La società svizzera Immobiliare Orizzonte ha trascinato in tribunale il gestore immobiliare americano Hines. Il pomo della discordia è il complesso immobiliare Porta Vittoria di Milano, per cui entrambe le società hanno firmato un contratto preliminare di acquisto (si veda qui il comunicato stampa).
Da un lato, il gestore americano ha fatto un’offerta per rilevarlo lo scorso settembre dal fondo Niche, gestito da Prelios sgr (si veda altro articolo di BeBeez). Dall’altro lato, la società immobiliare svizzera ha raccolto 140 milioni di euro come equity da investitori elvetici per far fronte all’acquisto del complesso immobiliare milanese e rivendica di aver firmato prima di Hines un contratto preliminare di vendita. Immobiliare Orizzonte ha pertanto intentato una causa contro Hines, fondata sull’art. 2932 cc (si veda qui l’ispezione telematica sull’immobile dell’Agenzia delle Entrate, da cui risultano la causa, il numero di registro e trascrizione). Ciononostante, Hines, finanziata nell’operazione di acquisto da un pool di banche con a capofila Banca Intesa, sembra intenzionata comunque a procedere alla finalizzazione dell’acquisizione del complesso immobiliare.
Porta Vittoria, che dovrebbe valere circa 200 milioni di euro, si sviluppa su una superficie complessiva di 139 mila mq ed è situata a pochi chilometri dal centro di Milano, tra viale Umbria, via Monte Ortigara e via Cervignano. Lo scorso settembre è stato aperto il cantiere per realizzare il parco pubblico, che sarà la continuazione di Largo Marinai d’Italia, al quale andrà aggiunto un importante complesso sportivo. Sono questi gli oneri che il proprietario è chiamato a realizzare prima di definire completato lo sviluppo. Il progetto include 23.000 mq destinati al residenziale, circa 24.000 mq di strutture ricettive e di servizio tra cui un hotel, una galleria commerciale e un’area fitness, oltre a box e parcheggi. Le case oggi sono completate, si tratta in tutto di oltre 160 appartamenti. Dopo la realizzazione delle opere appena avviate, si potrà procedere alla commercializzazione delle residenze. Prelios l’anno scorso ha avviato i lavori per realizzare il nuovo parco pubblico, che dovrebbe essere pronto entro la primavera del 2021 (si veda qui il comunicato stampa). Il nuovo parco rientra nell’ambito del Programma Integrato di Intervento per la riqualificazione delle aree dell’ex scalo ferroviario di Porta Vittoria.
Ricordiamo che il fondo Niche era stato costituito da Prelios nel 2018, dopo l’acquisizione di Porta Vittoria spa, la società riconducibile all’immobiliarista Danilo Coppola, da parte di York Capital Global Advisors, che è il principale quotista del fondo (si veda altro articolo di BeBeez). Anche Banco Bpm fa parte dei quotisti, perché quando è stato avanzato il concordato fallimentare la banca aveva mantenuto il debito sostenibile sul fondo, mentre il debito in eccesso era stato convertito in equity (quote di classe B del fondo stesso). Il fondo Niche era subentrato nell’ottobre 2018 quale assuntore nella proposta presentata dalla Progetto Vittoria Real Estate spa, interamente partecipata da York Capital Management Global Advisors. Il fondo si era accollato allora anche il debito ipotecario verso Banco Bpm, con York che a suo tempo aveva battuto i concorrenti come per esempio Algebris (si veda altro articolo di BeBeez).
L’asta per gli attivi di Porta Vittoria spa si era tenuta nel maggio 2018 con un prezzo base di 120 milioni di euro (si veda qui il Decreto del Tribunale). A dicembre 2018 era stata ufficializzata la ripresa dei lavori in un incontro al quale erano presenti: Pierfrancesco Maran, Assessore a Urbanistica, Verde e Agricoltura del Comune di Milano, Angelo Ventura amministratore unico di Progetto Vittoria Real Estate, gli architetti Fabio Nonis e Paola Berlanda e Andrea Cornetti, direttore generale di Prelios sgr (si veda qui il comunicato stampa).
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