Credem Private Equity sgr, la società di investimenti in aziende non quotate dell’omonimo gruppo bancario reggiano quotato a Piazza Affari, lo scorso dicembre ha rilevato per 18 milioni di euro il 70% di Regas, società attiva nella progettazione e gestione di impianti di decompressione, strumenti di misurazione e apparecchiature per il monitoraggio del gas immesso in rete, nonché leader in Italia nel servizio di odorizzazione del gas, funzione critica per la sicurezza dei gasdotti (si veda qui il comunicato stampa dei consulenti). L’acquisto è stato effettuato tramite i tre fondi in gestione Elite, Credem Venture Capital II ed EltifPlus, (con quest’ultimo che ha chiuso la raccolta a metà dello scorso giugno con risorse totali per 132 milioni di euro, si veda qui il comunicato stampa di allora). A vendere è stato il fondatore Franco Jamoletti, che manterrà il 30% della società e le deleghe operative, in continuità con l’attività attuale, e che si è visto quindi riconoscere un equity value di 25,7 milioni di euro.
Nell’operazione, Legance – Avvocati Associati e lo studio legale tributario Facchino Rossi hanno assistito Credem Private Equity sgr, mentre Regas è stata seguita dallo studio Boies Schiller Flexner Italy. Degli aspetti fiscali si è occupato lo studio Ficalora & Associati. Ethica Group ha agito in qualità di advisor M&A sell-side e per la strutturazione del debito. Gli aspetti notarili sono stati curati dallo studio ZNR Notai.
Regas, con sede a Treviglio (Bergamo), ha chiuso il 2020 con ricavi per 20,3 milioni, un ebitda di 5,6 milioni e una liquidità netta di 4 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente). La società prevede di chiudere il 2021 con un fatturato di quasi 25 milioni, con un ebitda pari al 30% circa, con l’obiettivo di raggiungere 40 milioni di ricavi nei prossimi anni.
I tre fondi di Credem Private Equity dispongono di una dotazione iniziale complessiva di oltre 200 milioni. La stessa sgr, tramite i due fondi Elite e Credem Venture Capital lI, nel dicembre 2020 aveva acquisito il 30% di Vista Vision, un network di cliniche private specializzate nella prevenzione, diagnostica, correzione e cura dei difetti visivi e delle patologie oculari (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione, del valore di oltre 5 milioni di euro, costituiva il secondo investimento dei due fondi di Credem Private Equity. Il primo risaliva invece al settembre 2020, quando avevano partecipato con un milione di euro al round da 5 milioni di BrandOn Group, la startup che offre alle aziende un servizio di gestione online del processo di vendita e post-vendita online. Il round era stato guidato da Cdp Venture Capital sgr, che aveva investito 3,5 milioni di euro, e, oltre ai fondi di Credem Private Equity, avevano partecipato anche l’allora Primomiglio sgr (oggi Primo Ventures) e Vulcano srl, veicolo di Fabio Cannavale, ceo di lastminute.com e cofondatore della società di venture capital Boost Heroes (si veda altro articolo di BeBeez). Inoltre, Credem Private Equity ha attualmente in via di negoziazione altre cinque operazioni, che dovrebbero concludersi nei primi mesi del 2022.
Ricordiamo infine che lo scorso ottobre Credem, controllata dalla famiglia Maramotti, aveva investito in Noonum, società basata a Seattle attiva su intelligenza artificiale, analisi del linguaggio e sistemi di apprendimento digitale finalizzati al supporto delle analisi finanziarie e alla costruzione di portafogli (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione era stata finalizzata da Euromobiliare Asset Management sgr, divisione del risparmio gestito del gruppo in collaborazione con l’innovation unit di Credem. Si era trattato del primo investimento nell’ambito dell’iniziativa di corporate venture capital lanciata lo scorso aprile dalla banca emiliana (si veda altro articolo di BeBeez).