Il colosso del packaging inglese quotato a Londra RPC Group ha comprato l’italiana Plastiape, gruppo lecchese che produce flaconi e contenitori in plastica per l’ industria farmaceutica e cosmetica, sinora controllato al 77,67% dal fondo di PM&Partners sgr. L’operazione vale oltre 150 milioni di euro. Lo ha scritto ieri Il Sole 24 Ore, precisando che il gruppo britannico ha battuto la concorrenza di vari fondi di private equity e di gruppi industriali italiani attivi nello stesso settore, come il leader dei tappi in alluminio Guala Closures e il gruppo padovano Stevanato.
PM&Partners sgr è stata assistita nell’operazione da Robert W. Baird, Banca Imi e lo studio legale Simmons & Simmons. Mentre RPC Group è stato assistito dai legali di Eversheds e da Kpmg.
PM&Partners aveva acquisito il controllo di Plastiape nel giugno 2013 da Aksìa per 71 milioni di euro, pari a 7 volte l’ebitda del 2012, a fronte di 50 milioni di ricavi. All’operazione avevano partecipato anche le famiglie fondatrici e l’amministratore delegato Alfredo Masuello, che sono rimasti azionisti della società (si veda altro articolo di BeBeez). A sua volta il fondo Aksìa II aveva investito in Plastiape nel 2008.
Fondata nel 1969, Plastiape occupa circa 300 dipendenti distribuiti in tre siti produttivi situati in Italia e in Polonia. In questi anni l’azienda è cresciuta fino a chiudere il 2015 con 60 milioni di euro di ricavi e un margine operativo lordo di circa 15 milioni, dopo che in agosto 2015 Ge Capital-Interbanca e Ubi Banca avevano rifinanziato per 40 milioni di euro il debito della società (si veda altro articolo di BeBeez).