Microtest, azienda costruttrice di macchine per il testing dei semiconduttori, controllata dall’aprile 2022 al 60% dal fondo Xenon Private Equity VII (si veda altro articolo di BeBeez), ha lanciato un’opa per l’acquisizione di RoodMicrotec, azienda dei semiconduttori quotata alla Borsa di Amsterdam (si veda qui il comunicato stampa). L’operazione, che prevede un prezzo complessivo di 28,9 milioni, dovrebbe realizzarsi nel quarto trimestre di quest’anno.
L’opa segue l’acquisizione a fine maggio di un’altra azienda olandese, Test Inspire, attiva nel medesimo settore dei semiconduttori e riconosciuta per il know-how altamente specializzato nella realizzazione di strumentazione di misura elettronica(si veda altro articolo di BeBeez).
Nel dettaglio, l’offerta pubblica, che sarà lanciata da Microtest interamente in contanti, prevede un corrispettivo di 0,35 euro per ogni azione di RoodMicrotec, con una prima bozza del memorandum d’offerta che dovrebbe essere presentata già il mese prossimo. Il prezzo di acquisto, si legge nella nota congiunta diffusa ieri dalle società, è superiore di circa il 35,7% rispetto a quello di chiusura in Borsa del titolo della società olandese del 12 giugno scorso, pari a 0,25 euro per azione, e circa il 49,5%, il 54,9% e il 61,0% in più rispetto al prezzo medio ponderato per il volume di azioni negli ultimi tre, sei e dodici mesi solari.
L’offerta è sostenuta da diversi azionisti rilevanti e detentori di warrant di RoodMicrotec, che rappresentano complessivamente circa il 24,8% delle azioni alla chiusura dell’offerta (su base diluita, assumendo che tutti i warrant siano esercitati immediatamente prima della chiusura dell’Offerta). Ciascun azionista di riferimento, così come i detentori di warrant, si sono quindi impegnati, irrevocabilmente, nei confronti di Microtest a sostenere l’offerta cedendo quanto in possesso (immediatamente prima della chiusura dell’offerta).
Ad affiancare Microtest nell’operazione sono l’advisor finanziario Rothschild & Co e l’advisor legale Linklaters, mentre Axeco Corporate Finance ha affiancato RoodMicrotec sul fronte finanziario e Bird & Bird (Netherlands) su quello legale.
Con oltre 50 anni di esperienza nell’industria dei semiconduttori e dell’elettronica, RoodMicrotec è un’azienda specializzata nella fornitura di semiconduttori e nei servizi di qualità. Partner apprezzato da molte aziende in tutto il mondo, offre soluzioni “chiavi in mano” soddisfacendo gli standard qualitativi dei settori automobilistico, industriale, sanitario e aerospaziale. Il gruppo ha sede a Deventer, nei Paesi Bassi, con uffici a Nördlingen e Stoccarda, in Germania. Nel 2022 il suo fatturato è stato di 16,5 milioni e l’ebitda pari a 3,9 milioni (si vedano qui i risultati di bilancio).
Martin Sallenhag, ceo of RoodMicrotec, ha commentato: “RoodMicrotec ha ottenuto molti risultati negli ultimi anni: abbiamo aggiunto nuovi clienti, ampliato gli impegni con i clienti attuali, aumentato i ricavi e migliorato il bilancio. Ora siamo ben posizionati per il prossimo passo nella costruzione di un’azienda più grande e più efficiente. Per poterlo fare, è necessario far parte di un’entità più grande per sfruttare le economie di scala e una posizione migliore nei confronti di clienti e fornitori. La fusione con Microtest e il piano di espansione fornito da Xenon metteranno la nuova entità in una posizione molto forte per essere un attore importante nel mercato in crescita in Europa”.
Franco Prestigiacomo, presidente di Microtest e amministratore delegato di Xenon, ha aggiunto: “Insieme agli amministratori delegati di Microtest, Giuseppe Amelio e Moreno Lupi, siamo impegnati a definire un percorso chiaro per la nostra strategia di internazionalizzazione, che è solo all’inizio. Con RoodMicrotec, aggiungiamo un tassello fondamentale alla nostra strategia di crescita, non solo in termini di fatturato, ma anche di scala. Vogliamo realizzare sinergie per creare un gruppo europeo integrato specializzato in produzione di Ate, Osat e microchip, con l’obiettivo di integrare al meglio le tecnologie di entrambe le aziende, al fine di garantire prestazioni ancora migliori per i nostri clienti, che prevedo aumenteranno in modo significativo dopo la chiusura di questa transazione”.
Microtest, società che ha sede ad Altopascio (Lucca) e vede nel suo capitale accanto a Xenon Private Equity i fondatori e amministratori delegati, Amelio e Lupi (con il 20% ciascuno), segue l’obiettivo di diventare la piattaforma di riferimento in Europa per la realizzazione di sistemi di test e servizio di testing di microchip e wafer di silicio. Il percorso di internazionalizzazione era peraltro iniziato nel 2018, con l’apertura della controllata Microtest Pacific, a Malacca in Malesia.
Fondata nel 1999, grazie a importanti investimenti in ricerca e sviluppo, Microtest ha sviluppato una tecnologia distintiva, in grado di gestire tutte le fasi (design, progettazione, test, affidabilità e qualifica) di wafer di silicio e di microchip, sempre più indispensabili nella vita delle persone, date le innumerevoli applicazioni pratiche che li caratterizzano. In questo modo, è diventata nel corso degli anni il principale operatore del settore in Italia e il partner privilegiato dei leader mondiali nella produzione di microchip e semiconduttori.
La società ha chiuso il 2022 con un forte aumento (+50%) di fatturato, a 32 milioni di euro, e di organico (165 risorse, 60 assunzioni in 12 mesi), con un ebitda margin superiore al 38%, dopo aver chiuso il 2021 con 20,1 milioni di euro di ricavi, un ebitda di 6,9 milioni e liquidità netta per 11,1 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
L’azienda ha attualmente 28 brevetti attivi, che riguardano tutte le fasi di realizzazione dei macchinari e i relativi processi, per offrire ai clienti sistemi innovativi che offrono alta efficienza multi-site, zero footprint, consumo energetico ridotto e costi sostenibili. Il gruppo, inoltre, ha sviluppato collaborazioni con diversi istituti universitari, in particolare con i dipartimenti di ingegneria elettronica delle Università di Pisa e Firenze. Il 63% delle 165 risorse dell’azienda (60 nuove assunzioni nel 2022) sono, infatti, ingegneri, fisici o chimici, con un’età media complessiva di 33 anni. In dodici mesi, i laboratori all’avanguardia di Microtest hanno testato 100 milioni di prodotti, che hanno molteplici applicazioni nella vita quotidiana: dall’automotive alle tecnologie 5G, dai dispositivi medici all’aerospazio.