Il controllo di Germani spa, storica azienda di San Zeno Naviglio (Brescia) attiva su trasporti e spedizioni e che dispone di un’ampia e diversificata flotta di veicoli Mercedes Actros di ultima generazione, autorizzati anche al trasporto di merci in ADR, passerà ai fondi infrastrutturali Eurizon ITER ed Eurizon ITER ELTIF, affidati in delega di gestione a Eurizon Capital Real Asset sgr (controllata da Eurizon Capital sgr, divisione di asset management del Gruppo Intesa Sanpaolo), con la consulenza di ITER Capital Partners, società di advisory fondata da Vito Gamberale, ex amministratore delegato di Autostrade per l’Italia (Aspi) e F2i sgr (si veda altro articolo di BeBeez).
L’operazione, che è oggi al vaglio dell’Authority Antitrust (si veda qui l’avviso dell’AGCM), prevede nel dettaglio in primo luogo il carve-out di alcune società di Germani, che non fanno parte dell’accordo di acquisizione, e poi la vendita ai fondi Iter dell’intero capitale di Germani, oggi interamente di proprietà di Megrani srl, società controllata al 60% dal ceo di Germani Mauro Ferrari e partecipata da Faustino e Daniele Ferrari con il 10% ciascuno e da Arcese Trasporti (della famiglia Arcese) con il 15%, con un 5% schermato dalla fiduciaria Fidor.
Successivamente Megrani srl cederà a Germani anche Trasporti Vecchi Zironi srl (attualmente controllata esclusivamente da Megrani) e reinvestirà per una minoranza in Germani. A seguito dell’operazione, Germani sarà quindi controllata congiuntamente dai fondi ITER e da Megrani.
Per Germani si tratta dell’ultimo riassetto azionario di una serie. Fondata nel 1965 da Faustino Ferrari, nel 2000 aveva visto entrare una prima volta nel capitale Arcese Trasporti. Nel 2008, poi, Arcese aveva venduto le sue quote nell’ambito di un’operazione più ampia che aveva visto il fondo Wise Equity acquisire il 70% del capitale. Nel 2013, poi, la famiglia Ferrari, attraverso Megrani, e Arcese Trasporti avevano riacquistato dal fondo il 70% del capitale.
Germani si occupava inizialmente di autotrasporto su gomma per conto di terzi, ma già nei primi anni ’70 era una delle aziende leader sul mercato nazionale per il trasporto di sostanze chimiche liquide e solide. L’attività si è poi ampliata al trasporto di rifiuti speciali, di rifiuti solidi urbani e di prodotti speciali e al trasporto per conto terzi di prodotti petroliferi, oltre che al trasporto intermodale di container. La società ha chiuso il 2023 con 105 milioni di euro di ricavi, 36 milioni di ebitda e liquidità netta di 25 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Quanto a Eurizon Capital Real Asset sgr, ricordiamo che un mese fa ha chiuso la raccolta di ECRA Private Debt Fund, il suo primo fondo di private debt, ECRA Private Debt Fund, raggiungendo 156 milioni di euro di impegni, al di sopra del target di 150 milioni, e ora, visto l’interesse registrato da parte di diversi investitori istituzionali, prosegue la raccolta con l’obiettivo di raggiungere l’hard cap di 200 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).
Oltre al recentissimo fondo di private debt, ECRA sgr gestisce il fondo di private equity ECRA Progetto Italia, costituito dai comparti ECRA Progetto Italia 2021 ed ECRA Progetto Italia II, che hanno raccolto capitali anche dal feeder fund FAI Progetto Italia, dedicato agli investitori privati, rispettivamente attraverso i comparti FAI Progetto Italia 2021 e FAI Progetto Italia II, gestiti da Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking Asset Management sgr, sempre parte del gruppo Intesa Sanpaolo (si veda altro articolo di BeBeez). ECRA sgr gestisce inoltre i fondi ECRA Private Markets Italia ed ECRA Private Markets Italia II, che hanno raccolto capitali, rispettivamente, anche dal feeder fund Mediolanum Private Markets Italia e Mediolanum Private Markets Italia II, dedicati agli investitori privati e gestiti da Mediolanum Gestione Fondi sgr.