Ittinsect – Feed for the Ocean, startup biotech che ha sviluppato un’alternativa sostenibile al mangime per l’acquacoltura, ha chiuso il suo primo round di investimento con una raccolta di 625 mila euro. Al round hanno partecipato CDP Venture Capital sgr, attraverso il Fondo Acceleratori, il fondo norvegese Katapult Ocean, il portoghese Indico Capital Partners, LVenture Group e due angel investor (si veda qui il comunicato stampa).
Il round è la prima tappa del percorso di Ittinsect, che ha l’obiettivo di diventare il punto di riferimento europeo per lo sviluppo di proteine alternative attraverso la valorizzazione di sottoprodotti attraverso processi biotech. Questo investimento si somma a una serie di premi e finanziamenti pubblici da parte, tra gli altri, della Regione Lazio, che portano la raccolta della startup a oltre 750 mila euro. L’azienda, con sede a Roma e attiva a livello nazionale ed europeo, è stata accelerata da ZERO, l’acceleratore cleantech della rete nazionale di CDP lanciato da CDP Venture Capital ed ENI insieme a LVenture Group ed Elis (si veda altro articolo di BeBeez).
Ittinsect produce mangimi ad alta efficienza nutritiva attraverso il trattamento biotecnologico di nuovi ingredienti inclusi insetti, microalghe e sottoprodotti agricoli. L’obiettivo della società è sostenere gli itticoltori nella produzione di un pesce a impatto zero sull’ambiente marino, ovvero senza pescare pesce dal mare per produrre mangimi. È stata fondata nel 2021, conta un team di esperti in biotecnologia, biologia marina, nutrizione ittica, e sostenibilità, opera in tre distinti laboratori di ricerca sul territorio regionale, e ha depositato un brevetto in fase di approvazione, stringendo delle partnership strategiche con player operanti nell’ambito della produzione.
Alessandro Romano, ceo e fondatore di Ittinsect, ha commentato: “Il team e io abbiamo molta stima degli investitori. Ognuno di loro ha grande competenza. Lavorando in sinergia hanno avuto e continueranno ad avere un ruolo importante nella crescita di Ittinsect. Tutti noi lavoriamo con un obiettivo preciso: rendere l’acquacoltura indipendente dalle risorse marine, e quindi ancora più sostenibile di quanto già non sia. Siamo emozionati di accogliere i nuovi investitori a bordo del nostro viaggio verso l’acquacoltura a impatto zero sul mare”.
Entro la fine del 2023 Ittinsect avrà prodotto e consegnato 1.500 tonnellate di mangime sostenibile e ad alte prestazioni nutritive per l’acquacoltura. L’azienda amplierà l’offerta di prodotti già esistenti – quelli per trote e storioni – con mangimi per pesci di mare quali spigole e orate, e nuovi ingredienti funzionali per l’inclusione in mangimi per altre specie di pesce, tra cui salmoni e tilapia.
“Se vogliamo che la farina di insetto sia adottata su grande scala c’è bisogno di un notevole miglioramento nella sua digeribilità e biodisponibilità. Ittinsect affronta direttamente questa sfida con il suo esclusivo trattamento biotecnologico che rende la farina di insetti un valido sostituto alla farina di pesce nei mangimi per l’itticoltura in Europa e non solo”, ha dichiarato Ross Brooks, partner del fondo norvegese Katapult Ocean, il più attivo impact investor al mondo.
“Ittinsect è l’esempio calzante di una startup con un business model solido e un prodotto apprezzato dal mercato, il tutto all’insegna della sostenibilità. Il team, caratterizzato dall’audace obiettivo di rendere l’industria della mangimistica indipendente da quella della pesca, ha una forte capacità di esecuzione e ha messo le basi per una crescita veloce e strutturata. Indico Capital crede fermamente che con il suo supporto Ittinsect avrà un impatto su scala globale”, ha dichiarato André de Almeida Santos, partner di Indico Capital Partners, il primo investitore in blue economy in Portogallo.
