una parte di un bond convertibile da 35 milioni di euro, sottoscritto per il resto anche da illimity Bank e dal fondo Azimut Eltif Private Debt – Capital Solutions, gestito da Muzinich & Co. sgr (si veda altro articolo di BeBeez). Contestualmente all’operazione era uscito dal capitale Oaktree Capital Management, che nel giugno 2019 aveva investito 40 milioni di euro per il 42% del gruppo, accanto alla famiglia Costa, titolare dell’altro 58% del capitale (si veda altro articolo di BeBeez).
Sinora Costa Edutainment era controllata dal presidente Giuseppe Costa mediante una serie di partecipazioni societarie: la società fa capo al 100% a Costa Experience spa, controllata al 90% da Ponte Ter spa, il cui 62,3% fa capo a Priora 11 srl, controllata al 50,17% da Poggio 13 srl, la cui maggioranza fa capo allo stesso Giuseppe Costa. Le altre quote di Priora, tre di uguale entità (16,61%) sono detenute da Nicolina, Enrico Giuseppe e Luigi Costa (si veda qui il database di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente)..
La nuova finanza iniettata dal fondo Flexible Capital con questa nuova operazione, che quindi porta ora Dea Capital Alternative Funds sgr a essere proprietaria del 18% di Costa Endutainment, ha l’obiettivo di sviluppare l’integrazione industriale tra i gruppi Costa Edutainment e Opera Laboratori Fiorentini spa, nota con il brand Opera Laboratori, società che a sua volta fa indirettamente capo al presidente di Costa Endutainment, Giuseppe Costa, e che gestisce tutti i servizi aggiuntivi di oltre 60 realtà culturali italiane di primario rilievo fra cui gli Uffizi di Firenze, il Parco Archeologico di Pompei ed Ercolano, la Reggia di Caserta, la Pinacoteca di Brera a Milano. Si tratta di un business che ha chiuso il 2022 con 57,1 milioni di ricavi, 7,6 milioni di ebitda, debiti netti pari a 31,8 milioni, a fronte di un patrimonio netto di 6,6 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
L’operazione prevede infatti l’acquisto da parte di Giuseppe Costa delle obbligazioni e delle azioni di minoranza di Opera 20 spa, la holding che controlla al 100% Opera Laboratori. Opera 20 spa era sinora controllata al 93% da Poggio 13 srl, società che fa capo al 97,12% a Giuseppe Costa, e poi rispettivamente, per l’1,78% e l’1,1%, a Serena Del Lungo e Gemma Malerba. Il restante 7% era invece di proprietà di Pricoa Private Capital (gruppo Prudential) , che aveva acquisito quella quota e contestualmente sottoscritto obbligazioni della stessa Opera 20, per finanziare l’acquisizione di Opera Laboratori Fiorentini da parte di Opera 20 spa nel gennaio 2021 (si veda altro articolo di BeBeez). A vendere allora era stata IEN – Italian Entertainment Network, gruppo specializzato nella produzione di contenuti media e di eventi culturali, a cui fanno capo Filmaster Group e Civita Cultura, che aveva ceduto contestualmente a Opera 20 anche il 51% di Civita Tre Venezie, il 40% di Opera San Gimignano, il 20% di Tosc e il 50% di C-Way, il tour operator dell’edutainment, nato dalla collaborazione proprio di Costa Edutainment e Opera Laboratori Fiorentini, con l’obiettivo di curare l’incoming ai siti e alle strutture gestite dalle due società. Ora nell’ambito di questa nuova operazione, Costa Edutainment è anche salito al 100% di C-Way, acquisendo il 50% che faceva capo a Opera20, e ha ottenuto la possibilità di entrare nel capital sociale di Opera Laboratori.
Pricoa accompagna da tempo la famiglia Costa nel suo business. Sempre Pricoa nel 2018 aveva sottoscritto in private placement due bond secured emessi da IEN per un totale di 36 milioni di euro, che erano stati poi quotati alla Borsa di Vienna (si veda altro articolo di BeBeez). IEN a sua volta è oggi partecipata da Costa Endutainment al 10,13% e da Poggio 13 al 4%, mentre il resto del capitale fa capo per il 20,97% ad Abete Valore Cultura srl, per il 15,96% a Network Holding (controllato ancora dal gruppo Abete al 51,1%, attraverso Luab Partecipazioni; e al 48% da Italian Entertainment Group, a sua volta partecipato da vari imprenditori), a D’Amico Società di Navigazione al 9,41% e ad altri soci di minoranza (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Costa Edutainment (inizialmente Costa Acquarium) era stata costituita nel 2005 da alcuni membri delle famiglie Costa per la gestione dell’Acquario di Genova e del Bigo. Oggi gestisce 11 strutture a livello nazionale tra le quali l’Acquario di Genova, l’Acquario di Cattolica, i parchi Oltremare, Aquafan e Italia in Miniatura sulla riviera romagnola, l’Acquario di Livorno in Toscana. La società accoglie circa 3 milioni di visitatori all’anno nelle strutture di diretta gestione, conta 740 dipendenti e ha chiuso il bilancio 2022 con un valore della produzione di 73 milioni, ricavi netti per 71 milioni, 19,4 milioni di ebitda e un debito finanziario netto di 24,1 milioni, con un patrimonio netto di oltre 47 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Giuseppe Costa, presidente di Poggio 13, Gruppo Costa Edutainment e Opera20, ha commentato: “È per me una grande soddisfazione poter proseguire nel progetto di sinergia tra operatori leader nei settori culturale ed edutainment del nostro Paese. Un progetto che conferma la capacità tutta Made in Italy di creare valore e sviluppo attraverso la cultura e consolida un modello di business incentrato sulla crescita non solo dell’impresa ma anche della collettività e dei territori in cui opera. Un ringraziamento va a quanti sono stati al nostro fianco e di supporto nella finalizzazione di questa operazione”.
Federico Giribaldi, managing director del Fondo Flexible Capital, ha aggiunto “Siamo felici di poter proseguire nel supportare un’importante realtà imprenditoriale come Costa Edutaiment attiva in un settore strategico come quello turistico. Il completamento di questa operazione pone infatti le basi, anche attraverso la possibile acquisizione di Opera, per la creazione di un gruppo leader nel settore turistico con oltre 10 milioni di clienti, un fatturato superiore a 150 milioni di euro e un ebitda superiore al 20%”.
Ricordiamo che il fondo Flexible Capital Fund investe in equity e debito ed è stato lanciato a settembre dell’anno scorso con una dotazione iniziale di oltre 100 milioni di euro e un target di raccolta di 300 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). Fra le ultime operazioni, a giugno di quest’anno il fondo aveva rilevato il 42% di Legami, azienda di agende, calendari, accessori di cancelleria e gadget hi-tech fondata da Alberto Fassi, che era partecipata dal 2016 da Alto Partners sgr e dal coinvestitore Cube 3 srl (la ex Rancilio Cube) (si veda altro articolo di BeBeez).