Si chiamerà Imi Corporate & Investment Banking la nuova divisione che nascerà dalla fusione per incorporazione di Banca Imi in Intesa Sanpaolo prevista a luglio. Lo ha annunciato ieri il gruppo Intesa Sanpaolo (si veda qui il comunicato stampa).
L’integrazione di Banca Imi nella capogruppo si inserisce nel contesto del Piano di Impresa 2018-21 di Intesa Sanpaolo. L’operazione, che si realizzerà in completa continuità di business, rappresenta un passo fondamentale per la creazione della nuova Divisione Imi Corporate & Investment Banking, che manterrà il suo focus sui prodotti di capital markets, investment banking e finanza strutturata.
“Centralità della relazione con la clientela, copertura a livello settoriale, ulteriore espansione della presenza internazionale, saranno i capisaldi della nuova struttura che intende sostenere e supportare in maniera ancora più efficace la ripresa del nostro sistema economico e produttivo, affiancando la clientela corporate, la pubblica amministrazione e le istituzioni finanziarie in un momento delicato come quello attuale”, ha detto il responsabile della nuova divisione, Mauro Micillo, durante la conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche Gaetano Miccichè e Massimo Mocio che saranno rispettivamente presidente e responsabile di Global Markets & Investment Banking.
Massimo Mocio, sinora direttore Generale di Banca Imi, ha ricordato che: “Banca Imi si presenta all’appuntamento da tempo fissato per l’integrazione in Intesa Sanpaolo, dopo aver conseguito il miglior risultato netto consolidato mai realizzato nella sua storia: oltre 1,4 miliardi di euro, in aumento del 76% rispetto all’anno precedente. Una crescita importantissima, che ha visto un’ulteriore conferma nel risultato netto consolidato registrato al 31 marzo di quest’anno, pari a 411 milioni di euro, in aumento del 71,1% rispetto allo stesso periodo del 2019″ (si veda qui il bilancio consolidato 2019).
Nell’ambito dell’attività di m&a advisory, lo scorso anno Banca Imi ha supportato i protagonisti di varie operazioni di private equity. Nel settore infrastrutture ha affiancato F2i nell’acquisizione della quota del 55% in Aeroporto Friuli-Venezia Giulia; e ENAV nell’acquisizione da Ingegneria dei Sistemi (IDS) del 100% della divisione Air Navigation, attiva nello sviluppo di soluzioni software nei settori della gestione delle informazioni aeronautiche e gestione del traffico aereo. Nel settore consumer & retail, ha affiancato un consorzio di investitori composto da Progressio sgr, Consilium sgr e Massimo Menna, nell’ambito dell’acquisizione di Gelit, società attiva nella produzione di prodotti alimentari surgelati e piatti pronti. Nel settore Industrial, ha assistito la famiglia Mastrotto, nell’ambito della cessione al fondo NB Renaissance del 70% del capitale di Rino Mastrotto Group, gruppo specializzato nella lavorazione delle pelli a uso industrial. Nel settore energy ha assistito il fondo Macquarie, nell’ambito della cessione ad Engie di Renvico, società che possiede un portafoglio di impianti eolici in Italia ed in Francia per una capacità installata complessiva pari a 329 MW. Infine, nel settore TMT, Banca Imi ha affiancato TIM, nell’ambito dell’accordo di partnership con Vodafone che prevede l’integrazione dell’infrastruttura passiva di rete posseduta da Vodafone Italia in InWit, società quotata e controllata al 60% da TIM.
Nel settore Leveraged & Acquisition Finance Banca Imi lo scorso anno ha contribuito alla strutturazione di linee di credito inn euro e altre valute per un totale complessivo equivalente a oltre 15 miliardi di euro. Tra le principali si segnalano:
- 1,35 miliardi a favore di Nexi, per rifinanziare parte dell’indebitamento in essere in occasione della quotazione presso Borsa Italiana
- 840 milioni a favore di Mercury Holdco Limited UK, la holding con la quale Advent International, Bain Capital e Clessidra sgr partecipano Nexi;
- 1,3 miliardi finalizzati a sostenere l’acquisizione del gruppo Areas (operatore di c.d. concession catering) da parte del fondo di private equity PAI Partners;
- 985 milioni finalizzati a sostenere l’acquisizione di Gamenet Group spa da parte del fondo di private equity Apollo Management;
- 649 milioni a favore del gruppo Teamviewer (software per connessione da remoto), controllata dal fondo di private equity Permira in occasione del collocamento in Borsa;
- 630 milioni a favore di Sisal Pay spa, controllata dal fondo di private equity CVC Capital Partners, finalizzati a sostenere l’acquisizione di attività nel settore dei servizi di pagamento facenti capo al gruppo Sisal e a Banca 5;
- 3 miliardi di sterline finalizzati a sostenere l’acquisizione del capitale sociale di Merlin Entertainments Plc (operatore di parchi divertimento a tema) da parte di un consorzio formato da Kirkbi Invest A/S, dal fondo di private equity Blackstone e da Canada Pension Plan Investment Board;
- 4,1 miliardi di dollari a favore di soggetti controllati da Softbank Vision Fund.
(Articolo modificato alle re 9.50 del 24 giugno 2020 – si aggiungono le operazioni di m&a advisory e leveraged finance Banca Imi del 2019)