Maurizio Tamagnini, amministratore delegato del Fondo Strategico Italiano controllato dalla Cassa Depositi e Prestiti, è stato nominato presidente del consiglio di sorveglianza di StMicroelectronics, il colosso italo-francese leader globale nel settore dei semiconduttori, che ha chiuso l’esercizio 2013 con un giro d’affari per 8,08 miliardi di dollari e che a Piazza Affari capitalizza circa 6,5 miliardi di euro. Lo ha annunciato venerdì 13 giugno la stessa StM, contestualmente alla nomina del francese Didier Lombard a vicepresidente dello stesso consiglio di sorveglianza (scarica qui il comunicato).
La nomina di Tamagnini, scrive MF-Milano Finanza sabato 14 giugno, va interpretata come un segnale del fatto che il governo italiano ha deciso di rifocalizzarsi su quella che è una sua partecipata strategica. Il ministero dell’Economia italiano infatti insieme con governo francese controlla al 50% la holding Sth (alla quale a sua volta fa capo il 28% del capitale di StMicrolectronics) e ne è l’azionista principale.
Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, l’idea di fondo è che per StM ci sia all’orizzonte un’importante acquisizione, che potrebbe concretizzarsi nei prossimi mesi, e in questa operazione il governo italiano vuole giocare tutte le carte a sua disposizione, dotando StMicrolectronics della finanza necessaria a condurre l’operazione. E la nuova finanza arriverà con ogni probabilità tramite un investimento del Fondo Strategico Italiano guidato appunto da Tamagnini e controllato dalla Cdp.