Fondo Italiano d’Investimento sgr (FII sgr) intende effettuare a breve tre investimenti, per un controvalore di 80 milioni di euro, tramite i suoi fondi di fondi. Lo ha reso noto la sgr la scorsa settimana, a valle del Consiglio di amministrazione (si veda qui il comunicato stampa). Nel dettaglio, FOF Private Equity Italia (FOF PE Italia) sta per sottoscrivere due investimenti in due fondi di private equity italiani: Clessidra Capital Partners 4, lanciato lo scorso giugno 2020 da Clessidra Private Equity sgr con un target di raccolta di 600 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez); e Xenon Private Equity Small Cap, gestito da Xenon AIFM SA, che lo scorso ottobre 2020 aveva già incassato l’impegno del FEI. Il FOF Private Debt Italia (FOF PD Italia) sottoscriverà anche il fondo di private debt PMI Italia II, gestito da Finanziaria Internazionale Investments sgr (Finint sgr), lanciato più di un anno fa con un target di raccolta di 150-175 milioni di euro. Quel fondo nel marzo 2020 aveva già raggiunto 110 milioni di euro di impegni dagli investitori, compresi 30 milioni del FEI (si veda altro articolo di BeBeez).
I nuovi investimenti seguono la rinnovata strategia dell’attività di fondo di fondi di FII sgr, che, da una parte, mira a coinvolgere sempre più operatori di maggiori dimensione e comprovato track record, con una particolare attenzione al segmento delle medie imprese e al loro consolidamento, in sintonia dunque con i fondi diretti gestiti dalla sgr, e, dall’altra, vuole continuare a sostenere team di nuova costituzione focalizzati anche su aziende di minore dimensione. Grazie all’insieme delle proprie attività, Fondo Italiano continua a portare avanti l’impegno per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile promossi dalle Nazioni Unite (SDGs), tra cui, in particolare, il numero 8 relativo a “Lavoro dignitoso e crescita economica”, il numero 9 relativo a “Imprese, innovazione e infrastrutture” e il numero 17 relativo a “Partnership per gli obiettivi”.
FOF PE Italia, con una dimensione attuale di circa 300 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez), a oggi ha sottoscritto quote di sette fondi, che a loro volta hanno una dimensione attesa pari complessivamente a 1,2 miliardi, generando un effetto leva potenziale pari a 6,7 volte. I sei fondi di questi sette che hanno già effettuato il primo closing hanno investito in 10 società (si prevede che il numero salga a 18 nel corso del primo quadrimestre dell’anno) e registrano un fatturato aggregato di oltre 300 milioni di euro, un ebitda di oltre 65 milioni di euro e impiegano circa 1.300 dipendenti.
Il FOF PD Italia, la cui dimensione attuale è 250 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez), ha avviato nel secondo semestre 2020 l’attività di investimento, sottoscrivendo i primi due fondi dedicati all’economia reale italiana. Alla fine dello scorso anno i fondi di private debt in portafoglio hanno finalizzato 4 investimenti in strumenti emessi dalle pmi (si prevede che il numero salga a 8 nel corso del primo quadrimestre dell’anno), per un fatturato aggregato totale pari a oltre 470 milioni di euro, un ebitda di quasi 60 milioni e circa 20 mila dipendenti.
Ricordiamo che nel febbraio scorso il CdA di FII sgr ha approvato l’estensione al prossimo 15 marzo della scadenza relativamente alla possibilità, per gli investitori che sottoscrivano quote dei fondi FOF Private Equity Italia e FOF Private Debt Italia per almeno 10 milioni di euro, di prendere parte ai relativi Comitati consultivi (si veda altro articolo di BeBeez).
In quell’occasione, la sgr aveva annunciato che il veicolo di private equity Fondo Italiano Consolidamento e Crescita (FICC) aveva raggiunto quota 490 milioni di euro di raccolta su un target di 500 milioni, grazie all’impegno sottoscritto da una primaria Cassa di previdenza e a ulteriori 50 milioni di euro di impegni sottoscritti da Cassa Depositi e Prestiti. Il closing finale della raccolta è quindi atteso a brevissimo. FII sgr aveva riaperto la raccolta per FICC nel settembre 2020, insieme a quella del Fondo Italiano Tecnologia e Crescita o FITEC, dedicato a interventi di minoranza in imprese ad elevato contenuto tecnologico (si veda altro articolo di BeBeez). I due fondi erano stati ridenominati così nel giugno 2020 (prima erano i fondi Innovazione e Sviluppo e Fii Tech Growth, si veda altro articolo di BeBeez). Entrambi i fondi avevano effettuato il closing della raccolta nel maggio 2020, rispettivamente a quota 370 milioni (di cui 275 milioni da Cdp) e 123 milioni (considerando anche il fondo parallelo dedicato alle aziende della Regione Lazio; con 75 milioni sottoscritti da Cdp) (si veda altro articolo di BeBeez). A fine settembre 2020, al momento della riapertura della raccolta, FICC aveva raccolto impegni per 380 milioni e FITEC era arrivato a 133 milioni.
Nel complesso, i fondi di fondi dedicati alle pmi di FII sgr nel 2020 hanno investito in 36 fondi che hanno coinvolto oltre 300 società, per un fatturato aggregato di circa 30 miliardi di euro e oltre 150 mila dipendenti, con un ruolo determinante sia per la crescita organica, sia per i processi di aggregazione delle società. Gli investimenti finalizzati dai fondi in cui hanno investito i veicoli dedicati al private equity si sono concentrati in società con fatturato medio di circa 70 milioni di euro, con ampia diversificazione settoriale.
Nell’ambito dell’area private debt, gli investimenti sono stati effettuati per finanziare aziende che presentano un fatturato di circa 150 milioni di euro, anche in questo molto diversificate sotto il profilo settoriale. La sgr a inizio marzo ha affermato sta lavorando a un nuovo fondo, denominato Agritech & Food. Il nuovo veicolo, interamente dedicato all’agroalimentare italiano, ha un target di raccolta di 700 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).