Gruppo Florence, primo polo produttivo per l’abbigliamento di lusso in Italia, promosso da Vam Investments, Fondo Italiano d’Investimento sgr e Italmobiliare, ha acquisito la quota di controllo di Manifatture Cesari, azienda di Città di Castello (Perugia) specializzata nella produzione di abbigliamento in jersey dal 1988. L’operazione è stata finanziata da un aumento di capitale e dall’investimento in Gruppo Florence da parte della famiglia Romolini, fondatrice di Manifatture Cesari (si veda qui il comunicato stampa). Ad assistere i venditori è stato lo studio legale Hogan lovells, mentre il gruppo Florence è stato affiancato da DWF.
Manifatture Cesari si aggiunge alle tre aziende fondatrici nell’ottobre 2020 del Gruppo Florence: Giuntini, leader nell’outerwear e tessuto leggero; Ciemmeci, prestigioso produttore di capi in pelle e pellicce e Mely’s, eccellenza nel segmento della maglieria (si veda altro articolo di BeBeez). Primo polo della filiera del tessile italiana, il Gruppo Florence è controllato per circa il 65% dal consorzio guidato da Vam Investments, Fondo Italiano d’Investimento (tramite Fondo Italiano Consolidamento e Crescita – FICC), Italmobiliare e per il restante 35% dalle famiglie Giuntini, Capezzuoli, Maltinti, Ciampolini e Sanarelli, ai quali oggi si aggiungono appunto i Romolini. Il gruppo impiega oltre 700 dipendenti.
Manifatture Cesari, fondata nel 1988 da Stefano Romolini ed Erika Cesari, tratta il jersey coprendo tutto il processo di realizzazione, dallo sviluppo del prodotto all’industrializzazione, dalla confezione alla lavorazione e decorazione del prodotto finito. Manifatture Cesari si contraddistingue per un modello di produzione fortemente integrato in tutte le sue fasi e questo permette di garantire un elevatissimo livello di servizio, sia nella fase creativa, che durante la produzione. La società è dotata internamente di un ufficio CAD e 3D, di un reparto taglio e di un reparto stiro, oltre che di tre società controllate, di cui due (Romolini srl e Max Conf srl) dedicate alla confezione, e una (Red Pixel srl) che si occupa della decorazione del prodotto finito (applicazioni, ricami, strass, alta frequenza, e roll to roll), valore aggiunto fondamentale per la categoria di prodotto jersey.
L’azienda è molto digitalizzata ed è in grado di condividere con il cliente una simulazione del prodotto in 3D utilizzando un avatar personalizzato sulla base delle specifiche misure del cliente, sia per la grafica che per il modello. Il passaggio dalla progettazione al taglio avviene in modalità digitale, utilizzando una macchina di ultima generazione dotata di intelligenza artificiale. Inoltre, negli anni l’azienda ha sviluppato una notevole esperienza specifica sulla lavorazione delle materie prime, dalla realizzazione del tessuto partendo dalla rocca di filato, alla lavorazione della stessa utilizzando tecniche di stampa all over tradizionale e digitale (sublimatico e floccatura).
Manifattura Cesari ha chiuso il 2019 con ricavi per 15,1 milioni di euro, un ebitda di 3,2 milioni e una liquidità netta di 2,93 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus).
Stefano Romolini, ceo di Manifatture Cesari, ha commentato così l’acquisizione: “Le nostre quattro aziende (Manifatture Cesari srl, Romolini srl, Max Conf srl e Red Pixel srl) che si uniscono oggi a Gruppo Florence, possono contare su processi totalmente integrati gestiti da oltre 100 dipendenti che operano all’interno di una superficie complessiva di circa 7.000 metri quadrati”.
Attila Kiss, ceo del Gruppo Florence, ha dichiarato:”Grazie all’ingresso di Manifatture Cesari, Gruppo Florence si arricchisce, non solo di nuove competenze tecniche e capacità creative, ma soprattutto di valori quali la cura per il dettaglio e l’attenzione all’innovazione, necessari per eccellere in una categoria di prodotto come il jersey, solo apparentemente semplice. Il gruppo continua il suo percorso di crescita a supporto delle numerose piccole/medie aziende della manifattura italiana che hanno particolare bisogno di rimanere snelle e pro-attive, ma nello stesso tempo devono elevare il livello di servizio offerto ai brand per competere in un contesto di concorrenza sempre più sfidante. L’aggregazione di queste aziende tipicamente familiari, a beneficio dell’intero sistema moda, garantisce solidità e continuità a un sistema di filiera che a oggi risulta ancora troppo fragile”.
Francesco Trapani, presidente del Gruppo Florence ed ex ceo di Bulgari, ha aggiunto: “Con l’ingresso di Manifatture Cesari, specializzata nella lavorazione del jersey, si aggiunge un ulteriore partner fondamentale al nostro disegno iniziale, che intende coprire l’intera gamma di categorie che compongono una tipica collezione di abbigliamento. Stiamo lavorando su ulteriori accordi con altri imprenditori che si uniranno al Gruppo Florence, con l’obiettivo di beneficiare delle sinergie che derivano dall’aggregazione. La mission di Gruppo Florence è infatti quella di salvaguardare il know-how tecnico-culturale delle aziende del Made in Italy, assicurando un futuro sostenibile alle piccole/medie aziende familiari”.
Si rafforza così il progetto industriale di Gruppo Florence, lanciato nell’ottobre 2020, che mira a sviluppare una piattaforma leader anche a livello internazionale nella fornitura di prodotti made in Italy di alta manifattura per i più importanti brand della moda, facendo leva sulle caratteristiche che da sempre definiscono il successo delle aziende familiari della tradizione artigianale italiana, quali l’alta qualità del prodotto offerto a prezzi competitivi e la capacità di garantire flessibilità nei tempi di consegna e nelle soluzioni impiegate. Grazie all’utilizzo di processi e macchinari digitali sempre più innovativi, Gruppo Florence non è solo una piattaforma produttiva, ma anche un centro di conoscenza creativa e di capacità realizzativa in grado di offrire ai propri clienti tutte le competenze necessarie a garantire i massimi livelli di sostenibilità del business, proteggendo i brand da qualsiasi rischio reputazionale.
Vam Investments e Francesco Trapani stanno lavorando intanto anche a un’altra iniziativa nel settore moda e lusso: una Spac da 300-400 milioni di euro, da quotare a Euronext Amsterdam. Le società target della Spac saranno aziende dei beni di consumo di alta gamma, dal beauty, al lusso, al retail, ubicate nell’area euro, nel Regno Unito e in Svizzera. La nuova Spac conterrà Vam nella ragione sociale (si veda altro articolo di BeBeez).