![Sir Rocco Forte](https://bebeez.it/wp-content/blogs.dir/5825/files/2014/11/roccoforte.jpg)
Il Fondo Strategico Italiano ha annunciato venerdì 7 novembre l’ingresso con il 23% nel capitale del Gruppo Rocco Forte Hotel (scarica qui il comunicato stampa).
L’operazione prevede che Fondo Strategico e Fsi Investimenti (la società detenuta per circa 77% da Fsi e per circa 23% da Kuwait Investment Authority, si veda altro articolo di BeBeez) sottoscrivano un aumento di capitale da 60 milioni di sterline (circa 76 milioni di euro) nel gruppo britannico, che per il resto rimarrà di proprietà di Sir Rocco Forte, figlio del defunto magnate degli hotel, Charles Forte, che partendo da un solo bar aperto agli inizi del ‘900 in Scozia era arrivato negli anni ’80 a possedere un impero di 800 alberghi e 1.200 ristoranti.
Il Fsi punta a finanziare lo sviluppo ulteriore del gruppo britannico, che prevede un focus particolare sull’Italia, in particolare in Sicilia, a Venezia, Milano e Napoli, e che in futuro vedrà come coinvestitore sul fronte immobiliare il nuovo Fondo Investimenti per il Turismo (Fit) lanciato sempre venerdì 7 novembre dalla Cassa Depositi e Prestiti tramite Cdp Investimenti sgr, la società di gestione di fondi immobiliari controllata al 70% dalla Cdp e per il 15% ciascuna dall’Acri e dall’Abi. In sostanza, Rocco Forte tenderà sempre più a essere gestore, mentre ad acquistare gli immobili ci penserà il Fit.
Già oggi Rocco Forte Hotels è uno dei principali operatori mondiali nella gestione di alberghi a cinque stelle, è presente a Roma, Firenze e in Sicilia e l’Italia è il primo Paese per fatturato, visto che, secondo quanto riferito da MF-Milano Finanza sabato 8 novembre, rappresenta il 32% dei 181 milioni di sterline di ricavi complessivi del gruppo dell’anno 2013-2014 (l’esercizio chiude a fine aprile), contro il 27% della Germania, il 24% del Regno Unito, il 10% della Russia e il 7% del Belgio. Non solo. Anche la redditività italiana è particolarmente buona, con l’Italia che contribuisce al 34% dell’ebitda (29,5 milioni di sterline in totale), contro il 39% del Regno Unito, il 10% di Germania e Russia e il 7% del Belgio. E gli occupati in Italia sono 600 su 2.200 in totale. Il debito finanziario netto del gruppo era di 183,3 milioni a fine aprile, a fronte soprattutto dei finanziamenti contratti per l’acquisto degli immobili.
A oggi il gruppo gestisce 11 hotel in Italia (il Verdura Resort a Sciacca in Sicilia, l’Hotel de Russie a Roma e l’Hotel Savoy a Firenze), Germania, Regno Unito, Russia e Belgio. «La partnership con il Gruppo Rocco Forte Hotels è il primo passo concreto nello sviluppo del settore turistico italiano da parte di Fsi», ha commentato l’amministratore delegato di Fsi, Maurizio Tamagnini, sottolineando che «l’Italia ha un enorme potenziale di attrazione turistica, di valorizzazione del proprio patrimonio artistico-culturale e di conseguente sviluppo a livello di indotto e occupazione».
L’iniziativa di Fsi si inserisce nella più ampia strategia di Cdp di creare un polo del turismo italiano. In questo ambito, Cdp Investimenti sgr ha istituito appunto il Fit, con una dotazione iniziale che, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, ammonta a circa 500 milioni di euro. «Il Fit opererà in sinergia con altri investitori istituzionali e in particolare con il Fondo Valorizzazioni Immobiliari», spiega Marco Sangiorgio, ad di Cdp sgr, che aggiunge: «Partiamo con un apporto di 4 immobili Fiv localizzati a Venezia, Bergamo e nelle province di Verona e Torino per un valore complessivo, una volta riqualificati in chiave turistico-ricettiva, di circa 90 milioni di euro».
La nota congiunta FSI-Cdp si precisa che “altri immobili che presentino caratteristiche coerenti con la destinazione turistico-alberghiera potranno essere apportati in futuro da parte degli operatori”, un riferimento che, secondo quanto riferito da MF-Milano Finanza, sempre sabato 8 novembre in un articolo dedicato alle sofferenze bancarie, lascia spazio alle banche per apportare al fondo gli immobili a garanzia di mutui in distress nei loro portafogli.