La scorsa settimana sono state inviate le offerte vincolanti per Tassoni, famoso produttore italiano di cedrata, messo in vendita dalla famiglia Redini. La società, valutata circa 20 milioni di euro, è assistita nell’asta dall’advisor Equita. Lo riferisce Il Sole 24 Ore, secondo cui le prime manifestazioni di interesse per Tassoni sono arrivate già a inizio 2021.
Nata nel 1793 come spezieria, Cedral Tassoni è un’azienda italiana con sede a Salò, sulla riva bresciana del Lago di Garda, dove ancora oggi ci sono gli uffici e lo stabilimento produttivo. Paolo Amadei aveva acquistato la farmacia nel 1884 e le aveva dato un carattere industriale, dividendo la distilleria dalla farmacia dando così vita e impulso alla Cedral Tassoni. Nel 1921 era subentrato Carlo Amadei, figlio di Paolo, e l’azienda era entrata in una nuova fase di espansione. Carlo Amadei aveva creato un nuovo prodotto, la Cedrata Tassoni, che fu accolta con entusiasmo dal mercato. Nel 1966 era subentrata nella gestione Ornella Amadei, figlia di Carlo. L’azienda aveva rinnovato la propria comunicazione attraverso la pubblicità su grandi quotidiani e periodici, fino alle apparizioni televisive con i caroselli di Mina negli anni ’70.
Nel 2009 il testimone era passato alla figlia Michela Redini, che aveva avviato un programma di rinnovamento dell’azienda attraverso l’ampliamento del portafoglio prodotti, l’avvicinamento a nuovi target di consumatori, la proposizione del concetto di “miscelazione” dei prodotti Tassoni e l’espansione all’estero. Sotto la sua guida, Cedral Tassoni aveva aperto nuovi mercati e canali di distribuzione, aggiungendo nuovi prodotti al suo listino, diviso oggi tra bibite, sciroppi analcolici e spiriti. Dal 2014 Tassoni ha introdotto sul mercato nuove bibite diventate best seller: Tonica Superfine Tassoni con aroma naturale di cedro, seguita poi dalla linea Fiori e Frutti. Nel 2019 la linea Fiori e Frutti è diventata biologica e sono nate la Tonica con i Limoni del Garda e la Soda Water. Tassoni, con sede legale a Brescia e stabilimento a Salò, è tuttora guidata da Michela Redini. L’azienda ha chiuso il 2019 con ricavi per 9,9 milioni di euro, un ebitda di 1,7 milioni e una liquidità netta di 3,1 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus).
Tra gli interessati al dossier Tassoni, rientrano: Royal Unibrew, Refresco, Lunelli e La Galvanina. Royal Unibrew è noto produttore di bevande ma soprattutto di birra, nato nel 1989 dall’unione dei birrifici Faxe, Ceres e Thor. Nel 2017 ha rilevato da Campari i marchi Lemonsoda, Oransoda, Pelmosoda e Mojito Soda, raggruppate sotto il marchio Freedea, e la gamma di prodotti Crodo. Il gruppo italiano Lunelli possiede gli spumanti Ferrari e l’acqua minerale Surgiva. La Galvanina è marchio di acque e bevande controllato dal private equity Riverside Company dal giugno 2019 (si veda altro articolo di BeBeez). A vendere era stata la famiglia Mini, che ha mantenuto una minoranza. Il Cavaliere Rino Mini è diventato contestualmente presidente onorario di Galvanina. Si dice che Galvanina sia stata valutata attorno agli 80 milioni di euro, pari a 8 volte l’ebitda del 2018. La società vanta oltre 70 anni di esperienza nell’imbottigliamento su larga scala di acqua minerale e nella produzione di bibite a marchio proprio e private label. Vende i suoi prodotti a una clientela globale in più di 35 paesi.
Refresco è una multinazionale olandese che vanta un portafoglio prodotti che include acque minerali, bevande gassate, tè, bevande sportive e isotoniche e succhi di frutta. Il suo portafoglio clienti include i maggiori rivenditori nazionali e internazionali e grandi aziende di marca. La sua società italiana ha sedi a Caslino al Piano (Como), Quarona Sesia (Vercelli), San Carlo Spinone (Bergamo), Sulmona (l’Aquila) e Recoaro Terme (Vicenza). Nel 2004 3i aveva finanziato l’Mbo di Refresco, sulla base di una valutazione del gruppo di 240 milioni di euro. Il fondo era poi uscito dall’investimento nel 2006, vendendo Refresco a un consorzio composto da Kaupthing Bank, FL Group e Vifilfell Bottling Group per 463 milioni (si veda qui il comunicato stampa). Sempre 3i vi aveva investito di nuovo nel 2010, comprando il 20% per 21 milioni di sterline in aumento di capitale e con un impegno a investire successivamente altri 26 milioni di sterline (si veda qui l’annual report 2010 di 3i). Refresco nel 2011 aveva comprato da Trilantic Capital Partners Spumador, azienda leader nella produzione di bevande gassate a marchio commerciale e acqua minerale (si veda qui il comunicato stampa di allora). Refresco nell’aprile 2013 si era fusa con la britannica Gerber Emig (si veda altro articolo di BeBeez) ed era stata poi quotata da 3i su Euronext nel 2015 (si veda altro articolo di BeBeez). Nel marzo 2017 Refresco comprato le acque minerali Recoaro per 6,3 milioni di euro (si veda qui l’Annual report 2017 di Refresco). Il fondo Pai Europe VII di Pai Partners, in consorzio con Cubalibre Holding, nel 2018 ha acquisito il 97,4% di Refresco e l’ha delistata (si veda qui il comunicato stampa). Nel dicembre 2019 Refresco ha acquistato il marchio Beltè dal Gruppo San Pellegrino (si veda altro articolo di BeBeez).