Finint sgr è rientrata nel settore del private equity attraverso il nuovo fondo Finint Equity for Growth (Finint E4G). Lo ha annunciato il ceo Mauro Sbroggiò in un’intervista a MF Milano Finanza, secondo il quale il veicolo dovrebbe effettuare il primo closing tra una settimana, superando l’obiettivo di raccolta di 45 milioni di euro e arrivando a 50 milioni. La prima dotazione di capitali proviene principalmente dagli investitori che avevano già aderito ad altri fondi della sgr, mentre per il futuro la società intende raccogliere denaro da fondazioni, assicurazioni e family office. Nel corso del 2022, Finint E4G punta a raccogliere 120 milioni di euro.
Diciamo rientrata perché in realtà il lancio del nuovo fondo rappresenta un ritorno al private equity per il gruppo Banca Finint. Infatti fino al 2019 il team guidato da Domenico Tonuss aveva gestito per Banca Finint il fondo NEIP III. Successivamente il team aveva effettuato uno spin off, completato nell’aprile 2019 dando vita alla nuova sgr Itago, e continuando a gestire lo stesso NEIP III (si veda altro articolo di BeBeez).
Che Finint intendesse rientrare nel settore, lo aveva anticipato nel marzo 2020 a BeBeez lo stesso Sbroggiò, precisando che il fondo sarebbe andato ad “affiancare lo strumento del private debt quando approcciamo gli imprenditori, in modo tale da avere tutti gli strumenti a disposizione per venire meglio incontro alle loro esigenze”. Allora Sbroggiò aveva indicato come target di raccolta 100 milioni e aveva detto che Banca Finint sarebbe stata anchor investor (si veda altro articolo di BeBeez).
Finint E4G investirà in aziende italiane, con focus nell’area del Nord-Est, privilegiando quelle appartenenti a nicchie di mercato con prodotti e servizi molto differenziati e con una forte attitudine alla digitalizzazione. Il nuovo fondo prevede di investire prevalentemente in acquisizioni di quote di maggioranza di aziende dei settori dei servizi, dell’healthcare, della tecnologia e dell’alimentare, con una propensione al B2B ed una forte attenzione alle tematiche Esg.
Nei piani del fondo c’è la finalizzazione di 8-10 operazioni, con un equity ticket compreso tra i 7 e i 15 milioni di euro e un periodo di investimento di 4-5 anni. Il nuovo strumento si prefigge di chiudere la prima operazione entro la fine di quest’anno, probabilmente nel settore della meccanica.
Finint E4G è guidato da Mauro Sbroggiò, ceo di Finint sgr, Vania Antonio Panizza, managing partner, con esperienze significative nel settore con 3i, Hig e Muzinich e che si unirà al team a partire da settembre e Cristiano Menegus nella veste di partner. Il fondo Finint E4G si aggiunge alla gamma dei prodotti mobiliari di Finint dedicati al private capital assieme a quelli dedicati agli Npl e crediti illiquidi (Finint Principal Finance 1, Finint Principal Finance 1 e Fondo Efesto) e al private debt (PMI Italia I, PMI Italia II e Fondo Strategico Trentino-Alto Adige).
Il ceo di Finint sgr, Mauro Sbroggiò, ha commentato: “L’avvio del fondo Finint E4G si inserisce in un quadro economico che vede il mondo delle imprese ancora colpito dagli effetti dellapandemia da Covid-19. In questo contesto gli investimenti del Fondo si propongono di promuovere processi di crescita di lungo periodo per creare eccellenze di settore con un vantaggio competitivo e potenzialità di crescita, attraverso scelte equilibrate, adeguata patrimonializzazione e con un ricorso limitato alla leva e a strutture finanziarie complesse. Per Finint sgr, l’avvio del fondo Finint E4G segna un altro importante traguardo nella creazione di una gamma di prodotti dedicati al private capital e all’economia reale”.