Il marchio Bikkembergs è diventato al 100% cinese. Canudilo Modern Avenue, infatti, che già possedeva il 51% del capitale della società, ha ora rilevato il restante 49% dalle mani di Zeis Excelsa e della Sinv di Schio (Vicenza), che ne detenevano ciascuna il 24,5%.
Lo ha annunciato ieri a PambiancoTV Dario Predonzan, coo della società Levitas spa, cui fa capo il marchio, precisando che “Sinv resta licenziataria per la produzione dell’abbigliamento, mentre Zeis Excelsa termina la propria licenza per le calzature con la primavera-estate 2019”.
Levitas spa ha chiuso il 2017 con 6,6 milioni di euro di ricavi, un ebitda negativo per 880 mila euro, una perdita di 4,4 milioni e un debito finanziario netto di 2 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Che i cinesi potessero salire al 100% di Levitas era un’ipotesi che circolava da tempo e in particolare da quando Zeis Excelsa, proprietaria anche di altri noti marchi di calzature come Cult, Docksteps e Virtus, nel giugno 2018, aveva chiesto al Tribunale di Fermo l’ammissione alla procedura di concordato in bianco (si veda altro articolo di BeBeez). Proprio per cercare di risollevare la situazione, Zeis Excelsa aveva intrapreso per tempo un percorso di ristrutturazione aziendale, nell’ambito del quale nel luglio 2015 aveva venduto il 51% del marchio Bikkembergs a Canudilo Modern Avenue, quotata a Shenzen, per circa 41 milioni. Ma evidentemente la mossa non è bastata.
Zeis Excelsa già il bilancio 2015 indicava un ebitda negativo di 5 milioni a fronte di un fatturato di 66 milioni e di un debito finanziario netto di 17,5 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). Non a caso il rendiconto di fine 2015 del Fondo Italiano di Investimento, investitore nella società, indicava una svalutazione di 1,5 milioni di euro per la partecipazione del 19,99% acquisita nel 2012, per un valore di libro portato quindi a 800 mila euro, oltre a 9,4 milioni di euro del prestito obbligazionario convertibile Pik (originariamente di 8 milioni). Nel 2016 poi i ricavi erano scesi a 51 milioni, sempre con un ebitda negativo per 4,9 milioni e con un debito finanziario netto di 13,6 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Lo scorso 11 marzo Zei Excelsa è stata ammessa alla procedura di concordato pieno in continuità aziendale e l’assemblea dei creditori è stata fissata per il prossimo 26 settembre (si veda qui il portale dei creditori). Zeis Excelsa è controllata dalla famiglia Pizzuti e partecipata come detto dal Fondo Italiano d’Investimento, oggi gestito da Neuberger Berman e sottoscritto per il 44,5% da NB Aurora, quotata a Piazza Affari, e per il resto da un altro fondo di NB. Il fondo ha già svalutato completamente la quota detenuta in Zeis.