E’ ufficiale, il gruppo francese Lactalis ha conquistato anche Nuova Castelli, il principale esportatore di parmigiano reggiano, oggi controllato all’80% dal fondo Charterhouse.
Il dossier aveva sollevato l’interesse di una serie di fondi di private equity, tra i quali, si dice, Capvest, Oxy Capital e QuattroR, e di Italmobiliare, ma anche di gruppi industriali, tra i quali appunto Lactalis, ma anche Granarolo. Lactalis negli anni si è già comprata i marchi italiani Parmalat, Locatelli, Invernizzi, Galbani e Cadermartori e detiene circa un terzo del mercato nazionale in comparti strategici del settore lattiero caseario.
L’annuncio della firma di un accordo vincolante è stato dato ieri, dopo che da mesi il gruppo italiano era alla ricerca un nuovo investitore che inietti risorse fresche per 40-50 milioni di euro in modo da riequilibrare la situazione finanziaria e continuare a supportare la crescita (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel contesto dell’operazione, che si dice abbia valutato la società attorno a 270 milioni di euro, Nuova Castelli acquisirà il controllo di ILC La Mediterranea, produttrice delle mozzarelle di bufala con il marchio Mandara, di cui già deteneva una partecipazione di minoranza.
Ad affiancare Charterhouse sono stati gli advisor Rothschild e Credit Agricole, con New Deal Advisors che ha curato la due diligence finanziaria. Sotto il profilo legale, è stata assistita da Simmons & Simmons e Legance – Avvocati Associati. EY ha invece curato la due diligence finanziaria e fiscale per Groupe Lactalis, che è stato assistito nel negoziato dallo Studio Legale Giliberti Triscornia e Associati.
Nel 2018 Nuova Castelli ha avuto un giro d’affari di 460 milioni, con 27 milioni di ebitda e 190 milioni debito finanziario netto, di cui 100 milioni garantiti alle banche con forme di parmigiano reggiano.
Il fondo Charterhouse aveva rilevato l’80% di Nuova Castelli nel 2014 per 350 milioni di euro, sulla base di un fatturato 2013 di circa 290 milioni, di un ebitda di 37 milioni e di un debito finanziario netto di 110 milioni, con il restante 20% che era rimasto in capo all’imprenditore Dante Bigi (si veda altro articolo di BeBeez).
(Articolo aggiornato alle ore 16.20 del 30 maggio 2019. Si aggiungono i nomi degli advisor).