Dopo il rincorrersi di offerte per Arca sgr lo scorso autunno (si veda altro articolo di BeBeez), il progetto aveva subito una battuta d’arresto a seguito della decisione delle banche azioniste di affidare agli advisor Mediobanca e Rothschild lo scorso gennaio il mandato per analizzare le varie opzioni di valorizzazione della società di asset management. E ora, riferisce oggi MF Milano Finanza, le due banche stanno per terminare la prima fase del lavoro e sottoporre ai soci le possibili linee d’azione.
Dallo scorso 22 dicembre Bper è il primo azionista di Arca sgr, essendo salita dal 19,99% al 32,752% dopo aver acquisito la maggioranza della quota del 19,99% del capitale messa in vendita da Banco Popolare lo scorso agosto, quando ha esercitato il diritto di recesso. Contestualmente Banca Popolare di Sondrio è salita dal 12,9% al 21,13%,, dopo aver acquisito la restante parte della quota in portafoglio al Banco. Il resto del capitale di Arca sgr fa poi capo a Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca con il 19,99% ciascuna
A parte la strategia stand alone, che appare comunque poco probabile, le strade percorribili sono sostanzialmente due: l’alleanza con un partner industriale attivo nel comparto del risparmio gestito o l’apertura del capitale a un investitore finanziario, quasi certamente un fondo di private equity.
Arca sgr, presieduta da Guido Cammarano e guidata dall’amministratore delegato Ugo Loser, ha un ricco elenco di pretendenti. Le danze si sono aperte a inizio novembre 2015, quando il fondo statunitense Atlas Merchant Capital ha presentato alle banche azioniste un’offerta per rilevare la maggioranza della società, che ha valutato un miliardo di euro. Successivamente si sono fatti avanti anche il fondo Usa Centerbridge e la concorrente italiana quotata Anima Holding, seguiti poi dai francesi di Amundi (asset manager del gruppo Credit Agricole) e Ardian (il private equity nato dallo spin off delle attività nel settore del colosso assicurativo Axa).
Centerbridge avrebbe proposto l’acquisto di una quota del 40% dell’sgr delle banche popolari, mentre l’offerta di Atlas sarebbe per il 60% e quella di Anima sgr per l’intero capitale. In ogni caso la valutazione dell’sgr resterebbe attorno al miliardo di euro.