Il fondo infrastrutturale europeo Marguerite II ha acquistato il 25% di GTS (General Transport Service), gruppo barese di trasporto merci su ferro (si veda qui il comunicato stampa). L’operazione si concretizzerà in un mix di acquisto di azioni dalla famiglia Muciaccia (unico socio GTS) e di un aumento di capitale a supporto del piano di investimenti programmati dal gruppo. La transazione dovrebbe essere completata nel terzo trimestre del 2021.
Nell’operazione, Marguerite è stata assistita da Santander (m&a), Bonelli Erede (legale), Steer (tecnico, commerciale ed ESG), KPMG (fiscale, finanziario e payroll) e Willis Tower Watson (assicurazioni). GTS e la famiglia Muciaccia sono seguiti da Mediobanca (m&a), PwC TLS (legale) e Studio Damu (fiscale).
L’ingresso di Marguerite II non stupisce: fin dall’aprile 2014 Alessio Muciaccia, ceo di GTS e della controllata GTS Rail, si era detto interessato all’ingresso di un fondo private equity in azienda per finanziare nuovi investimenti (si veda altro articolo di BeBeez).
Fondata nel 1977 da Nicola Muciaccia e con sede a Bari, GTS conta 20 locomotive elettriche, 350 carri ferroviari e 2.450 container, tutti di proprietà. Tra i suoi clienti, rientrano Barilla, Nestlè, Bridgestone, Asahi, Cma, Cosco, P&G. La società è il maggior operatore intermodale privato in Italia e nel 2020 ha avuto una crescita sostenuta, nonostante la pandemia, con ricavi per 111,1 milioni di euro (50% grazie all’export) e un ebitda di 22,3 milioni di euro, pari a un incremento del 23% rispetto al 2019.
L’investimento di Marguerite favorirà l’ulteriore sviluppo di GTS, supportandone l’espansione per soddisfare la crescente domanda dei clienti di soluzioni di trasporto intermodale e il trasferimento modale dalla strada alla ferrovia nel trasporto delle merci. Il piano di investimenti di GTS prevede il risparmio di 1,2 milioni di tonnellate di CO2, contribuendo ad evitare morti premature legate all’inquinamento e creare 170 nuovi posti di lavoro diretti.
Alessio Muciaccia, ceo di GTS e GTS Trail, ha dichiarato: “Il nostro obiettivo è raggiungere una posizione di leadership in Europa nel campo del trasporto ecologico e sostenibile delle merci. Vediamo un’enorme opportunità, con un incredibile potenziale di crescita, e vogliamo approfittarne. Con l’aiuto di un partner che la pensa come Marguerite, avremo risorse aggiuntive per accelerare e incrementare ulteriormente il nostro piano di crescita.”
Michael Dedieu, managing partner di Marguerite, ha aggiunto: “Questo investimento si adatta molto bene alla nostra strategia di investimento in piattaforme infrastrutturali sostenibili che contribuiscono alla riduzione delle emissioni di CO2 e alla promozione del trasferimento modale dei trasporti. GTS è leader nel settore e l’accordo con Marguerite garantirà significative opportunità di ulteriore espansione”.
Il fondo Marguerite II mira a fungere da catalizzatore per gli investimenti infrastrutturali greenfield e brownfield in energie rinnovabili, energia, trasporti e infrastrutture digitali, attuando le politiche chiave dell’Ue nei settori del cambiamento climatico, della sicurezza energetica, dell’agenda digitale e delle reti transeuropee. Il fondo ha una durata di 10 anni, prorogabile al massimo di altri due. La BEI vi ha investito 200 milioni, di cui 100 milioni garantiti dal Fondo europeo per gli investimenti strategici (EFSI). Nel fondo hanno investito anche Cassa Depositi e Prestiti (40 milioni di euro) e varie sue “colleghe”, come la francese CDC, la polacca BGK, la tedesca KfW e la spagnola ICO.
Marguerite, con sedi a Parigi e Lussemburgo, ha lanciato il suo primo fondo, Marguerite I, nel 2010, con una dotazione di 710 milioni e il sostegno di sei importanti istituzioni finanziarie pubbliche europee e della Commissione Ue. Oggi quel fondo ha esaurito la sua dotazione, avendo investito oltre 700 milioni in azioni e quasi-azioni di 20 aziende in 13 Stati membri, agendo da catalizzatore per progetti con una dimensione complessiva di oltre 10 miliardi. Marguerite gestisce anche Marguerite Pantheon SCSp, un veicolo di investimento interamente posseduto da un pool di fondi e conti gestiti da Pantheon, un investitore globale in fondi privati. Marguerite Pantheon SCSp è stato istituito per acquisire un portafoglio di attività nelle energie rinnovabili e basate su concessioni dal Fondo Marguerite.
L’investitore francese nelle infrastrutture ha una duratura partnership in Italia con F2i sgr, avendo costituito Irideos, polo italiano ICT nato nel maggio 2018 dall’aggregazione di Infracom, KPNQWest Italia, MC-link, Enter e BigTLC, tutte controllate tlc di F2i sgr e del fondo Marguerite (si veda altro articolo di BeBeez) e avendo poi concluso nel novembre 2020 il processo di integrazione delle realtà acquisite negli ultimi anni con la fusione per incorporazione di Clouditalia e della sua controllata Noitel Italia (si veda altro articolo di BeBeez).
In Italia Marguerite ha investito anche in Pedemontana Veneta, nel 2017 (si veda altro articolo di BeBeez); in City Green Light, società alla quale il gruppo Gemmo ha conferito il ramo d’azienda “pubblica illuminazione”, nel 2018 insieme a Fondo Italiano per l’Efficienza Energetica (si veda altro articolo di BeBeez); e nel progetto di Italgas per la realizzazione delle reti di distribuzione del gas naturale in Sardegna, nel 2019, entrando nell’azionariato di Medea e Medea Newco, le società del gruppo Italgas che operano sull’isola nell’ambito rispettivamente della distribuzione e della vendita di gas (si veda qui il comunicato stampa di allora).