Eataly, il gruppo di supermercati di prodotti alimentari made in Italy di alta gamma, fondato da Oscar Farinetti e controllato dallo scorso anno da Investindustrial dopo l’annuncio dell’operazione a settembre 2022 (si veda altro articolo di BeBeez), ha chiuso l’esercizio 2023 con un balzo dell’ebitda consolidato del 61% a 41,1 milioni di euro, dai 15,6 milioni del 2022 e più che raddoppiato dal 2019, a fronte di ricavi consolidati in crescita a 656 milioni di euro (+9% dal 2022), di cui oltre il 60% provenienti dal mercato nord-americano (+9,2%), mentre l’ebita consolidato è risultato pari a 13,7 milioni di euro, con un incremento di 16,2 milioni di euro sul 2022, quando era stato negativo per 2,5 milioni di euro. L’esercizio però si è comunque chiuso ancora con una perdita netta di 28 milioni di euro (in miglioramento dai 28,7 milioni dello scorso anno, si veda altro articolo di BeBeez), in linea con le previsioni, essendo stato impattato da circa 22 milioni di euro di oneri straordinari non ricorrenti. In miglioramento infine la posizione finanziaria netta rettificata consolidata, che al 31 dicembre 2023 era di 44 milioni di euro dai 94 milioni del 2022.(si veda qui il comunicato stampa).
Sempre nel 2023, Eataly ha aperto cinque nuovi punti vendita: il terzo store a New York ed il secondo a Toronto, entrambi inaugurati nell’ultimo trimestre dell’anno, a cui si aggiungono tre nuove aperture in Italia (Serravalle designer outlet, aeroporto di Milano Bergamo-Orio al Serio e all’interno della stazione ferroviaria di Roma Termini, quest’ultimo inaugurato alla fine del mese di novembre), arrivando ad un totale di oltre 50 punti vendita nel mondo.
Andrea Cipolloni, group ceo Eataly, ha commentato: “La crescita dei ricavi e dei margini è arrivata in anticipo rispetto ai nostri piani iniziali e rappresenta per Eataly un segnale positivo ed un’accelerazione del percorso di sviluppo intrapreso. Nel nostro futuro prevediamo, infatti, di continuare a crescere e migliorare la redditività rafforzando la presenza di Eataly nei mercati in cui è già molto forte e proseguendo nello sviluppo dei prodotti a marchio Eataly, grazie anche a un eccellente team di manager che contribuirà ad accelerare lo sviluppo di un brand unico al mondo. Vogliamo inoltre continuare ad investire in nuove aperture, sia in gestione diretta sia in concessione, rappresentando sempre più una finestra unica nel mondo per i produttori italiani di eccellenze locali”.
Come detto, a fine settembre 2022 Investindustrial aveva annunciato l’ingresso in maggioranza del capitale di Eataly, con closing avvenuto però la scorsa estate d un’iniziale iniezione di liquidità datata fine dicembre 2022 attraverso prima tranche da 20 milioni di euro di un bond da complessivi 35 milioni (si veda altro articolo di BeBeez), subordinato al rimborso del prestito con garanzia SACE che nel giugno 2022 ha rifinanziato quello da 105 milioni di euro sempre con garanzia SACE erogato nell’ambito della normativa Covid-19 nel 2020 e che ha scadenza 30 giugno 2028. Nel dettaglio, si legge infatti nella relazione al bilancio 2022, la prima tranche del bond, che ha scadenza 31 dicembre 2028 e paga una cedola dell’8%, è stata interamente sottoscritta da Food Experience Investment sarl, il veicolo di investimento che fa capo al fondo Investindustrial VII e che ha acquisito il 52% del capitale di Eataly. La sottoscrizione del bond segue peraltro una precedente iniezione di liquidità da 15 milioni di euro, nella forma di un finanziamento soci con scadenza successiva al 30 giugno 2028 e anch’esso postergato rispetto al finanziamento SACE. Il finanziamento soci era stato erogato la scorsa primavera dai soci Eatinvest spa (per 13,5 milioni) e Carlo Alberto SS (1,5 milioni), ma allora non ne era stata data notizia.
Ricordiamo che il fondo Investindustrial VII è il nuovo socio di maggioranza di Eataly sia sottoscrivendo un aumento di capitale da 200 milioni di euro (pari al 30,77% del capitale di Eataly) sia rilevando per altri 140 milioni quote rappresentanti complessivamente il 19,62% del capitale sociale degli attuali azionisti.
L’operazione ha previsto nel dettaglio che, al closing, i soci storici Eatinvest (holding della famiglia Farinetti, che deteneva il 58%), la famiglia Baffigo / Miroglio (al 19,8%, attraverso la Carlo Alberto ss) e Clubitaly (veicolo di club deal coordinato da Tamburi Investment Partners, al 19,8%) scendessero complessivamente il 48% del capitale. ClubItaly, da parte sua, non solo non ha venduto le sue azioni in portafoglio, ma anzi ha aumentato la sua partecipazione, a condizioni tali da consentirle di abbassare sensibilmente il valore medio di carico.