Il gruppo Taylor con sede negli Stati Uniti a Louisville, in Mississippi, ha acquisito CVS Ferrari, costruttore affermato di macchinari mobili di alta qualità per la movimentazione di container e carichi pesanti, la cui maggioranza dal 2016 era nel portafoglio di NEIP III Sicaf, veicolo di investimento il cui advisor di gestione è Itago (scarica qui il comunicato stampa di Itago e qui quello di Taylor). Allora infatti,i soci della parmense BP Handling Technologies, nome storico dell’industria italiana della movimentazione dei materiali e dei carrelli laterali, avevano acquisito CVS Ferrari insieme a NEIP III e avevano poi fuso il ramo d’azienda BP, già Battioni & Pagani, con CVS, dando vita a una nuova realtà di cui NEIP controllava il 60% e la famiglia Pagani il restante 40%, attraverso BP srl (si veda altro articolo di BeBeez). A vendere CVS Ferrari allora era stata la statunitense Manitex International, quotata al Nasdaq.
Ora, a seguito dell’accordo con Taylor, che ha acquisito l‘85% di CVS Ferrari, NEIP III uscirà dal capitale, mentre manterranno il 15% il ceo Federico Zanotti e Davide Bertozzi (che aveva il 24,5% di BP srl), al fianco di BP Pagani Holding spa della famiglia Pagani).
I venditori e il management sono stati assistiti nell’operazione da BNP Paribas (m&a advisory), EvershedsSutherland, DLA Piper e Terrin Associati (legal e tax advisory). La società è stata assistita da Deloitte (financial advisory). L’acquirente è stato assistito da Angle Advisors (m&a advisory), BDO Italia (financial, legal e tax advisory). Gli aspetti notarili sono stati curati dallo studio Corrado Malberti.
Taylor è un gruppo a proprietà familiare fondato nel 1927, il quale controlla un ampio numero di società che spaziano nel settore della costruzione di beni e fornitura di servizi, dalla fornitura di macchinari per la movimentazione dei materiali e per la movimentazione dei container, ai generatori, alle attrezzature per
l’edilizia, ai ricambi, ai centri di assistenza e alla gestione delle flotte dei mezzi.
Robert Taylor ha commentato: “Sono lieto di dare il benvenuto a CVS nella famiglia delle società del gruppo Taylor. Con questo investimento internazionale, il gruppo Taylor si impegna a diventare un vero attore globale
aprendo nuovi mercati e combinando i punti di forza di entrambe le organizzazioni, che si completano bene a
vicenda. Vediamo enormi opportunità di crescita nell’accesso al mercato, nello sviluppo di nuovi prodotti, nella riduzione dei costi e nel potenziamento del servizio e del supporto del post-vendita”.
E Federico Zanotti, ceo di CVS, ha aggiunto: “CVS è stata indirizzata verso un investitore industriale in grado di fornire stabilità a lungo termine e risorse adeguate per promuovere ulteriormente lo sviluppo aziendale. In
combinazione con il Gruppo Taylor, CVS potenzierà le sue capacità nel supporto post-vendita e amplierà
l’offerta di prodotti CVS incrementando ulteriormente i volumi di produzione negli stabilimenti di Cadeo e di
Sorbolo. L’attuale management di CVS viene confermato alla direzione della società per segnalare continuità
e impegno per il futuro dell’azienda”.
La società ha chiuso il 2022 con 69,6 milioni di euro di ricavi consolidati netti, un ebitda di 4,9 milioni e liquidità netta per 4,4 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Ma i numeri 2023 sono stati ben più importanti, anche grazie all’acquisizione di una importante azienda tedesca di servizi e assistenza tecnica presente nei maggiori porti del nord della Germania, oggi ridenominata CVS Deutschland. Così il fatturato ha raggiunto i 95 milioni, triplicato dal 2020 a oggi e potenziato dall’introduzione di nuovi prodotti e dall’ampliamento della rete commerciale. CVS è presente in Italia con due stabilimenti produttivi a Roveleto di Cadeo (Piacenza) e Sorbolo (Parma) e impiega attualmente 120 persone, con una capacità produttiva annua di circa 200 unità.
Nicola Bordignon di Itago ha sottolineato: “È stato un percorso che ha del prodigioso e ha visto CVS Ferrari,
un’azienda italiana di piccole-medie dimensioni, guidare la transizione energetica in un settore, quello della
movimentazione di container e di carichi pesanti, già consolidato a livello mondiale. Su CVS avevamo una
solida tesi di investimento fondata sulla focalizzazione dell’azienda su segmenti di prodotto di alta qualità e
sullo sviluppo di avveniristiche, e oggi sempre più richieste, macchine elettriche e a recupero di energia. Il
mercato, dopo anni di crescita dell’attenzione alla sostenibilità, ci ha dato chiaramente ragione e ora
consegniamo al Gruppo Taylor una realtà solida e in forte crescita”.
CVS è infatti all’avanguardia nell’offerta di integrazione digitale e di soluzioni elettriche e ibride innovative, con sistemi brevettati di recupero e rigenerazione dell’energia con il minimo impatto ambientale. e tecnologie di risparmio energetico vengono poi applicate a tutta la gamma prodotti offerta da CVS, tant’è che l’azienda, al GIS 2023, la principale fiera italiana del sollevamento merci, è stata premiata per l’innovazione green di maggior impatto nel settore (si veda qui il comunicato stampa).
Il portafoglio residuo di NEIP III comprende Panificio San Francesco (produzione di pane) e Spraytech (impianti di verniciatura). Attualmente il team di Itago sta investendo il fondo Itago IV, avviato nel dicembre 2020, che ha a oggi in portafoglio le società Idrostudi, Apice, EcoTechno, Operamed, Teknoice e SR Mecatronic.