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Isem, società di Vigevano(Milano) attiva nel packaging di lusso per prodotti come champagne, profumi e cosmetica, è contesa tra investitori di private equity e gruppi industriali. Secondo Il Sole 24 Ore, infatti, in pole position in un’asta coordinata dall’advisor finanziario Lincoln International, con Deloitte incaricata della vendor due diligence, ci sarebbero la multinazionale austriaca Mayr Melnhof Packaging e il gruppo tedesco Verpack, oltre che una batteria di fondi, tra i quali Peninsula Capital e Waterland (attraverso la società tedesca partecipata Leupold). L’intera società viene valutata attorno agli 85 milioni di euro, sulla abase di un ebitda stimato per il 2021 di 9,5 milioni.
Nato nel 1949, il gruppo Isem oggi è leader nel mercato europeo nelle scatole rigide di lusso per la profumeria, la cosmetica e lo champagne, con clienti primari quali il gruppo Coty, l’Oreàl, Shiseido, LVMH. Dai primi anni 2000, ha aggiunto il servizio “Full Service” che consente di completare la fornitura di prodotti di lusso con l’inserimento, al loro interno, di componenti di proprietà dei clienti come profumi, creme e gadget.
Nel 2018 avevano rilevato il 100% delle quote della società l’amministratore delegato Francesco Pintucci (ex Argos Soditic, che dal 2009 si è occupato personalmente della gestione di alcune partecipazioni del fondo APE, veicolo di private equity di Banca Arner, tra cui appunto quella in Isem, si veda altro articolo di BeBeez), unitamente ad alcuni investitori finanziari a lui vicini e ai precedenti soci di minoranza della società ed ex fondatori, famiglie Galbiati e Stangalino. Il gruppo di investitori aveva proceduto contestualmente anche alla sottoscrizione di un aumento di capitale per 2 milioni di euro, per rafforzarne la patrimonializzazione, anche in vista dell’imminente acquisizione di Grafiche Bramucci, a sua volta attiva nel packaging di lusso italiano. A vendere Isem era stato appunto il fondo APE di Banca Arner, che aveva acquistato la partecipazione nel 2008.
Ricordiamo che quello del packaging dei prodotti del settore lusso e cosmetica è un settore considerato particolarmente attraente dai fondi negli ultimi tempi. Segnaliamo per esempio che lo scorso agosto Fedrigoni, produttore italiano di carte speciali ed etichette controllato dalla fine del 2017 da Bain Capital (si veda altro articolo di BeBeez), ha acquisito il 70% di una newco che produrrà soluzioni in cellulosa termoformata. La newco è uno spin-off del business di Tecnoform dedicato allo sviluppo di prodotti innovativi per il packaging, in grado di sostituire la plastica con la cellulosa termoformata e produrrà elementi di packaging per cosmetici e profumi di alta gamma (si veda altro articolo di BeBeez). Sempre lo scorso agosto i fondi di Armònia sgr e Azimut Libera Impresa sgr hanno vinto l’asta per Induplast, una delle principali aziende italiane attive nel packaging rigido rivolto ai mercati del personal care, della cosmetica e della farmaceutica controllata da Europe Capital tramite il fondo Europe Capital Partners VI (si veda altro articolo di BeBeez). Nell’agosto 2020, invece, Lumson, società leader del packaging per la cosmetica, partecipato dal fondo FSI, e Pibiplast, allora partecipata dai fondi L-Catterton e Ambienta, azienda leader da oltre 60 anni nella progettazione e produzione di packaging primario in plastica per i settori cosmetico e del personal care, si sono uniti per dare luogo al leader italiano nel packaging per la cosmetica (L-Catterton ha reinvestito in Lumson, mentre Ambienta era uscito), con obiettivo la quotazione a Piazza Affari nel medio periodo (si veda altro articolo di BeBeez). Infine ricordiamo che lo scorso dicembre ilTribunale di Varese ha omologato la procedura di concordato preventivo di Inca (Industria Nazionale Cosmetici e Affini) spa, società con sede a Porto Valtravaglia (Varese), specializzata nel packaging primario in alluminio e in plastica per le fragranze, la cosmetica e lo skin-care, la cui controllata Inca Cosmetici srl nel gennaio 2020 era stata rilevata in asta da Angelomario Moratti business angel e secondogenito del presidente di Saras, Massimo (si veda altro articolo di BeBeez).