Buone prospettive per il 2024 della maison Etro, per la quale si prevede un ritorno all’ebitda positivo, dopo tre anni in cui il valore è invece risultato negativo. Etro, che è controllata dal fondo L Catterton Europe attraverso il veicolo Sl 11 sarl dal 2021 (si veda altro articolo di BeBeez), ha dichiarato a Pambianconews di prevedere per quest’anno un fatturato in linea con l’anno precedente e un “deciso recupero della marginalità” aggiungendo, nello specifico, un ebitda pari a circa 15 milioni di euro rispetto all’esercizio 2022.
Nel 2023, ricavi ed ebitda erano stati pari, rispettivamente, a 262,4 e a -15,4 milioni di euro, con debiti netti pari a 46,3 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Nel 2022, ricavi ed ebitda erano ammontati a 280,1 e -5,2 milioni.
Per quest’anno, inoltre, sono in programma aperture in Bahrein (Medio Oriente), Giappone, Corea, Stati Uniti e Cina (in cui è imminente l’apertura presso lo Shenzen MixC, anticipa), proseguendo nella falsariga che è stata tracciata l’anno scorso con 15 fra aperture e renovations di negozi, a livello globale.
Ricordiamo che prima dell’estate il fondo L Catterton aveva arrotondato al rialzo la propria partecipazione nella maison, con un aumento di capitale che non era stato sottoscritto dalla famiglia, a poco più di un anno e mezzo dall’ultimo aumento di capitale da 15 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel corso di un’assemblea dei soci tenutasi lo scorso 26 giugno (si veda qui il verbale, disponibile agli abbonati a BeBeez News Premium e BeBeez Private Data), infatti, era stato deliberato un aumento di capitale a pagamento di 291 mila euro di nominale con sovrapprezzo per complessivi 1,73 milioni. All’assemblea avevano partecipato Ippolito Etro in rappresentanza di Gefin spa, titolare di 16 milioni di azioni ordinarie di tipo B, e Massimo Longoni in rappresentanza del veicolo SL 11, portatrice di 28,1 milioni di azioni di tipo A (si veda altro articolo di BeBeez). La ricapitalizzazione è avvenuta mediante l’emissione di 291.441 nuove azioni ordinarie del valore nominale di un euro ciascuna con sovrapprezzo di 4,97 euro per azione, con una sottoscrizione che si è chiusa il 31 luglio. Etro ha rinunciato al diritto di opzione spettante sull’aumento di capitale da parte di Gefin così come Eurofinleading, fiduciaria per conto di 168mila azioni di categoria C (prive del diritto di voto), ha rinunciato da parte sua.
Come accennato, L Catterton Europe aveva siglato l’accordo vincolante per acquisire il 60% di Etro a luglio del 2021 (si veda altro articolo di BeBeez), acquisendo la partecipazione dalla famiglia, che in quell’occasione aveva mantenuto il restante 40%. Il fondatore, Gerolamo Etro, aveva assunto l’incarico di presidente della società nell’ambito di un ‘operazione in cui dettagli finanziari non sono stati resi noti e che, secondo Reuters, valeva circa 500 milioni di euro. Una visura effettuata ieri mostra che il veicolo lussembrughese che fa capo a L Catterton detiene ora il 63,71% delle quote, Gefin spa il 35,79%, Eurofinleading Fiduciaria spa lo 0,4%, Etro spa lo 0,1%.