Ha chiuso a quota 3,6 miliardi di euro il Terzo fondo infrastrutture di F2i sgr, una cifra di 600 milioni di euro superiore al target iniziale definito nel dicembre 2017 al momento del lancio del fondo (si veda qui il comunicato stampa).
Ad anticipare il gran successo del fondo era stato già lo scorso febbraio l ’amministratore delegato di F2i sgr, Renato Ravanelli, che a MF Milano Finanza aveva detto: “Chiederemo a breve l’assemblea per portare il target massimo di raccolta del terzo fondo da 3,3 miliardi a 3,6 miliardi”, aggiungendo che “già ora avremmo la possibilità di arrivare a 4 miliardi, ma preferiamo fermarci prima, per mantenere un certo equilibrio tra valore degli asset già in portafoglio e nuovi capitali. In ogni caso siamo molto soddisfatti del riscontro degli investitori, che in questa ultima tornata sono quasi tutti esteri” (si veda altro articolo di BeBeez).
F2i sgr aveva annunciato a dicembre 2017 il primo closing del terzo fondo a quota 3,14 miliardi di euro, come somma del valore degli apporti delle partecipazioni del primo fondo F2i più la nuova raccolta. Nel complesso, gli investitori italiani ed esteri già presenti nel primo fondo hanno infatti deciso di reinvestire nel terzo fondo risorse per circa 1,74 miliardi di euro. A tali risorse si affianca la nuova raccolta, proveniente da primari investitori esteri, tra cui fondi previdenziali, fondi sovrani, fondazioni di origine bancaria, compagnie di assicurazione e gestori patrimoniali. Investitori italiani e investitori internazionali (Europa, Asia e Nord America) hanno contribuito in egual misura al successo della raccolta.
Capstone Partners ha svolto il ruolo di agente di collocamento esclusivo globale per la raccolta fondi presso nuovi investitori internazionali, BnpParibas e Mediobanca sono stati i consulenti finanziari, mentre Chiomenti e Cleary Gottlieb hanno svolto il ruolo di consulenti legali.