Forno d’Asolo spa, leader nella pasticceria d’eccellenza surgelata, controllato da BC Partners ha annunciato l’acquisizione di Gelpat Tradition, società di riferimento in Francia per i prodotti pate à choux. L’operazione sarà condotta attraverso (Società italiana Prodotti Alimentari spa (SIPA), controllata di Pasticceria Bindi spa, a sua volta acquisita da Forno d’Asolo nel gennaio 2020 (si veda qui il comunicato stampa).
Gelpat, con sede e stabilimento produttivo a Saint-Auvent, nella regione dell’Haute-Vienne, produce alta pasticceria come le famose éclair. Grazie a questa operazione, il gruppo Forno d’Asolo potrà rafforzarsi sul mercato francese e proseguire nell’espansione internazionale sia in Europa che negli Stati Uniti con l’obiettivo, entro il 2022, di arrivare a generare più del 30% dei ricavi da mercati esteri.
BC Partners, affiancato dal management, aveva rilevato, attraverso Piave Investments sarl, il 100% di Forno d’Asolo nel giugno del 2018, aggiudicandosi l’asta organizzata da 21 Investimenti, che la controllava dal 2014 assieme ai fondi NEIP III e Quadrivio e alla famiglia Gallina, riconoscendo all’azienda un enterprise value di 300 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Dall’acquisizione di Forno d’Asolo nel 2018, BC Partners nel gennaio 2020 ha poi appunto acquisito anche Pasticceria Bindi spa dall’omonima famiglia fondatrice, valutata oltre 200 milioni di euro. Bindi continua a essere gestita da Roberto Sala, direttore generale della società dal 2014, mentre l’ex ceo Attilio Bindi, è rimasto a svolgere funzioni strategiche anche per lo sviluppo dei mercati internazionali (si veda altro articolo di BeBeez).
Con l’aggiunta di Gelpat, sarà ora ampliata l’offerta di gamma del gruppo Forno d’Asolo anche con il lancio di nuove specialità di alta pasticceria francese nei diversi canali distributivi degli oltre 40 mercati presidiati dal gruppo.
Pasticceria Bindi ha chiuso il 2020 con 133,9 milioni di euro di ricavi netti consolidati (da 127,2 milioni nel 2019) , un ebitda di 20,2 milioni (da 15,5 milioni) e un debito finanziario netto di 22,2 milioni (da 24,4 milioni) (si veda qui il report Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Quanto a Forno d’Asolo, ha chiuso il 2020 con 193,5 milioni di euro di ricavi netti consolidati, un ebitda di 8,4 milioni e un debito finanziario netto di 333,8 milioni, rappresentati dal debito a supporto dei due buyout (si veda qui il report Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Ricordiamo che BC Partners in Italia a inizio 2021 aveva concluso l’opa su IMA, azienda leader nel packaging per farmaci e prodotti alimentari, delistandola da da Piazza Affari (si veda altro articolo di BeBeez) e IMA scorso luglio ha poi rilevato la Fasp, società che sviluppa sistemi tecnologici per la fabbricazione di motori elettrici (si veda altro articolo di BeBeez).