
Inizia una settimana molto calda per Matteo Arpe e per la sua Sator. Domani, infatti, si terrà l’assemblea di bilancio di ePrice, la società che gestisce l’omonimo marketplace di e-commerce di elettrodomestici, il cui titolo si trova oggi ai minimi storici. Sator, come noto, ha presentato il 23 marzo scorso una lista per il rinnovo degli organi di governance (si veda qui il comunicato stampa), in modo da ridare nuovo slancio al suo investimento.
Sator ha infatti investito nel 2013 tramite il veicolo Arepo AD, che detiene il 20,85% del capitale della società fondata da Paolo Ainio nel 2006, quando ancora si chiamava Banzai ed era proprietaria di tutta una serie di siti internet di informazione verticali, compresi Giallo Zafferano e SaldiPrivati, che sono poi stati tutti venduti (si veda altro articolo di BeBeez).
La società si è quotata a Piazza Affari nel febbraio 2015 al prezzo di 6,75 euro per azione per una capitalizzazione iniziale di 274 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). Da allora però le cose in Borsa non sono andate per nulla bene e oggi il titolo viaggia attorno a 1,4 euro con una capitalizzazione inferiore ai 58 milioni. A livello di bilancio, ePrice ha registrato nel 2018 un calo delle vendite del 12% a 164 milioni, sebbene l’ebitda negativo per 8,8 milioni sia migliorato dal negativo di 15,3 milioni del 2017, riducendo dunque anche la perdita netta a 14,6 milioni dai 24,7 milioni dell’anno prima (si veda qui il comunicato stampa) In calo anche clienti (494mila dai 573mila dell’esercizio precedente) e ordini (753mila da 919mila). Per il 2019 ePrice prevede però “la chiusura intorno al pareggio a livello di ebitda”.
In tutto questo Sator ha perso circa 9 milioni rispetto all’investimento iniziale di 21 milioni di euro in ePrice. Per questo motivo il fondo di Matteo Arpe ora chiede “discontinuità strategica”. La lista di Sator conta 7 candidature rispetto ai 9 posti in Cda e rivendica “l’assenza di rapporti di collegamento o di relazioni significative con i soci che detengono anche congiuntamente una partecipazione di controllo o di maggioranza relativa”. Il candidato presidente è Moshe Sade Bar, israeliano, 48 anni, venture capitalist senior partner di TA Capital ed esperto di tecnologia e innovazione, affiancato da Francesca Sabatini, Francesca Luchi, Serenella Rossano, Giorgio Gabrielli (ceo di News 3.0, l’editore del quotidiano online Lettera43, a sua volta società controllata all’80% da Sator, dopo che nel 2016 il fondo ha immesso nuove risorse per 500mila euro), Mariano Carozzi (chief innovation officer a Banca Profilo) e Giacomo Garbuglia. Non è previsto nessun candidato al ruolo di amministratore delegato. Arpe auspica “soluzioni di crescita esterna, in Italia e all’estero” per ePrice, con aggregazione con altri operatori per costituire uno specialista pan-europeo degli elettrodomestici ‘bianchi’.
Il 26 marzo, da parte loro, gli altri azionisti di ePrice Paolo Ainio, insieme a Pups, Vis Value Partecipazioni, Pietro Boroli e Micheli Associati (32,34% del capitale in totale) hanno depositato un’altra lista per il rinnovo del Cda. La lista per il nuovo cda di Anio si compone di 11 nomi, compreso il presidente e amministratore delegato: Roberto Mazzei, Pietro Boroli (terzo socio con il 5,28%), Matteo Bruno Renzulli, Chiara Burberi, Pierluigi Bernasconi (attualmente in cda), Pietro Galli, Annunziata Melaccio, Roberta Vercellotti, Arabella Caporello e Raul Stella.