Le holding di partecipazioni Smart Capital e PFH Palladio Holding saranno cornerstone investor per complessivi 4,2 milioni di euro nella quotazione all’Aim Italia di Ala spa (acronimo di Advanced Logistics for Aerospace). La società, oggi controllata al 100% dalla holding AIP Italia spa che fa capo al presidente Fulvio Scannapieco e al vicepresidente Vittorio Genna, è attiva nella logistica integrata della componentistica eronautica e aerospaziale, sia in ambito civile che militare (si veda qui il comunicato stampa).
L’investimento da parte di Smart Capital e PFH Palladio Holding è caratterizzato tra l’altro dalla presenza di impegni di lock-up della durata di 12 mesi in capo agli investitori, ed è espressione della volontà degli stessi di sostenere nel tempo l’azienda nell’attuazione di un ambizioso piano di crescita e diversificazione, sia per via organica sia per acquisizioni, che potrebbe portare in futuro, ove ne sussistano i presupposti, alla quotazione sul Mercato Telematico Azionario.
In vista della quotazione, lo scorso 25 giugno Ala spa ha depositato presso Borsa Italiana la comunicazione di pre-ammissione alle negoziazioni. Maggiori informazioni circa l’iter e i tempi di ammissione all’Aim Italia saranno rese note entro questa settimana.
Ala spa, oltre 30 anni di storia, è il principale operatore italiano e il settimo a livello mondiale nella logistica per aerospazio e difesa, inclusi impianti e attrezzature utilizzate dal personale delle linee di produzione e delle attività manutentive connesse. La società interagisce con 1.300 fornitori, ha clienti in 40 paesi e conta 260 dipendenti.
La società lo scorso aprile ha aperto un nuovo ufficio nel sud della California (si veda qui il comunicato stampa) e nel gennaio scorso la nuova sede e centro di distribuzione francesi a Tolosa, in prossimità degli stabilimenti Airbus (si veda qui il comunicato stampa). Nel dicembre scorso Cerved ha incrementato il suo rating sull’azienda da B1.2 a B1.1 (si veda qui il comunicato stampa). Nel 2020 il gruppo Ala malgrado il Covid ha registrato un’ulteriore crescita rispetto a un 2019 già molto positivo: valore della produzione di 136,8 milioni rispetto a 135 (che già rappresentava un +13,8% sul 2018), incremento a doppia cifra dell’ebitda (+10,8%) a 13 milioni, e dell’ebit (+17,2%), a 10,5 milioni.
Fulvio Scannapieco e Vittorio Genna, rispettivamente presidente e vicepresidente nonché azionisti di riferimento di Ala, hanno affermato: “La quotazione è una tappa fondamentale per il futuro di Ala e l’impegno di due investitori così prestigiosi è un’ importante conferma del nostro progetto di espansione organica e attraverso acquisizioni, rivolto a consolidare la nostra leadership nella logistica integrata e nella distribuzione di componentistica nell’aerospazio e difesa e a proseguire la strategia di diversificazione e di crescita nei nuovi mercati, il ferroviario, l’energetico e il navale”.
Per Smart Capital spa si tratta del primo investimento. Lanciata lo scorso maggio, è una holding di partecipazione finanziaria di tipo “permanent capital” specializzata in investimenti di private equity e di private investment in public equity, con un approccio di gestione attivo e un focus sulle piccole e medie imprese quotate, in fase di pre-quotazione e/o interessate a una futura quotazione. La società è nata per iniziativa del gruppo Agrati, con sede in provincia di Monza e Brianza, uno dei principali produttori mondiali di sistemi di fissaggio nel settore dei componenti per l’industria automobilistica (si veda qui RiparteItalia), e ha l’obiettivo di raccogliere 60 milioni di euro soprattutto tra imprenditori. Tra gli investitori che hanno già aderito al progetto ci sono per esempio la famiglia Anghilleri, proprietaria della siderurgica lecchese Eusider, e la famiglia Dell’Orto, proprietaria dell’omonimo gruppo produttore di componenti per moto e auto. Advisor di Smart Capital nella raccolta di capitali, con la possibilità anche di coinvestire in futuro a fianco della piattaforma milanese, è la Citic (China International Trust and Investment Company) di Hong Kong. Fondatore, presidente e ceo di Smart Capital è Andrea Costantini, vicepresidente esecutivo di Agrati Group, coadiuvato nel ruolo di direttore generale da Andrea Faraggiana, ex Lazard, Rotschild e TIP. Tornando all’operazione Ala, Costantini entrerà nel cda di Ala come consigliere indipendente.
Quanto a PFH, a occuparsi dell’operazione sono Nicola Iorio, direttore generale, ed Elia Kuhnreich, gestore di Palladio Holding. Quest’ultima, guidata da Roberto Meneguzzo, è a sua volta una holding di partecipazioni indipendente con capitale permanente che da oltre 40 anni investe in progetti di sviluppo. Si pone l’obiettivo di accompagnare nel lungo periodo lo sviluppo delle aziende partecipate accelerandone crescita, performance ed innovazione supportando il management nella gestione dell’azienda.
Dopo una profonda riorganizzazione completata esattamente un anno fa, nel luglio 2020 (si veda altro articolo di BeBeez) l’attività di Palladio si esplica su due piani. Il primo è l’investimento in equity, direttamente o attraverso la controllata Vei Capital. In questo ambito l’operazione più recente è stato l’investimento nel 5,08% di Aedes siiq partecipando all’aumento di capitale varato lo scorso febbraio dalla società quotata a Piazza Affari a 0,19 euro per azione, per un massimo di poco meno di 50 milioni di euro, e che si è concluso lo scorso aprile con una raccolta di 45,7 milioni (si veda altro articolo di BeBeez)
Il secondo business consiste nell’investimento nelle energie rinnovabili e nel cleantech , tramite il veicolo VeiGreen. L’ultima operazione, che risale solo a pochi giorni fa, è il rifinanziamento con 150 milioni di euro di un portafoglio di 44 impianti fotovoltaici situati in Italia, dalla capacità totale di circa 50 MW (si veda altro articolo di BeBeez). da parte di ForVEI II, joint venture fra Foresight Group e VEI Green II srl. Quest’ultima è una società di investimento, sempre controllata da Palladio, dedicata alle energie rinnovabili. Il veicolo, che ha annunciato il primo closing a 90 milioni di euro, ha un target complessivo di raccolta di 120 milioni. Tra i sottoscrittori rientrano NWS Holdings Limited, conglomerata che fa capo alla famiglia Chow Tai Fook di Hong Kong (si veda altro articolo di BeBeez), e il family office FinCarl.