“Ittinsect è una tra le realtà più promettenti che stiamo vedendo emergere dal vivaio di startup selezionate nei programmi della Rete Nazionale Acceleratori, un network composto da snodi focalizzati nei mercati con maggiore potenziale di crescita e connessi a un sistema di corporate partners e investitori”, ha commentato Stefano Molino, responsabile del Fondo Acceleratori di CDP Venture Capital sgr, che ha aggiunto: “Siamo molto soddisfatti di investire in questa startup, una realtà biotech che ha un significativo background di ricerca e che propone una soluzione sostenibile per la filiera dell’acquacoltura. Dopo il percorso di crescita nell’Acceleratore ZERO, Ittinsect ha il potenziale per diventare un vero e proprio gamechanger in questo rilevante mercato”.
“Abbiamo investito in Ittinsect selezionandola per il primo batch dell’acceleratore ZERO perché la startup ha sviluppato una soluzione dal grande potenziale per il cambiamento di un mercato globale, in ottica di sostenibilità. Ittinsect ha dimostrato fin dal principio solide competenze in ambito biotech, una visione internazionale e una grande passione per rivoluzionare il settore dell’acquacoltura contribuendo, allo stesso modo, alla tutela dell’ecosistema marino”, ha affermato Giulio Montoli, head of Pre-Seed di LVenture Group.
Ricordiamo che LVenture, holding di partecipazioni di venture capital early stage quotata all’MTA di Borsa Italiana e fondata da Luigi Capello, gestisce per CDP Venture Capital sgr anche l’acceleratore Argo, dedicato alle startup e pmi che sviluppano soluzioni o servizi per il turismo e l’ospitalità, lanciato in collaborazione con il Ministero del Turismo e con una dotazione complessiva di 4,5 milioni di euro, di cui circa 3,4 milioni stanziati dal Fondo Acceleratori della stessa CDP Venture Capital (si veda altro articolo di BeBeez). LVenture gestisce Argo insieme a VeniSIA, l’ecosistema di innovazione sostenibile di Università Ca’ Foscari Venezia. Main partner dell’iniziativa sono Intesa Sanpaolo e Intesa Sanpaolo Innovation Center. il corporate partner Human Company e il partner tecnico Scuola Italiana di Ospitalità.
Tra le ultime novità di LVenture Group in tema di incubazione e acclerazione di imprese, ricordiamo che è di pochi giorni fa la partnership con l’incubatore certificato e B Corporation Peekaboo per lo sviluppo di programmi di pre-accelerazione e accelerazione di startup, oltre che di corporate entrepreneurship rivolti a grandi aziende ed istituzioni (si veda altro articolo di BeBeez). Quest’ultima partnership segue di un paio di mesi quella realizzata da LVenture con la società di venture builder WDA (si veda altro articolo di BeBeez) e ha già visto la realizzazione di un primo programma congiunto, CTE 360°, percorso di pre-accelerazione di cinque mesi realizzato nell’ambito del progetto “Casa delle Tecnologie Emergenti” di Roma Capitale, che ha sviluppato 8 startup attive nei settori della mobilità, Smart City, tecnologie emergenti e turismo.
Quanto a Cdp Venture Capital sgr, sempre in tema di accelerzione, ricordiamo che si concluderà il 9 marzo il percorso delle 14 startup selezionate dalla seconda call per startup dell’acceleratore Fin+Tech dedicato alle fintech e insurtech (si veda altro articolo di BeBeez). Nato da un’iniziativa di CDP Venture Capital insieme a Digital Magics, Startupbootcamp, Fintech District, Gruppo Credem e Nexi in qualità di promotori, il programma mira a favorire lo sviluppo di 48 startup e pmi innovative in 3 anni per contribuire a consolidare l’ecosistema a livello nazionale e renderlo sempre più attrattivo per realtà e investitori internazionali.