Il Fondo Agroalimentare Italiano I, sponsorizzato da Unigrains, storica holding di investimento francese specializzata nella filiera agroalimentare, ha annunciato ieri l’acquisizione di una quota di minoranza in Agrimola, leader europeo nella produzione, lavorazione e commercializzazione di castagne e di frutta lavorata in genere, al fianco di Luca Sassi, amministratore delegato della società e azionista di maggioranza. L’operazione è stata in parte finanziata da Bper e da Mediocredito Italiano (si veda qui il comunicato stampa).
Nell’operazione il fondo è stato supportato sul piano legale da Gitti & Partners, dall’advisor finanziario Grant Thornton Financial Advisory, dall’advisor fiscale Bernoni Grant Thornton e per la business analysis da Areté. Agrimola è stata invece supportata dallo Studio Legale Celli e Fanti e dall’advisor finanziario Gianluca Ruffilli. Infine le banche sono state affiancate sul fronte legale da Dentons
Fondata nel 1978, Agrimola è oggi leader del mercato europeo delle castagne fresche e trasforma circa 40 mila tonnellate di frutta, metà delle quali sono castagne, ogni anno, e genera ricavi consolidati per oltre 36 milioni di euro, 40% dei quali dall’export. L’intervento del fondo mira a supportare lo sviluppo dell’azienda attraverso: espansione delle relazioni con i clienti esistenti, in particolare nel B2B e a livello internazionale; innovazione e sviluppo di nuovi prodotti a valore aggiunto destinati ai produttori di confetture, di yogurt, succhi e prodotti per l’infanzia; e opportunità di crescita esterna per il consolidamento del settore della trasformazione della frutta in Italia e in Europa,
Il fondo FAI1, che ha target finale di raccolta 50-70 milioni di euro, ha annunciato a inizio giugno il suo primo closing a 40 milioni di euro, di cui 25 milioni sottoscritti dalla stessa Unigrains e il resto da family office italiani, svizzeri e francesi (si veda altro articolo di BeBeez).
In quell’occasione Francesco Orazi, investment director del nuovo fondo, aveva detto a BeBeez: “Per partire formalmente con il veicolo italiano bisognava aspettare i tempi tecnici della strutturazione del fondo di diritto italiano che fa capo alla società di gestione francese Unigrains Developpement. Ma nel frattempo c’erano opportunità da cogliere sul mercato e quindi abbiamo proposto a Unigrains di investire direttamente con il proprio bilancio”.
E’ stato così che Unigrains ha condotto in Italia i suoi primi due investimenti: il primo nel 2016 in Trasporti Romagna, nel quadro di un’operazione di ricambio generazionale, con presenza nel settore trasporti e logistica dedicati all’agroalimentare, con un fatturato superiore a 125 milioni di euro; e il secondo nel 2017 in Sfoglia Torino, nel quadro di un’operazione di consolidamento settoriale di tre realtà concorrenti al fine di creare il leader del mercato italiano nel settore degli snack e pasta sfoglia surgelata, con oltre 27 milioni di fatturato.
“Ora che il fondo è pronto, questi primi due investimenti saranno apportati al nuovo veicolo al prezzo di acquisto più il costo finanziario della provvista”, aveva detto ancora Orazi, aggiungendo: “Per quei primi due investimenti sono stati impegnati 10 milioni, mentre per un terzo investimento che annunceremo a brevissimo (appunto questo in Agrimola, ndr), ne impegneremo altri 6, il che significa che il fondo parte già investito per il 40% di quanto raccolto sinora”.
Orazi è a capo di un team già rodato, perché tutto proveniente da Idia CA Agro-Alimentare spa, controllato dal gruppo Crédit Agricole, che era stato il primo il veicolo di investimento italiano dedicato esclusivamente all’agroalimentare e che poi è stato liquidato a seguito di modificati focus di interesse da parte della banca transalpina. Il team di Idia aveva investito a suo tempo in Mutti, Polenghi, Garbuio e Bakery.
Credit Agricole è peraltro azionista storico di Unigrains, così come Natixis. Bnp Paribas e SocGen, mentre il controllo è in mano alle associazioni francesi di produttori di cereali AGPB e AGPM.
Unigrains possiede due società di gestione di fondi (Unigrains Developpement e Cerea Partenaire), ciascuna con una sua focalizzazione caratteristica. Unigrains è specializzata in minoranze, mentre Cerea fa buyout, mezzanine finance e private debt (a gennaio ha chiuso il primo investimento italiano in Monviso, coinvolgendo sia il fondo di buyout sia quello di mezzanino, si veda altro articolo di BeBeez).