Il titolo di Kraft-Heinz ha perso in un giorno tra il 21 e il 22 febbraio circa il 27% a Wall Street, dopo aver annunciato un bilancio in perdita per 12,6 miliardi di dollari e un’indagine della Sec su alcune pratiche commerciali del colosso alimentare Usa (si veda qui il comunicato stampa), a seguito di svalutazioni per ben 15,4 miliardi di dollari dei più noti marchi del grupp: per 8,3 miliardi relativi ai brand di Kraft e Oscar Mayer e per 7,1 miliardi relativi all’avviamento delle attività retail. dei surgelati in Nord America.
A essere colpiti sono quindi i marchi più noti che vanno dalla maionese e dal ketchup Heinz fino al formaggio Philadelphia e ai biscotti e omogeneizzati Plasmon, in difficoltà per i cambiamenti di gusti dei consumatori.
Sarà forse anche per questo che il colosso Usa controllato dalla Berkshire Hathaway di Warren Buffet (26,7%) e dalla holding di investimento brasiliana 3G Capital di Jorge Paulo Lemann (22,15%) ora ha deciso di vendere alcuni di quei marchi e in particolare di vendere il marchio italiano Plasmon. Come riferito ieri da Il Sole 24 Ore, secondo cui Plasmon potrebbe valere oltre 700 milioni di euro. Le attività di Plasmon, che in Italia produce nello stabilimento di Latina, dopo aver venduto nell’ottobre 2015 quello di Ozzano Taro (Parma) al gruppo Newlat dell’imprenditore salernitano-svizzero Angelo Mastrolia (si veda altro articolo di BeBeez). Plasmon genera ricavi per circa 200 milioni e un ebitda di circa 50 milioni.
Il dossier, ovviamente, richiamerà i più grandi fondi di private equity internazionali con esperienza nei prodotti consumer e già circolano i nomi di Advent, Permira, Lion Capital , BC Partners, ma anche di Investindustrial. Secondo quanto riportato anche da Mergermarket, Kraft-Heinz ha già affidato un incarico per la vendita a JP Morgan e gli information memorandum dovrebbero essere distribuiti a breve.